Balzac, Honoré de
Remo Ceserani
Scrittore francese (Tours 1799 - Parigi 1850). Alla grande voga di D. nell'Ottocento francese non si sottrasse neppure l'opera di B.: egli richiamò nel titolo stesso [...] 1841-42], Comédie, cit., I 217; Béatrix, in Comédie, cit., II 469); viene in più occasioni sostenuta la superiorità del Paradiso sull'Inferno (cfr. Modeste Mignon [1844], in Comédie, cit., I 436, e in vari altri luoghi, anche della corrispondenza). È ...
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lumera
Fernando Salsano
Vocabolo frequente in tutta la lirica del Due-Trecento.
Vale " fonte luminosa ", in If IV 103 andammo infino a la lumera, dov'è sinonimo del foco / ch'emisperio di tenebre vincia [...] (vv. 68-69). Così anche nelle attestazioni del Paradiso, in cui si riferisce alla luminosità che s'irradia dai beati, tale da nascondere agli occhi di D. l'immagine corporea di essi: Tu vuo' saper chi è in questa lumera / che qui appresso me così ...
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Migliorini, Bruno
Storico della lingua (nato a Rovigo nel 1896), professore di storia della lingua italiana nell'università di Firenze (dal 1937); ha indagato nella sua fondamentale Storia della lingua [...] italiana (Firenze 1960) l'elaborazione della lingua dantesca dalle Rime della giovinezza al Paradiso e la teoria linguistica del De vulg. Eloquentia. Del suo impegno di ricerca sui fiorentinismi, latinismi, grecismi, ecc. di D., e cioè gli " elementi ...
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‘sogno’ di Machiavelli
Cecilia Castellani
Sul letto di morte, il 20 o 21 giugno 1527 – aggravata la malattia corporale dalla pena per l’emarginazione politica e il generale naufragio delle cose d’Italia [...] ’inferno il carattere di un esemplare luogo protettivo per un mondo di valori a cui i protagonisti sono legati, e al paradiso quello del loro tradimento.
Bibliografia: A.F. Doni, Le novelle, t. 1, La moral filosofia. Trattati, a cura di P. Pellizzari ...
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Maurolico, Francesco
Gianvito Resta
Scienziato e letterato messinese (1494-1575), fu uomo di vasti interessi.
Nelle sue rime (Messina 1522), che, secondo la moda dell'epoca, risentono ampiamente dell'influsso [...] petrarchesco, interi versi o emistichi sono anche mutuati da D. (specialmente dal Paradiso), in maniera tale da attestare una conoscenza diretta e non superficiale della Commedia. L'interesse per D. (oltre che per il Petrarca e il Boccaccio) è ...
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Loven, Nils (pseud. Nicolovius)
Paolo Ravacchioli
Critico svedese (Reng 1796 - Espö 1858), pastore luterano, dedicò gran parte della sua attività letteraria a traduzioni di poeti stranieri. Dopo la versione [...] di Os Lusiadas (1852), pose mano alla traduzione della Commedia (Inferno 1856, Purgatorio 1857, Paradiso 1857), che è considerata il suo capolavoro. Non erano mancate in Svezia traduzioni di singoli canti di D. (v. SVEZIA), ma quella di L., oltre a ...
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Esploratore italiano (Torino 1857 - ivi 1931), figlio di Carlo; compì due viaggi da Berbera verso l'interno della Somalia: nel primo si spinse fino ai confini dell'Ogaden (1889); nel secondo raggiunse [...] (1891), con G. Candeo, la regione di Imi sull'Uebi Scebeli (Un'escursione nel paradiso dei Somali, 1893; Le mie esplorazioni in Somalia, post., 1944). Penetrato nell'Harrar, fu arrestato e ricondotto a Zeila. ...
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Musicista italiano (n. Salò 1861 - m. 1925 nel viaggio di ritorno dagli USA). Fu direttore nei conservatorî di Venezia, Bologna, Roma. Svolse anche attività di concertista d'organo. Tra le moltissime sue [...] composizioni: la cantata in 3 parti Canticum Canticorum (1900), il poema sinfonico-vocale Il Paradiso perduto (1903), il "mistero" Giovanna D'Arco (1914). In collaborazione con G. Tebaldini, pubblicò un metodo per organo (1897). ...
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Sanguineti, Federico. – Italianista e filologo italiano (Torino 1955 - ivi 2025). Professore ordinario di Filologia italiana all'Università di Salerno (2005-23), dopo l’esordio nella critica con il saggio [...] (1982), ha focalizzato i suoi studi su Dante, sul quale ha pubblicato, tra gli altri lavori, l'imprescindibile Inferno e Paradiso, XVIII-XXXIII. Edizione critica alla luce del più antico codice di sicura fiorentinità (con E. Mandola, 2019-20, 4 voll ...
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gioco (giuoco, frequente nel Fiore, ricorre una volta anche nel Convivio)
Antonio Lanci
È usato per lo più in poesia.
Nella Commedia il termine assume spesso il significato, probabilmente mutuato dal [...] provenzale, di " gioia ", " festa ": a indicare la condizione dell'uomo nel Paradiso terrestre: Pg XXVIII 96 onesto riso e dolce gioco, " delectationem " (Benvenuto), " giocondità " (Casini-Barbi), " gioia " (Sapegno, Porena, ecc.); a significare lo ...
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paradiso1
paradiṡo1 agg. [dal sost. seguente]. – 1. ant. o letter., raro. Che è proprio del paradiso celeste, così com’esso è tradizionalmente raffigurato; o che è degno del paradiso terrestre. 2. In agraria, attributo di alcune varietà di...
paradiso2
paradiṡo2 s. m. [dal lat. paradisus (che solo nel lat. tardo, della Chiesa, acquista le accezioni rimaste poi tradizionali), e questo dal gr. παράδεισος «giardino, parco», voce d’origine iranica: cfr. avestico pairidaēza- «recinto...