LEIGHEB, Claudio
Alessandra Favino
Nacque a Fano il 20 ag. 1848 da Giovanni e da Gabriella M. Leonardi, entrambi attori.
Il padre (nato a Venezia nel 1812, morto a Sebenico nel 1866), probabilmente [...] " e delle buffonerie di facile effetto e si affidò, per la costruzione dei suoi caratteri, alla sicura padronanza della pantomima e della mimica facciale, all'uso di contrasti e controscene, al gusto sapiente della dizione, usata spesso in chiave ...
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Reinhardt, Max
Bruno Roberti
Nome d'arte di Maximilian Goldmann, regista teatrale e cinematografico austriaco, naturalizzato statunitense nel 1940, nato a Baden (presso Vienna) l'8 settembre 1873 e [...] A dream comes true (1935). Se sulla scena il movimento dei pannelli e delle pedane girevoli, lo scorrere dei panorami e le pantomime degli attori rendevano le regie di R. una sorta di 'film teatrale', nel film la teatralità e il senso della finzione ...
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TEATRO
Mario Verdone
Il t. di prosa dell'ultimo ventennio ha preso caratteristiche che ne hanno modificato sensibilmente l'aspetto, determinando anche notevoli cambiamenti nella vita e nell'assetto [...] , eliminarlo sarebbe troppo facile: dà la garanzia che si resta nel dramma e non, come in molta così detta avanguardia, nella pantomima o nel balletto".
Nel ricco panorama del t. polacco contemporaneo ha un posto anche il T. Stu di Krzysztof Jasinski ...
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GABRIELLI, Nicolò (Nicola)
Teresa Chirico
Nato a Napoli il 21 febbr. 1814 fu ammesso al conservatorio di Napoli, dove studiò dapprima con C. Conti e fu poi allievo di N. Zingarelli e G. Donizetti per [...] Le petit cousin (libr. di H. Rochefort e Ch. Deulin, théâtre des Bouffes-Parisiens, 1860) e L'étoile de Messine (ballo-pantomima, libr. di P. Fouché, coreografia di P. Borri, Opéra, 1861). L'ultima opera rappresentata a Parigi di cui abbiamo notizia ...
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GIOIA, Gaetano
Roberto Staccioli
Nacque a Napoli nel 1764 (nel 1768, secondo il Regli) da Antonio e Anna Carbani (Anna Fiori, secondo il Ritorni). Il padre, rinomato ballerino e maestro di danza, lo [...] fusione tra gesto e scrittura musicale, in un momento in cui il balletto narrativo era ancora in gran parte pantomimico. Inoltre, cominciò a portare sulla scena accorgimenti ispirati dalla sua passione per la pittura, contribuendo alla nascita del ...
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EDEL, Alfredo Leonardo
Barbara Drudi
Figlio di Giuseppe e Clementina Naudin, nacque a Colorno presso Parma il 15 maggio 1856 (nell'atto di morte è riportata, a differenza del certificato di nascita, [...] l'E. operò intensamente a New York per spettacoli di Extravaganza, un genere comico-musicale affine al burlesque e alla pantomima, molto diffuso nell'Inghilterra dell'epoca vittoriana. Non fu un caso se i suoi figurini furono scelti da E. Rostand ...
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GUERRIERI, Gerardo
Claudia Campanelli
Nacque a Matera il 4 febbr. 1920 da Michele e Margherita Cristalli. Molto giovane si avvicinò alle scene, muovendo i primi passi nel contesto sperimentale del teatro [...] anni, il G. fu animatore del Premio Roma, una rassegna internazionale delle arti dello spettacolo (prosa, balletto, musica, pantomima).
Dal 1974 al 1981, il G. riprese anche la sua attività di critico, collaborando continuativamente con Il Giorno ...
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GALZERANI, Giovanni
Roberto Staccioli
Nacque a Porto Longone, l'attuale Porto Azzurro, nell'isola d'Elba, intorno al 1788-89.
Di famiglia benestante e di distinta posizione sociale, poté intraprendere [...] G., dunque, si trovò a operare in un momento in cui si cercava di dar vita a uno spettacolo concepito come fusione di pantomima e danza e il suo limite principale fu quello di non aver saputo mai raggiungere il perfetto equilibrio fra la danza e la ...
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CAMUSSI, Ezio
Cesare Corsi
Nacque a Firenze il 16 genn. 1877 da Giovanni e Candida Govi. La sua formazione si svolse a Roma, dove iniziò tredicenne gli studi di pianoforte con A. Vessella, completandoli [...] delle marionette (ibid. 1927); Liriche di M. A. De Carolis … messe in musica da E.C. (ibid. 1927); Pantomima romantica per piccola orchestra (ibid. 1938); l'ouverture Festival (ibid. 1938); Giocattoli, suite infantile per pianoforte (ibid. 1933 ...
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Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] una vestaglia con la quale va e viene con la noncuranza di un dandy che ama le sue comodità; dunque, una pantomima pagliaccesca, con il c. che diventa puro linguaggio cinematografico.
La scuola italiana
Il cinema italiano ha potuto sempre contare su ...
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(pop. pantomina) s. f. [dal fr. pantomime (s. f.), diversificatosi nel genere da pantomime (s. m.) «pantomimo», che è dal lat. pantomimus (v. pantomimo)]. – 1. Rappresentazione scenica muta, in cui l’azione è affidata unicamente al gesto, all’espressione...
pantomimica
pantomìmica s. f. [femm. sostantivato di pantomimico, con riferimento generico a pantomima come «gesticolazione»]. – In psicodiagnostica, osservazione dinamica del soggetto in esame attraverso lo studio dei movimenti del volto...