La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] ), Verga drammaturgo. Tra commedia borghese e teatro verista siciliano, Firenze, la Nuova Italia.
Bertinetto, Pier Marco (1976), Il (1983b), Tra grammatica e retorica. Da Dante a Pirandello, Torino, Einaudi.
Puppa, Paolo (2003), Il teatro dei testi. ...
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La paratassi è una connessione ordinata di frasi in un’entità superiore, in cui le frasi interessate hanno diverso valore informativo (➔ tematica, struttura) e sono collegate tra loro da nessi semantici. [...] frase ‘trasformata’ sia connessa alla prima da e, una congiunzione coordinante ma anche Firenze, Le Monnier.
Fornaciari, Raffaello (1881), Sintassi italiana dell’uso moderno, Firenze Orlandini, Anna & Poccetti, Paolo (2010), Structures à marqueur ...
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Le frasi concessive esprimono una premessa cui non fa seguito la conseguenza che sarebbe lecito attendersi, bensì una conclusione imprevista (➔ concessione, espressione della):
(1) nonostante si sia mosso [...] caso delle preconcessive, in Ars linguistica. Studi offerti da colleghi ed allievi a Paolo Ramat in occasione del suo 60° compleanno, a cura , 30 giugno - 3 luglio 2008), a cura di A. Ferrari, Firenze, Cesati, 3 voll., vol. 1º, pp. 257-273.
Dardano, ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] volgare «magis apta ad litteris», come dice il padovano Antonio da Tempo già ai primi del Trecento. La differenza tra i volgari , Firenze, Edizioni del Galluzzo per la Fondazione Ezio Franceschini (1a ed. Firenze, Olschki, 1953).
D’Achille, Paolo ...
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Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...] hanno diffuso un po’ in tutta Italia, da burino a piacione; ➔ Roma, italiano di). , pp. 67-83.
D’Achille, Paolo (2009), Interscambi tra italiano e romanesco Bruno (1960), Storia della lingua italiana, Firenze, Sansoni (1a ed. 1937).
Prati, Angelico ...
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Gergo è un termine usato comunemente per indicare una varietà di lingua (o dialetto) dotata di un lessico specifico che viene utilizzato da particolari gruppi di persone, in determinate situazioni, per [...] dei mestieri: ad es., flais «carne» (da Fleisch), con varianti locali in un’area che e Lettere, a cura di D. De Robertis, Firenze, Sansoni.
Ageno, Franca (1962), Tre studi pp. 132-147.
D’Achille, Paolo & Giovanardi, Claudio (2001), ...
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L’etimologia (gr. etymología, lat. etymologĭa) è lo studio dell’origine delle parole. La sua tradizione risale a più di 2500 anni fa: riflessioni etimologiche si conoscono già dai tempi degli antichi Indiani [...] : accanto a Diez e Meyer-Lübke sono da menzionare Hugo Schuchardt (1842-1927), Jakob Jud e Giovanni Alessio (5 voll., Firenze 1950-1957), che prende in considerazione italiana (DELI) di Manlio Cortelazzo e Paolo Zolli (5 voll., Bologna 1979-1988; ...
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Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] tradotta da I. Pindemonte, introduzione e commento di M. Mari, Milano, Biblioteca universale Rizzoli.
D’Achille, Paolo ( (1974), Sintassi italiana dell’uso moderno, presentazione di G. Nencioni, Firenze, Sansoni (1a ed. 1881).
Green, John N. (1988), ...
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Antroponimo è il nome proprio di persona e antroponimia (settore dell’onomastica) è l’insieme dei nomi propri di persona (ma anche dei ➔ cognomi), come pure lo studio di questi.
Rispetto al comune termine [...] Carlo, Franco, Domenico, Bruno, Paolo, Michele, Giorgio, Aldo, di un luogo, o il santo del giorno.
Da qui la diffusione di Ambrogio in Lombardia, Gennaro Bruno (1968), Dal nome proprio al nome comune, Firenze, Olschki (rist. anast. dell’ediz. 1927 ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] soltanto in un sonetto di Cecco Angiolieri (cfr. Trovato 1979: 13).
Da tale mosaico di fonti emerge con nettezza e continuità ancora una volta la traccia dei “Rerum Vulgarium Fragmenta”, Firenze, Olschki.
Trovato, Paolo (1979), Dante in Petrarca. ...
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calcio posizionale loc. s.le m. Nel calcio, sistema di gioco che prevede l’occupazione di posizioni e spazi specifici in campo da parte dei giocatori, che devono sempre tenere conto del posizionamento dei compagni e degli avversari, con l'obiettivo...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...