Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] o già italiani, come la preposizione durante (< participio presente) o l’avverbio di negazione mica (< punto di vista strutturale, i latinismi sono ➔ prestiti, cioè lessemi passati da una lingua straniera (qui, il latino) in fiorentino prima ...
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BONAMICO (Bonamici, Buonamici, Buonamico), Lazzaro (Lazzaro da Bassano)
Rino Avesani
Figlio di Amico e Dorotea, nacque a Bassano del Grappa non nel 1479, come generalmente si scrive in base a un'erronea [...] nello Studio romano, e in questo senso si è interpretato un passo dell'orazione funebre tenuta da Girolamo Negri, il quale si trovava anch a proposito del participio presente (p. 135: "Et abbreviamo il dire, usando i participii con bellezza dell' ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] z/ (/ˈfuso/ «arnese usato per la filatura a mano» ~ /ˈfuzo/ «participio del verbo fondere»).
Tuttavia, in molte varietà di italiano la distribuzione di [s (dove «.» indica il confine sillabico). In passato sono però state avanzate altre ipotesi, tra ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il poema filosofico
Simonetta Nannini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il primo nucleo del genere “poema filosofico”, al quale vengono [...] “intento” comune dei primi tre poemi, ricostruzioni di un passato che viene evocato davanti agli occhi dell’uditorio e si fa e controtesi. In questo caso, se il gerundio (il participio greco dizemenos) è posto all’inizio dell’indagine, il sostantivo ...
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La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] gramatica VIII: nome, sì come Gioanni; verbo, sì come ama, corri, viene; participio, sì come è amante, che ha in sé del verbo e del nome; da elenchi di forme, specchietti di base, e brevi passi di riepilogo (cfr. Castelvecchi 1986: LV; Bonomi 1998: ...
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Il sintagma nominale è un tipo di sintagma (➔ sintagma, tipi di) il cui elemento principale – quello che determina l’➔accordo e la funzione sintattica dell’intera combinazione – è un nome. In termini tecnici, [...] fa male → il troppo correre fa male
Vari aggettivi, participi o infiniti nominali si sono nel corso del tempo cristallizzati nomi, come cattura, arresto, espulsione, hanno soltanto uso passivo:
(21) hanno eseguito l’espulsione di Rossi dal partito ...
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FALCONE da Benevento
Errico Cuozzo-Edoardo D'Angelo
Nacque a Benevento verso la fine del sec. XI, se è da attribuire alla sua mano di notaio, sulla base di riscontri diplomatici e stilistici, un atto [...] cioè, la morte di re Ruggiero. A questa conclusione si è indotti da un passo del Chronicon all'anno 1133, dove F. accusa il cardinale Crescenzo, il rettore ; molto frequente anche l'uso del participio congiunto. Una maggiore varietà, come detto ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] sono il futuro sintetico e la perifrastica attiva (participio futuro + esse). Invece la perifrasi habeo + questo nome»
(Fredegario, Chronicarum II, 62, 32-35)
In questo passo la forma agglutinata daras (da dare habes) codifica un futuro con valore ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] , in cui il soggetto di una proposizione al participe présent deve precedere il verbo (moi vivant «vivendo genitori, rimaneva a poco a poco indietro, e, allungando poi il passo ogni tanto, per raggiungerli, la paniera perdeva l’equilibrio, e qualche ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La grammatica
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le ricerche su ciò che oggi chiamiamo “grammatica” appaiono per la prima [...] distingue quattro classi basilari (il nome, il verbo, il participio e l’avverbio), definendole in termini formali (cfr. J. e da una vocale; dalla sillaba si passa alla parola (dictio) e dalle dictiones si passa alla oratio. Le parti del discorso che ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
passato
agg. e s. m. [part. pass. di passare]. – 1. agg. a. Che è trascorso nel tempo, anteriore rispetto al momento attuale, al presente: il tempo p.; i secoli p.; nei giorni p. il tempo è stato bellissimo. In partic., l’anno, il mese p.,...