TRIER, Lars von (propr. Trier, Lars)
Giulio Sangiorgio
Regista cinematografico danese, nato a Copenaghen il 30 aprile 1956. T. (il von è posticcio, in nome di un ego ipertrofico e autoconsapevole, e [...] tra privato e pubblico: tutto è visibile, si può solo fingere di non vedere, e così i due film divengono parabole morali, sarcastiche e furenti su ciò che di contraddittorio fonda la democrazia americana. De fem benspænd (2003; Le cinque variazioni ...
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Kieślowski, Krzysztof
Giovanni Grazzini
Regista cinematografico e televisivo polacco, nato a Varsavia il 27 giugno 1941, morto ivi il 13 marzo 1996. Conseguito il diploma in scenografia, si iscrisse [...] 1982, valendosi di K. Piesiewicz come sceneggiatore, K. aveva cominciato a progettare Dekalog (Decalogo), la serie di dieci parabole, per la TV e il cinema, che lo avrebbero collocato fra i maggiori rappresentanti del realismo simbolico. Uscirono nel ...
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ALLEGORIA (ἀλληγορία da ἄλλος e ἀγορεύω)
La parola ἀλληγορία (allegoria) fu originariamente un termine tecnico retorico, che indicava una successione di metafore (Cic., Orator, 94: iam cum fluxerunt continuae [...] incominciarono con il presumere che i poeti avessero scelto di esprimere alcune grandi verità morali sotto forma di "parabole" (Hinks); nello stesso tempo l'interpretazione allegorica era anche una manifestazione di pietà religiosa, di rispetto per ...
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JEROCADES, Antonio
Maria Luisa Perna
Nacque il 1° sett. 1738 a Parghelia, piccolo centro nei pressi di Tropea in Calabria, da Andrea, pescatore e mercante, e dalla sua seconda moglie, Antonia Pietropaolo. [...] […]. L'umano sapere non era allora che favola o, come diceva Vico, lingua reale" (p. 104).
I miti antichi e le parabole sono dunque la veste allegorica di cui lo J. riveste il suo maggiore impegno: la diffusione del verbo massonico. Infatti, a Napoli ...
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geometria
geometria parte della matematica che studia le figure, lo spazio in cui sono inserite e le loro proprietà, relazioni e trasformazioni.
Le origini
Secondo lo storico greco Erodoto (v secolo [...] , la distinzione tra coniche degeneri e coniche non degeneri appartiene alla geometria proiettiva; quella in ellissi, iperboli e parabole alla geometria affine (nella quale invece ellisse e circonferenza sono lo stesso oggetto); le nozioni di asse e ...
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conica
conica curva algebrica piana del secondo ordine ottenuta intersecando una superficie conica circolare indefinita con un piano non passante per il vertice. A seconda della posizione reciproca di [...] di conica:
• se 0 ≤ e < 1 si ha un’ellisse (in particolare una circonferenza se e = 0);
• se e = 1 si ha una parabola;
• se e > 1 si ha un’iperbole.
Si dice asse di una conica una retta rispetto alla quale la conica risulta simmetrica. Ellisse ...
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ANGELI, Stefano degli
Mario Gliozzi
Nacque a Venezia il 23 sett. 1623 e intraprese presto la carriera ecclesiastica vestendo l'abito dei gesuati, che mutò in quello di prete secolare, quando, nel 1668, [...] di E. Torricelli, adoperando i metodi propri di questi scienziati, allo scopo di ricercare le proprietà delle curve allora note (parabole, iperboli, cicloidi, spirali di grado superiore), le loro aree e i volumi dei solidi in diverse maniere generati ...
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similitudine
similitudine termine che indica una relazione di → equivalenza, ma che assume diversi significati a seconda del contesto.
☐ Nel calcolo letterale, è la relazione che si stabilisce tra monomi [...] loro simili sono caratterizzate dall’avere la stessa forma. Nel piano, sono tra loro simili tutti i cerchi, tutte le parabole e tutti i poligoni regolari con lo stesso numero di lati. Due poligoni sono simili quando hanno segmenti corrispondenti in ...
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Aspetto. - Le comete appariscono di aspetto, di forma e con movimenti differenti a seconda dei casi; sono visibili durante periodi di tempo relativamente brevi. Molte sono percettibili soltanto col cannocchiale, [...] Laplace e continuate fino ai giorni nostri. L'essere le iperboli, che risulterebbero percorse da tali astri, di pochissimo differenti da parabole (l'avere cioè l'eccentricità di assai poco superiore a uno) e l'essere in numero esiguo, e inoltre lo ...
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GIONA (lat. Ionas; ebr. Jonah)
Alberto Vaccari
Profeta ebreo, sotto il cui nome va uno dei libretti compreso nel volume "profeti minori" (il 5° nell'ordine dell'ebraico e della Volgata, 6° nell'ordine [...] verità religiosa o morale si può insegnare ed inculcare con narrazioni finte di apologhi o parabole: e così appunto usò Gesù ammaestrare il popolo nelle sue inimitabili parabole. Anche la missione di G. a Ninive potrebbe dunque essere non più che una ...
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parabola1
paràbola1 s. f. [dal lat. parabŏla, gr. παραβολή, der. del tema di παραβάλλω «confrontare»]. – 1. a. Presso i Greci e i Latini, termine che significò propriam. comparazione, similitudine, per mezzo della quale si chiarisce un argomento...
parabolano1
parabolano1 agg. e s. m. (f. -a) [der. di parabola1, nel sign. ant. di «parola»], non com. – Chiacchierone, ciarlone, millantatore: nella nostra città noi non vogliamo parabolani (Goldoni). Come agg., fatto di chiacchiere vuote...