Lingua e lingue
Luisa Mattia
Le parole dei bambini
Tutti i bambini imparano a comunicare. Molto rapidamente arrivano a capire e a usare il linguaggio del proprio gruppo sociale attraverso diverse fasi [...] all'identità di un popolo. La voce, la memoria trasmessa attraverso la parola non scritta non basta più. Bisogna trovare un modo per registrare e trasmettere nel tempo i fattie i dati più importanti della propria storia. Nasce la necessità della ...
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GRASSI, Giuseppe
Claudio Marazzini
Nacque il 30 nov. 1779 a Torino da "poveri parenti", come si legge in una breve nota autobiografica pubblicata nel suo necrologio nell'Antologia di Firenze (1831), [...] […] che quella dell'uso non è": tale "ragione" era l'origine e la storia dei termini, perché "la storia delle paroleè pur quella de' fatti de' costumi e della civiltà d'una nazione". Storicismo romantico e razionalismo di taglio sincronico, dunque ...
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CASTAGNA, Niccola
Ciro Cuciniello
Nacque a Città Sant'Angelo (Pescara) il 21 ott. 1823 da Michelangelo e da Raffaela Della Cananea.
Il padre Michelangelo (nato a Città Sant'Angelo il 21 febbr. 1783 [...] giudice regio supplente, revocatogli nel 1851 perché, soppressa di fatto la costituzione, il C. rifiutò il giuramento al governo di parolee modi errati di Filippo Ugolini, Napoli 1858), approfondì le sue ricerche linguistiche e filologiche, e fornì ...
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Linguista italiano (Bologna 1904 - ivi 1984); ha studiato i gerghi e le lingue furbesche (I gerghi bolognesi, 1942). Si è occupato anche dell'italiano contemporaneo seguendo originali filoni di ricerca: [...] di fatti di costume, alle parlate degli emigrati italiani (Ai margini della lingua, 1947; Profili di vita italiana nelle parole nuove, e della vita popolare della sua città, ha pubblicato numerosi volumi su tali soggetti, tra cui: Fra il Sàvena e il ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] di popolare. La distinzione, stabilita da Saussure, fra parola, intesa come espressione individuale, e lingua, come fatto sociale, è stata applicata alla letteratura p. da P. Bogatyrev e R. Jakobson. Il rinnovamento delle posizioni della linguistica ...
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In genere, tendenza a dare particolare importanza alla funzione di ciò che si considera, a vedere un problema sotto l’aspetto della funzionalità.
Architettura
Tendenza a considerare i principi e le basi [...] /p/ e occlusiva bilabiale sonora /b/ nelle parole pollo e bollo; in questo caso il tratto di sonorità è pertinente, in gli sono state mosse dall’esterno, il neofunzionalismo ha fatto progressi significativi sia a livello della teoria generale sia a ...
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Studio delle relazioni tra le strutture linguistiche e i vari tipi di cultura umana.
In passato studio pratico-descrittivo delle lingue senza scrittura, l’e. raggruppa interessi diversi, a cominciare da [...] i fenomeni insomma della vita sociale si esprimono in parole come in gesti, e quando si è capito perfettamente il contenuto di tutte le parole della lingua in tutte le situazioni corrispondenti si è portato a termine lo studio della società». Questa ...
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In grammatica, il modo corretto di scrivere, ossia l’impiego corretto dei segni grafici e d’interpunzione in una determinata lingua, e l’insieme delle norme che lo regolano.
Teoricamente l’o. di una lingua [...] propria lingua e di capire senza un particolare studio il significato di parole dotte in altre e più ancora alla lingua come strumento di diffusione della cultura tra le classi popolari. Numerosi sono stati i tentativi di riforma ortografica fatti ...
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Intervallo di tempo in cui si svolge, dal suo principio alla sua fine, un determinato fatto o fenomeno.
Filosofia
La definizione più antica di d. è quella di Aristotele, secondo cui è da intendersi con [...] di tempo che una cosa occupa nella sua esistenza, in altre parole il suo ciclo vitale. La speculazione greco-cristiana (Plotino e s. Agostino) mantiene tale impostazione e bisogna giungere a Cartesio per trovare in modo esplicito la distinzione dei ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] maggior centro a Burano.
Di alcune industrie alimentari già s'èfatto cenno: oltre a quella dei salumi, vanno ricordate quelle parole.
Le canzoni della strada, i richiami dei venditori e le grida, sono, si può dire, di ogni tempo e dappertutto: è ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
fatto2
fatto2 s. m. [lat. factum, propr. part. pass. sostantivato di facĕre «fare»]. – 1. a. Avvenimento, azione, fenomeno, ciò che si compie o si è compiuto: assistere, essere presente al f.; mi è capitato un f. strano, un f. curioso; il...