Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] Dante (1979), De vulgari eloquentia, in Id., Opere minori, a cura di P.V. Mengaldo et al., Milano - Napoli, Ricciardi, vol. 2º, pp. 3- Commedia” e le antiche glosse, Firenze, Cesati.
Manni, Paola (2003), Il Trecento toscano. La lingua di Dante, ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] indefinito, frequente sulla costa (a Fondi [ɛ mːəˈnutə pə mːə vəˈde] «è venuto per vedermi»).
Nel lessico, spiccano gli avverbi [ˈngɔp i giudizi espressi sul romanesco dei romanzi di ➔ Pier Paolo Pasolini, che vanno dall’ammirazione per la fedeltà a ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] arte si ebbe nel 1568 a Monaco, per le nozze di Guglielmo V di Baviera con Renata di Lorena.
In Francia la commedia dell’ Tonani, Firenze, Cesati, pp. 21-32.
D’Achille, Paolo (2008), Dagli Appennini ai Carpazi. I difficili percorsi degli italianismi ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] anˈkapə də sə l akːaˈtːa] «si mise in testa di comprarsela», a Napoli [vəˈrimːə e ʧə ˈmɔvərə] «cerchiamo di muoverci», [nun mə ˈfirə ˈkːju e tə (1884-1955), vivamente apprezzato anche da ➔ Pier Paolo Pasolini (cfr. Cirese 1997), e Michele Cima ( ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] indirizzo ai nuovi utenti della lingua (sulla Crusca nel Novecento, v. Sabatini 2007).
Nel trentennio che corre tra il 1915 e per l’assetto linguistico d’Italia, tanto che ➔ Pier Paolo Pasolini nel 1964, salutando la nascita, nelle nuove realtà ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] i nessi latini e la differenziazione di ‹u› e ‹v› (che entra nel Vocabolario della Crusca solo nella terza edizione , il Mulino, 2 voll., vol. 2°, pp. 1515-1546.
Manni, Paola (2003), Il Trecento toscano. La lingua di Dante, Petrarca, Boccaccio, in ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] testi dalle origini al secolo XVIII, Roma, Bonacci.
D’Achille, Paolo (1994), L’italiano dei semicolti, in Storia della lingua italiana, internazionale (Buenos Aires, 1-5 settembre 1986), a cura di V. Lo Cascio, Firenze, Le Monnier, pp. 34-50.
Galli ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] la questione romana si legò alla questione della lingua, perché v’era motivo di supporre che la nuova capitale, una volta -1965 con una serie di interventi dello scrittore ➔ Pier Paolo Pasolini che presero l’avvio con una conferenza, poi pubblicata ...
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DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] l'Europa orientale, cui si era avvicinato grazie a Paolo Emilio Pavolini, professore di sanscrito all'università di Firenze, dimissionario, ancora per un anno.
La perdita di amici carissimi come V. Santoli e, più ancora, un ictus che lo colse in ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] collo e ’l petto (Ludovico Ariosto, Orlando furioso I, ottava 76, v. 1)
(14) sintagma nominale: nome + genitivo
a. Mischiate sono a colloquio molto longo sopra i capi della sua dottrina (Paolo Sarpi, Istoria del Concilio tridentino)
b. Mi pare un ...
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disiscrivere v. tr. Cancellare qualcuno o qualcosa dall’elenco degli iscritti; revocare l’iscrizione di qualcuno o qualcosa. || disiscriversi v. rifl. Revocare la propria iscrizione, cancellarsi dall’elenco degli iscritti. | Part. pass. disiscritta/o,...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...