I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base di derivazione. Rainer (1990: [...] ino, ecc. Solo rari casi, per lo più lessicalizzati (o idiomatizzati), presentano la sequenza inversa: lum-in-ello, bamb-in-etto, ecc. Infine, gli astratti deverbali costruiti sulla forma del participio passato femminile: fumatina, telefonatina (cfr. ...
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I verbi modali (tradizionalmente detti verbi servili) sono quei verbi che fanno parte dell’ampia classe dei verbi ausiliari (➔ ausiliari, verbi) e che, collegandosi direttamente a un verbo all’infinito, [...] ), forma che viene poi estesa alla prima persona plurale del presente indicativo; nella lingua antica, sul modello di habeo > aggio, si avevano le forme deggio, deggiono, deggia.
Il participio passato debitu, che è continuato in italiano solo in ...
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La derivazione è un processo morfologico che consiste nella formazione di una parola nuova tramite l’aggiunta di un affisso (➔ affissi), cioè di un elemento non libero (tecnicamente, un morfo legato), [...] -to», in cui la X corrisponde al tema del participio passato di un verbo transitivo. I nomi derivati con il ) non è molto frequente.
La sequenza derivazionale di una parola che presenta più di un suffisso è ovvia dato che segue l’ordinamento lineare: ...
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I suoni fricativi, detti anche spiranti o costrittivi, sono prodotti mediante un rilevante restringimento del canale orale: gli organi articolatori si avvicinano senza pervenire ad una chiusura totale. [...] tra /s/ e /z/ ha un rendimento funzionale limitato, essendo presente solo in posizione intervocalica, ad es. [ˈfuːso] «strumento per filare» e [ˈfuːzo] «participio passato del verbo fondere» e solo nel toscano. Nell’italiano settentrionale la ...
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Per desinenze, nella grammatica tradizionale, s’intendono le terminazioni delle parti del discorso variabili (➔ parti del discorso), che in genere recano informazione morfologica di natura flessiva (➔ [...] a cui il verbo appartiene: ad es., -a- dice che il participio passato è formato per mezzo del suffisso -to: parlato, -e- perché distingue la terza persona singolare di temev-a da quella del presente (tem-e), del futuro (temer-à), ecc. In altre parole ...
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L’➔imperativo è il modo verbale (➔ modi del verbo) che esprime:
(a) il comando (impĕrĭum, in latino): torna indietro;
(b) il monito: pensa bene prima di agire;
(c) la preghiera: dacci oggi il nostro pane [...] condivide con l’infinito (e con il gerundio e il participio passato) la posizione dei pronomi ➔ clitici, che devono, come il caso della valenza iussiva che può assumere sia l’indicativo presente (adesso ti siedi e mi stai a sentire, invece di adesso ...
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Sono composti di dire tutti i verbi che risultano dalla saldatura di dire e uno o più ➔ prefissi (➔ composizione).
Va sottolineato però che non tutti i verbi che all’infinito hanno la terminazione in -dire [...] si addice), difetta, invece, di ➔ passato remoto e ➔ participio passato (quindi anche dei ➔ tempi composti). Altri, rari nell’ sdire, rarissimo, ha oggi solo le terze persone singolari del presente e dell’imperfetto, dove significa «non sta bene con»: ...
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INDEFINITI, PRONOMI
I pronomi indefiniti sono pronomi che indicano qualcuno o qualcosa in modo generico e indeterminato. Come gli aggettivi ➔indefiniti, i pronomi indefiniti si possono suddividere in [...]
• Quando qualcosa regge un verbo al tempo composto, il participio passato del verbo può avere la ➔concordanza sia al maschile sono soggetti a elisione davanti alla 3a persona singolare del presente indicativo del verbo essere
tant’è, quant’è
4. I ...
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INFINITO
L’infinito è un modo verbale indefinito che ha soltanto i tempi presente e passato: l’infinito presente (o semplice) e l’infinito passato (o composto); l’infinito passato si forma con l’infinito [...] dell’ausiliare e il participio passato del verbo:
– presente: amare, scrivere, dormire
– passato: avere amato, avere scritto, avere dormito
L’infinito è usato sia nelle proposizioni principali, sia in quelle subordinate.
• Quello nelle proposizioni ...
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ASSORBO O ASSORBISCO?
Al presente indicativo, la coniugazione del verbo assorbire presenta una doppia forma con l’➔interfisso -isc- nelle tre persone singolari e nella terza plurale.
Storia
Anche il [...] participio passato del verbo assorbire presentava storicamente due forme:
– assorbito (usata sia in senso proprio, sia in senso figurato)
La carta ha assorbito tutta l’acqua
Il trasloco mi ha assorbito completamente
– assorto, oggi usata soltanto ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
presente1
preṡènte1 agg. e s. m. e f. [dal lat. praesens -entis, comp. di prae- «pre-» e ens entis part. pres. di esse «essere», con inserzione di -s- eufonica prob. per attrazione di absens «assente» (dove invece la s fa parte del pref. abs-)]....