Il linguaggio giuridico-amministrativo è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti in campo giuridico: testi normativi, come leggi, decreti, [...] nome («adeguata e congrua motivazione», «manifesta ubriachezza», «la contraria motivazione»), in particolare nel caso del participiopassato in funzione aggettivale («l’impugnata sentenza»), o l’anteposizione del verbo rispetto al soggetto («Osserva ...
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Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] // («Veglia», in Scarano 2004: es. 51)
(c) enunciati nominali costruiti attorno a una forma verbale non finita (participiopassato o presente, gerundio, infinito):
(15) Spariti i negozi, l’edicola, il posteggio (Maria Corti, in Mortara Garavelli 1971 ...
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Francesco Guicciardini nacque a Firenze, il 6 marzo 1483, da importante famiglia fiorentina. Dottore in legge nel 1505, nel 1511 fu ambasciatore in Spagna. Tornato a Firenze all’inizio del 1514, nel 1516 [...] la vera natura dei problemi» (Pozzi 1975: 68). Allo stesso modo acquistano particolari funzioni costrutti quali il participiopassato assoluto invece del gerundio composto, il costrutto nominale e l’impiego dei predicati per esprimere la «funzione ...
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I verbi riflessivi sono verbi pronominali (➔ pronominali, verbi) a cui è saldato un pronome riflessivo enclitico (➔ riflessivi, pronomi), il quale ha molteplici funzioni: da quella riflessiva in senso [...] si legge con piacere [li = i libri di avventura] → li si è letti con piacere
Nei ➔ tempi composti l’➔accordo del participiopassato differenzia il si passivo dal si impersonale, come in (26):
(26) si è (o si è stati) pagati poco (dal gestore) in quel ...
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L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] che è questo pane
È da segnalare, infine, l’uso come ausiliare (➔ ausiliari, verbi) di volere, impiegato con il participiopassato per indicare necessità e dovere (come accade anche in Campania e in Sicilia; ➔ meridionali, dialetti):
(17) la macchina ...
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Gli impersonali sono verbi caratterizzati dalle seguenti proprietà:
(a) appaiono in costrutti privi di soggetto esplicito;
(b) nei tempi semplici il verbo è alla III persona singolare (piove, bisogna);
(c) [...] argomento paziente al dativo (10 a.-b). Il verbo di forma finita è nella terza persona singolare e nei tempi composti il participiopassato è al maschile singolare, con ausiliare essere:
(10) a. a Carlo piace che gli grandini sul viso
b. ci è piovuto ...
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Nelle lingue si hanno fenomeni di semplificazione quando una struttura più complessa è sostituita da una più semplice, cioè «più facile, più agevole, […] meno impegnativ[a] ecc. a qualche livello per l’utente» [...] ). Tuttavia, dal punto di vista della mera struttura formale, il passato prossimo, essendo perifrastico (è formato da ausiliare + participiopassato), è più complesso del passato remoto italiano o, risalendo indietro nel tempo, del perfetto latino ...
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Il presente è un tempo della ➔ coniugazione verbale il cui significato non si limita, come suggerisce il termine, a esprimere contemporaneità rispetto al momento dell’enunciazione, ma può anche denotare [...] in contrasto con il valore semantico delle forme composte corrispondenti, le cosiddette forme di passato (infinito passato, gerundio passato, participiopassato), che in real-tà indicano anteriorità temporale rispetto a un momento di riferimento che ...
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I grecismi sono parole, forme, costrutti di origine greca introdotti in italiano in epoche diverse (➔ prestiti). Un nutrito gruppo di voci greche si era già acclimatato nel latino d’età classica e postclassica, [...] , Adelchi IV), cioè «con le trecce morbide disciolte (sul petto)», nel quale un complemento diretto dipende da un participiopassato o da un aggettivo (Serianni 1988: II, § 37). Una probabile interferenza sintattica greca è stata anche ipotizzata per ...
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I verbi di percezione sono ➔ verbi che denotano processi percettivi (vedere, sentire, fiutare, ecc.) che hanno luogo in un soggetto esperiente. Rimandando alla sfera sensoriale (specialmente visiva o uditiva), [...] e con alcuni verbi intransitivi, in opposizione all’infinito, si può avere un participiopassato dal valore aspettuale perfettivo:
(20)
a. ho visto una mosca morire
b. ho visto una mosca morta.
Nella costruzione pseudo-relativa Maria ha visto ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
passato
agg. e s. m. [part. pass. di passare]. – 1. agg. a. Che è trascorso nel tempo, anteriore rispetto al momento attuale, al presente: il tempo p.; i secoli p.; nei giorni p. il tempo è stato bellissimo. In partic., l’anno, il mese p.,...