L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] genere e di stile, a partire da morfologia, fonetica, lessico e sintassi di una varietà reale, usata in genere solo per esempio che l’attività di Giulio Cesare Cortese si colloca in parte dopo la data della sua presunta morte (Fulco 1997: 844-850): ...
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L’espressione lingua pidgin (forse da pitsin, versione in pidgin inglese della Cina dell’ingl. business «affari»: Shi 1992) designa le lingue che si sviluppano in situazioni di contatto di lingue e di [...] , di cui 5000 all’Asmara e il resto, per la maggior parte, in Eritrea.
L’ISE è utilizzato nelle interazioni tra italiani (ed sviluppo di una forma per l’espressione della modalità non-reale, derivata dall’italiano bisogno e posta prima del soggetto, ...
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Per tipi illocutivi si intendono i tipi di azioni che si eseguono nel proferire parole. L’atto illocutivo, detto anche atto illocutorio (in ingl. illocutionary act), è uno degli aspetti dell’atto linguistico: [...] fungere da indicatori illocutivi: ad es., proferendo intendo partire domani si può eseguire l’atto illocutivo di (7) In ogni caso se davvero il suo malessere di adolescente è reale, può uscirne solo rifiutandosi di adeguarsi a chi non le piace e ...
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Con bilinguismo si intende genericamente la presenza di più di una lingua presso un singolo o una comunità. Il bilinguismo in senso lato costituisce la condizione più diffusa a livello sia individuale [...] ampliando la propria gamma di funzioni.
Per secoli (almeno a partire dal Cinquecento e fino ai primi decenni del XX secolo) l Fenoglio. Si noti che l’origine più letteraria che reale del bilinguismo del protagonista spiega forse la poca plausibilità ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] abito di moda, uno slogan in voga negli anni Settanta.
La maggior parte dei dizionari tratta la locuzione non come lemma indipendente (➔ lemma, tipi inteso come «che si fonda sulla simulazione del reale mediato da mezzi elettronici»: GRADIT, ad vocem ...
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Il discorso indiretto libero è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione [...] perché dice ah! che c’aveva un sacco di lavoro! (a partire da un esempio in Calaresu 2004: 168).
Il discorso indiretto libero può e dialetto non risponde alla necessità di rispecchiare il reale, ma è uno strumento di rottura, di estraniamento e ...
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BAFFI, Pasquale
Armando Petrucci
Carlo Francovich
Nacque l'11 luglio 1749 a Santa Sofia d'Epiro (Cosenza), un villaggio fondato da profughi greco-albanesi alla fine del sec. XV, e l'origine greca del [...] rivendicazioni contro le usurpazioni avvenute nel tempo da parte del potere ecclesiastico e di quello feudale: pare postuma nel 1800: l'elenco dei manoscritti greci della Biblioteca Reale e il catalogo dei volumi posseduti dalla Biblioteca del Museo ...
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Il termine onomastica (dal gr. onomastikḗ (tékhnē) «arte del denominare», a sua volta da ónoma «nome») nell’accezione moderna e specialistica designa la scienza che studia i nomi propri nel loro complesso [...] nomi-ambiente, ecc.).
La scelta dei nomi dei personaggi da parte di un autore è un atto creativo, quando dà luogo a nomi inventati; altre volte si tratta di nomi reali o modificazioni di nomi reali. Più ancora che nel nome personale o nel cognome, la ...
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Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] coesiva della lingua nazionale astrattamente intesa e la reale comunicazione popolare e sociale necessaria a una comunità più ampio, perché comprende in aggiunta il pre-umanesimo e una parte del medioevo. Ancora prima, nel 1769, il «risorgimento» in ...
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È difficile ricondurre la lingua dei mezzi di comunicazione di massa (o mass media) a un unico tipo, nonostante alcuni fenomeni comuni. Prendendo in prestito l’abitudine dell’Accademia della Crusca di [...] a dire tendenza a imitare la spontaneità del parlato reale) e inclinazione alla contaminazione tra elementi tipici del parlato stati davvero, per i milioni di italiani ancora in larga parte dialettofoni e analfabeti. Cominciò la radio, nel 1924: «il ...
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reale2
reale2 agg. [dal lat. mediev. realis, der. di res «cosa»]. – 1. Che è, che esiste veramente, effettivamente e concretamente (contrapp., nell’uso com. e generico, a immaginario, illusorio e anche a apparente, ideale, possibile): le mie...
realita2
realità2 s. f. [der. di reale2]. – 1. La condizione di ciò che è reale. È forma usata talvolta come astratto dell’agg. reale2, per evitare confusione con i sign. concreti che ha spesso la parola realtà: così in geometria algebrica,...