In generale ogni dottrina che consideri divina la totalità delle cose e che identifichi la divinità con il mondo. Il termine entrò nell’uso agli inizi del Settecento: il deista inglese J. Toland parlò [...] del mondo. Non acosmistica è invece, a rigore, la concezione spinoziana, che può essere considerata esempio della forma più classica di panteismo. Per essa, infatti, la realtà di tutte le cose è divina, perché unica è la loro sostanza, la quale è Dio ...
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Ventesimo concilio ecumenico, svoltosi in Vaticano tra l'8 dic. 1869 e il 20 ott. 1870, convocato da papa Pio IX. Approvò fra l'altro la costituzione dogmatica Dei filius, che condannava gli errori dell'epoca, [...] ossia il panteismo, il materialismo e l'ateismo, e la costituzione Pastor aeternus, che stabiliva l'infallibilità del magistero del papa. ...
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Sillabo Documento pontificio pubblicato da Pio IX nel 1864 insieme all’enciclica Quanta cura. Vi elenca (estraendole da documenti precedenti emanati dallo stesso pontefice) e condanna 80 proposizioni che [...] rappresentano alcuni dei più caratteristici e pericolosi «errori» del tempo: panteismo, naturalismo e razionalismo assoluto; razionalismo moderato; indifferentismo e latitudinarismo; socialismo, comunismo, società segrete, società bibliche, società ...
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teismo Termine filosofico e teologico designante in generale ogni dottrina che asserisce la divinità. Nel suo senso più generico, il t. si contrappone perciò all’ateismo, che è la negazione della divinità. [...] non le ascrive esplicitamente. T. speculativo Concezione filosofico-teologica di I.H. Fichte e C.H. Weisse, che, opponendosi al panteismo hegeliano, cercarono di conciliare le dottrine di G.W.F. Hegel con la nozione di una divinità trascendente. ...
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Rabbino e medico (Venezia 1654 - Londra 1728). Esercitò dal 1702 il rabbinato a Londra; fu apologeta dell'ebraismo tradizionale, in polemica con caraiti (Maṭeh Dan "La verga di Dan", in ebraico e spagnolo, [...] 1710) e sabbatiani (Esh Dat "Il fuoco della religione", in ebraico, 1715); venne criticato a causa di una presunta adesione al panteismo spinoziano. ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] (D. come motore immobile, attualità pienamente realizzata e «pensiero di pensiero»). Questa teologia filtrata attraverso il panteismo fatalistico dello stoicismo confluisce nel più vasto ambito della religiosità ellenistica, preparando così le vaste ...
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CAROLI, Gian Francesco Nazareno
Mario Themelly
Nato a Modena il 23 ott. 1821 da Giuseppe e da Maria Rabitti, appena compiuti i primi studi entrò nell'Ordine dei minori conventuali assumendo il nome [...] di filosofia, Bologna 1863; Il razionalismo del Franchi, Bologna 1863; La vita di Gesù del Renan, Bologna 1863; Matematica e panteismo per l'abate Maigno, trad. con appendice per G. M. Caroli, Bologna 1864; Ai venerabili pastori vescovi della Chiesa ...
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Michele Scoto
Piero Morpurgo
Magister, traduttore arabo-latino, filosofo, enciclopedista, astrologo, scienziato, nacque intorno al 1190; forse discendente della famiglia degli Scott di Balwearie presso [...] scienziati di orientamenti estremamente diversi. Tra questi: Davide di Dinant, già cappellano di Innocenzo III, condannato per il suo panteismo al concilio di Sens del 1210; Adamo da Cremona autore di un trattato di medicina militare, il De regimine ...
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LUCHI, Bonaventura
Antonino Poppi
Nacque a Brescia il 16 ag. 1700, primogenito di Faustino e Barbara Alessandri (solo nel 1816 la famiglia ottenne dal governo austriaco il riconoscimento di una pseudo [...] contro la licenza di novità su termini e concetti venerandi, come quelli di ente e di sostanza, recentemente degenerati nel panteismo e nella negazione dell'immortalità dell'anima, e contro l'inerzia di chi, ignaro degli errori e dell'empietà contro ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] , la cui frequentazione del gruppo non è stata del tutto accertata. Tuttavia, nonostante le condanne e le accuse di 'panteismo' e di 'materialismo', si continuò a fare riferimento ai testi di filosofia naturale di Aristotele. Nel 1215, cinque anni ...
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panteismo
s. m. [dall’ingl. pantheism, formato successivamente a pantheist «panteista»]. – Termine coniato agli inizî del Settecento e ampiamente usato nella storiografia per indicare posizioni filosofiche e teologiche che identificano tutta...
panteistico
panteìstico agg. [der. di panteismo, panteista] (pl. m. -ci). – Che concerne il panteismo o ha carattere di panteismo: concezioni p.; corrente, tendenza p.; religione p.; un amore p. della natura. ◆ Avv. panteisticaménte, secondo...