VENETI (XXXV, p. 46)
Giovan Battista PELLEGRINI
Lingua. - Buoni progressi nello studio della lingua delle iscrizioni venete preromane (venetiche o paleovenete) si sono conseguiti attraverso un più attento [...] seguita con notevole regolarità, soprattutto nei testi atestini, è la seguente: sono puntuate le vocali iniziali di parola o di sillaba e le consonanti finali di parola e di sillaba, ivi compreso .i. ed .u. secondo elemento di dittongo. Si è potuto ...
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Per alfabeto fonetico si intende l’insieme dei simboli impiegati per la rappresentazione grafica dei suoni di una lingua. La sua prerogativa essenziale è quella di associare in modo univoco un solo segno [...] [ɲ] è lungo tra vocali: ogni > [ˈoɲːi].
Il fonema [ʎ] si trova solo in posizione iniziale, ma esclusivamente nella parola gli e derivati, e nel contesto mediano; in quest’ultimo caso la sua realizzazione è rafforzata: foglia > [ˈfɔʎːa]. Nel ...
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secondario Che viene come secondo, in ordine di tempo e di luogo.
Botanica
Si dice dell’organo, o parte di esso, sviluppatosi da un altro organo simile (detto primario o principale). Struttura s. del [...] accento composto). Ma il caso più frequente di accento s. si ha con il tipo intensivo: per es., in italiano, una parola come considerazione presenta un accento s. sulla prima sillaba, o sulla quarta, o più accenti s., sulla seconda e sulla quarta ...
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Silverio Novelli
Neologismi arte, lingua e letteratura
archi-addicted
s. m. o f. inv. (scherz.) Chi non può fare a meno di ammirare e visitare le grandi opere architettoniche.
• Sono in progress il [...] per leggere o per caricare il loro telefonino”. La palla si chiama soccket ball, un nome nato fondendo la parola “soccer”, cioè “calcio”, e “socket”, cioè presa elettrica (Anna Guaita, ilmessaggero.it, 1° luglio 2013, ‘Esteri’).
Barack Obama, in ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] sé esso può essere qualisegno (o tone; «una qualità che è un s.», per es., il tono di voce con cui si pronuncia una parola, il colore dell’inchiostro con cui scrivo su un foglio ecc.), un sinsegno (o token; il prefisso «sin» sta per semel; si tratta ...
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Ogni lettera dell’➔alfabeto ha un nome, non sempre coincidente con il suono che essa rappresenta. Per giunta, il nome delle lettere può cambiare nel tempo o risentire dell’influsso di altre lingue. Per [...] kappa (il suo nome si scrive per lo più con ‹k› iniziale, ma si incontra anche la forma cappa); è oggi in uso sia in parole inglesi di alta diffusione (ok, kit, ecc.), sia negli sms col valore del digramma ‹ch› davanti a ‹e› e a ‹i› (vuoi ke ti kiami ...
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QUESTO
Questo è usato per indicare vicinanza materiale o psicologica rispetto a chi parla
Ti presto volentieri questo dvd
Quest’anno, tutti al mare
Questo progetto mi piace proprio
Al singolare maschile [...] all’ultimo elemento di una coppia o di una serie
C’erano Giuseppe, Francesca e Paolo. Quest’ultimo ha preso la parola
L’elisione non è permessa, invece, con le forme del plurale, sia maschile sia femminile
questi ultimi, queste ultime
questi ...
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Ventitreesima lettera dell’alfabeto latino, usata in italiano in latinismi, grecismi e altri prestili non del tutto adattati.
Linguistica
La x corrisponde come forma alla lettera greca X (chi), che rappresentava [...] dotte è sostituito il più delle volte, anche nella scrittura, da una semplice s, doppia o scempia secondo i casi. In parole popolari, l’x latino è continuato da s se preceduto o seguito da altra consonante (es., cinsi, lat. cinxi; giunsi, lat. iunxi ...
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Linguistica
Particella grammaticale che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, per identificarlo come essere od oggetto individuato ( a. determinativo o definito) o come essere [...] sillabicamente (qualsiasi gruppo diverso da quelli formati dalle consonanti f, p, t, c, v, b, d, g seguite da l o r); con qualche parola che comincia con pn- e ps-; d) nel plur. gli dei. Inoltre si usa lo nelle locuz. per lo più, per lo meno. Si ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] son determinate da tre, principio, mezo e fine, che è il numero del tutto? (VII, 34)
Salviati, quando riprende la parola, cambia stile e registro: all’andamento lento e pacato del filosofo segue il discorso rapido e incisivo di un antagonista ironico ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...