Poeta e orientalista tedesco (Schweinfurt 1788 - Neuses, Coburgo, 1866). Studiò legge e quindi filosofia e filologia a Würzburg e Heidelberg. Pubblicò (1814), sotto lo pseudonimo di Freimund Raimar, un [...] poema Die Weisheit der Brahmanen (6 voll., 1836-39) espose anche la sua concezione filosofica: una sorta di panteismo orientale mescolato col pensiero hegeliano. Tra le numerose raccolte di liriche si ricordano: Liebesfrühling (1834), poesie d'amore ...
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Ā È il titolo della famosa teodia (Mahābhārata, VI, 25-42), ove Kṛṣṇa, il dio fatto uomo, "canta" ossia espone in versi ad Arjuma dottrine, che tutte le sette viṣṇuitiche riguardano ancora come canoniche. [...] predominio, in omaggio alle religioni popolari. Così avviene l'amalgama tra due concezioni del divino per noi inconciliabili, come il panteismo e il teismo, e non è ammissibile fondare, come fece il Garbe, l'ipotesi di un rifacimento della Gītā sulla ...
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Fu spesso confuso con Bernardo Silvestre e Bernardo di Moelan; ma essendo egli morto nel 1130 è da distinguersi dagli altri, ancor vivi l'uno nel 1145 e l'altro nel 1167. B. ci apparisce ne' documenti [...] con le idee produce il mondo sensibile, e le idee o forme prototipi. Il suo platonismo si deformò qualche volta in panteismo, donde le accuse che gli furono mosse dagli scolastici avversarî. Ebbe discepoli Guglielmo di Conches e Riccardo di Coutances ...
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A quasi tutte le forme della vita religiosa è comune l'esistenza di un rapporto con potenze superiori; non tutte però si possono qualificare come divinità. Negli stadî inferiori, sono oggetto della religiosità [...] , e ciò tanto più, in quanto l'elemento panteistico, che agisce in ogni sintetismo, vi è particolarmente accentuato.
Il panteismo è in realtà una via migliore del sincretismo per afferrare e rilevare l'infinitezza del divino. Caratteristica del ...
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PERFETTI, Filippo
Ignazio Veca
– Nacque a Vetralla (Viterbo) il 17 febbraio 1817 da Giuseppe Maria, allora governatore della cittadina, e Maria Perilli, originari di Magliano Sabina. Fu battezzato con [...] si tenevano dal 1841 nella casa del console americano George Washington Greene. Nel 1842 pubblicò un saggio sul panteismo dove esprimeva la posizione intransigente che vedeva nel protestantesimo l'origine delle rivoluzioni e la pretesa di conculcare ...
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DE LEVA, Giuseppe
Sergio Cella
Nacque a Zara da nobile famiglia d'origine spagnola il 18 apr. 1821, figlio di Cesare e di Angela Nachich-Voinovich. Compì gli studi ginnasiali a Zara e subì nel 1840 [...] atteggiamento politico fu improntato a grande prudenza e i primi scritti sulla Questione principale della filosofia (Padova 1848), il Panteismo e la morale (ibid. 1848) e le Idee sulla filosofia della storia (ibid. 1852) ritrovano il collegamento fra ...
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GIALĀL atl-DĪN RŪMĪ (Muḥammad ibn Muḥammad ibn Ḥusain al-Balkhī)
Francesco Gabrieli
Celebre poeta mistico persiano, nato a Balkh nel Khorāsān nel 604 èg. (1207 d. C.), morto a Conia in Asia Minore nel [...] mistico, ma anche didattico e narrativo; lo slancio e l'ardore lirico del sentimento religioso, assurgente a un grandioso panteismo, ne ha fatto una delle opere del genio orientale più famose anche in Europa. Anche il divano è giudicato fra ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] (D. come motore immobile, attualità pienamente realizzata e «pensiero di pensiero»). Questa teologia filtrata attraverso il panteismo fatalistico dello stoicismo confluisce nel più vasto ambito della religiosità ellenistica, preparando così le vaste ...
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MONISMO
Vito FAZIO-ALLMAYER
. Il termine (dal greco μόξος "uno") pare sia stato adoperato per la prima volta dal Wolff. Ma esso può avere un duplice valore; o indica lo stesso carattere sistematico [...] si sforza di risolvere questi dualismi raggiungendo un monismo naturalistico che trova il suo limite nell'accusa di panteismo. Questo movimento sbocca nella filosofia dello Spinoza che concepisce la realtà come Dio, sostanza unica, causa sui. Questa ...
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GÜNTHER, Anton
Francesco Maria Gaetani
Teologo, nato il 17 novembre 1783 a Lindenau (Boemia), morto a Vienna il 24 febbraio 1863. Figlio di genitori cattolici, dopo una giovanile crisi che scosse per [...] 10 febbraio il G. si sottomise alla condanna.
Il G. si era proposto di combattere il criticismo kantiano e il panteismo, specialmente nella forma del hegelismo, dando una spiegazione e difesa razionalistica del dogma. L'umano intelletto, secondo il G ...
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panteismo
s. m. [dall’ingl. pantheism, formato successivamente a pantheist «panteista»]. – Termine coniato agli inizî del Settecento e ampiamente usato nella storiografia per indicare posizioni filosofiche e teologiche che identificano tutta...
panteistico
panteìstico agg. [der. di panteismo, panteista] (pl. m. -ci). – Che concerne il panteismo o ha carattere di panteismo: concezioni p.; corrente, tendenza p.; religione p.; un amore p. della natura. ◆ Avv. panteisticaménte, secondo...