Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] per il genere grammaticale, maschile in arabo, femminile in italiano per accostamento a guerra, cfr. Sgroi 1995: 59), registrata nei lessici a partire (1975), Indice ragionato, in Polo, Marco, Milione, versione toscana del Trecento, ed. critica a ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] per il francese; Casielles-Suárez 2003 per lo spagnolo; per importanti differenze fra le lingue romanze, cfr. Simone 1997), la dislocazione è largamente attestata, a partire Cane li fece uccidere (Marco Polo, Il Milione)
(75) Di ciò che dici, vitama, ...
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di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] del secolo (1298), nel Divisament dou monde, Il Milione, dettato da Marco Polo nella sua prigionia genovese a il varco a ogni influsso che venisse dalla parte di Francia.
Nei secoli successivi e per lingue diverse non si danno usi organici e ...
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I confini dell’Italia linguistica non coincidono perfettamente con quelli dello Stato italiano. In generale, il rapporto tra comunità linguistica e spazio geografico è assai più complesso e articolato [...] eguali nella storia contemporanea europea e si contraddistinguono per intensità e vastità» (Turchetta 2005: 3): si è calcolato che tra il 1876 e il 1976 partirono dal nostro Paese poco meno di 26 milioni di individui (Favero & Tassello 1978: 11 ...
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I numerali sono considerati l’espressione simbolica dei numeri (ovvero delle entità che si usano per contare, classificare, accumulare, raggruppare) nel linguaggio (Pannain 2000; Gvozdanović 20062: 736). [...] VI.
I numerali frazionari indicano una frazione, ovvero una parte o più parti di una quantità intera, e hanno il valore di nomi milioni dei fondi per il 5 per mille, mentre, al contrario, sono stati reintegrati i 245 milioni tagliati dai fondi per ...
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Il rapporto tra cinema e lingua italiana è a doppio senso: la lingua scritta e parlata è stata variamente influenzata, nel lessico e nello stile, dal cinema, così come quest’ultimo, ovviamente, ha sempre [...] artefatta medietas del teatro borghese. A parte i film in dialetto (come 1860, Gli uomini, che mascalzoni ... (1932), Darò un milione (1935), Il signor Max (1937) (Ruffin & , ai film di George A. Romero (per es. Zombi, 1979) e a Blade runner ...
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Per minoranze linguistiche si intendono gruppi di popolazione che parlano una lingua materna diversa da quella di una maggioranza: quest’ultima si identifica normalmente coi parlanti che hanno come lingua [...] arcaicità rispetto alle contermini parlate italiane settentrionali. Per una parte almeno dell’area di dialetto ladino (➔ ladina ) e per peso demografico: sono minoranze numericamente consistenti quelle regionali sarda (oltre un milione di parlanti ...
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Con il termine italoamericano ci si riferisce per lo più alla parlata fortemente mista degli emigrati italiani d’America, descritta fin dagli studi di Livingston (1918) e Menarini (1947). Tale parlata [...] il 1880 e il 1924, quando oltre 4 milioni e mezzo di italiani lasciarono il loro paese, dell’italiano in casa da parte delle persone di età superiore p’ ’o becco (ingl. back), e termini per lo più adattati all’italiano o al dialetto che illustrano ...
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L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] lingua del); così nella Bohème:
(15) Per sogni, per chimere
e per castelli in aria
l’anima ho milionaria ( parte del Novecento, ➔ Eugenio Montale conferma la tendenza dell’iperbole a presentarsi ‘pura’ («Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione ...
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L’aspetto è una categoria grammaticale dei ➔ verbi che esprime diversi modi di vedere la scansione temporale interna a una situazione. Bertinetto (1986: 76) descrive come segue le proprietà aspettuali [...] tratto o quand’ecco:
(9) Il mestolone si levava suso perpartir la zuffa, quand’ecco che io mi sento appoggiare le ed ebbe grande allegrezza della loro venuta (Marco Polo, Il Milione)
Sono esempi di aspetto aoristico anche le formule abruptive in ( ...
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lungotermismo s. m. L'idea di assumere come priorità morale del presente il fatto di influenzare positivamente il futuro a lunghissimo termine. ◆ [William David MacAskill, professore associato a Oxford] Nel 2015, a 28 anni, ha pubblicato un...
alzare l’asticella loc. v.le 1. Rendere più impegnativo fare qualcosa, spingere qualcuno a raggiungere un obiettivo aumentando il livello di difficoltà del compito, dell’azione, dell’impresa. 2. Per estensione, detto di un’azione o di una persona,...