LISI, Nicola
Monica Marchi
Nacque a Scarperia, nel Mugello, l'11 apr. 1893 da Giuseppe, piccolo possidente, e da Anna Savi. Nella sua città il L. portò a termine il corso di studi primari e poi si trasferì [...] diDio, risulta ancora più forte nei due romanzi Ilpaese dell'anima (Firenze 1934) e Diario di un parroco di campagna 119-124; L. Piccioni, L. uomo di pace, ibid., pp. 9-16; D. Scarpa Di Zanni, La parola e il silenzio: primi piani sull'invisibile e ...
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Umanesimo
Stefano De Luca
Tornare agli antichi per diventare moderni
Le opere del passato sono come i fiori da cui le api traggono il nettare per fare il miele: questa immagine di Petrarca, uno dei [...] di aver acquisito la capacità di cogliere la distanza che separa l’osservatore dalle cose osservate: dimostravano, in altre parole, di della mirabile bontà diDio. Egli riprese quindi la tematica epicurea del piacere e tentò di conciliarla con la ...
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GIORGIO di Gallipoli (Georgius Callipolitanus Chartophilax)
Sondra Dall'Oco
Poeta italo-bizantino, originario di Gallipoli e vissuto nel sec. XIII. Fu archivista della chiesa greca della sua città: è [...] che supplica la Madre diDio (III), ma anche il carme dedicato al miracolo dei santi Confessori di Edessa, evocati da G , Un cippo iscritto da Gallipoli e un nuovo epigramma di G. Cartofilace, in La Parola del passato, XXXVIII (1983), 211, pp. 303- ...
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PONTIGGIA, Giuseppe
Rossana Dedola
PONTIGGIA, Giuseppe. – Nacque a Como il 25 settembre 1934, secondogenito di Ugo, funzionario di banca, e di Angela Frigerio.
La famiglia, che annoverava nel suo ramo [...] della ricerca di senso in ogni singola parola, sui ‘cortocircuiti verbali’ che nascono dall’accostamento diparole. In Moravia parlò a proposito di questo romanzo di una «ricerca diDio».
Nel 1984 uscì con le incisioni di Leo Lionni la traduzione ...
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MACEDONIO, Marcello
Girolamo De Miranda
Nacque a Napoli il 17 apr. 1582 da Loise, di nobile famiglia appartenente all'antico "sedile" di Porto, e dalla capuana Lucrezia Di Falco. Dal matrimonio, celebrato [...] di S. Maria della Scala, in Trastevere, in cui assunse il nome in religione di Marcello della Madre diDio.
Nei mesi di Annali di Giovanni Giacomo Carlino e di Tarquinio Longo (1593-1620), Firenze 1975, pp. 318 s.; A. Quondam, La parola nel labirinto ...
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BERNARDO di Stefano
Giuseppe E. Sansone
Meglio noto col nome di Gambino d'Arezzo, visse nel sec. XV; il soprannome di Gambino, probabilmente, gli fu dato a causa della piccola statura. Le scarse notizie [...] stesso della concezione poetica; la parola senza vigore vero, senza sofferenza di poesia. Questi gravi limiti sono lo tradì, che comincia: "Se mai furor diDio versò sua ira" e che forse ha momenti di più limpida vena; la Morale "O miseria infelice ...
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Poema cavalleresco di L. Ariosto (1474-1533), nato come ideale proseguimento dell’incompiuto Orlando innamorato (1483-95), di M.M. Boiardo (1441-1494), di molti personaggi del quale si seguono le vicende. [...] assumono aspetto di realtà, ed esseri soprannaturali, fate, demoni, folletti, l'Arcangelo Michele. Dio stesso manda le consiglia, le loda, o domanda loro scusa; non di rado rivolge la parola al cardinale o al duca. La vita contemporanea gli suggerisce ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] di voce o di suono che distingue due serie di piedi consecutive e si incontra in v. di almeno 7 sillabe: la cesura, se si trova in fine diparola ma nell’interno di strofe di Pindaro e dei tragici; deriva il nome da un’invocazione cultuale al dio ...
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stil novo Tendenza poetica (anche dolce stil novo) diffusa in Toscana tra la seconda metà del 13° e l’inizio del 14° sec., così chiamata dalla critica moderna sulla base di versi di Dante (Purg. XXIV, [...] equazione, amore = virtù, da cui consegue che amore è segno di nobiltà, della vera nobiltà: «Amore e ’l cor gentil sono una generico della parola, ma nel senso tecnico della filosofia scolastica, secondo la quale gli angeli sono tramiti tra Dio e l ...
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Poeta polacco (Łódź 1894 - Zakopane 1953). Legato al gruppo di Skamander e attivo anche come saggista, critico, organizzatore di cabarets artistici, fu tra i protagonisti della vita culturale in Polonia [...] ed espressiva e al tempo stesso da un classico senso di controllo e dominio della parola e del verso. Oltre a numerose raccolte di versi (Czyhanie na Boga "Imboscata a Dio", 1918; Sokrates tańczący "Socrate danzante", 1920; Siódma jesień "Settimo ...
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dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...