PASSATO, CONGIUNTIVO
Il tempo verbale passato del modo ➔congiuntivo si forma combinando le forme del congiuntivo presente degli ausiliari avere o essere con il participio passato del verbo da coniugare
Si [...] usa per esprimere l’anteriorità di un evento nelle proposizioni dipendenti rette da verbi come sperare, credere, supporre al presente o futuro indicativo
Credo che Riccardo non abbia capito a che ora raggiungerci
Nicola spererà che l’avvocato si ...
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verbo linguistica Nella grammatica tradizionale, parte del discorso che indica azione, stato, o divenire, in contrapposizione al nome, che indica sostanza o qualità; variabile secondo la flessione verbale, [...] ., è stabilita da Aristotele sulla base della notazione temporale, presente nel v., mentre il nome «è indicativo di qualcosa infinito), o nella diatesi, nel tempo e nel numero (participio) ecc. Dalle formazioni primarie del v. si distinguono quelle ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] all’impiego davanti a u seguito da vocale (quantus). Al tempo di Cicerone l’alfabeto l. si presentava formato di 21 lettere:
A B C D E F G H I K L M N O affermarsi di tempi perifrastici composti da un participio passato più l’ausiliare (amatum habeo ...
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Il tempo che verrà o gli avvenimenti che in esso si succederanno.
filosofia
Come concetto filosofico, il f. è stato originariamente oggetto di discussione soprattutto sul piano logico. Si trova nel De [...] resta valido per le asserzioni sul passato e sul presente). Gli eventi futuri sono infatti determinati dalle deliberazioni e può appartenere a vari modi (indicativo, imperativo, infinito, participio); in italiano esiste soltanto il f. dell’indicativo, ...
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Linguistica
Il p. è una diatesi, o forma, che nel sistema verbale, opponendosi all’attivo e al medio, esprime un’azione subita dal soggetto, in cui cioè il soggetto grammaticale è ‘paziente’ e non ‘agente’. [...] ϑησομαι); nel latino i tempi p. derivati dal tema di presente coincidono con il medio, mentre quelli derivati dal tema di perfetto presentano una coniugazione perifrastica formata dal participio perfetto e dal verbo esse «essere» (laudatus sum «sono ...
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botanica Forma perfetta (o stato p. o stadio p.) In certi funghi, la fase del ciclo di sviluppo che si riproduce per mezzo di spore aploidi, sessuali, originatesi, per es., nell’asco dei Funghi Ascomiceti; [...] indoeuropee nella loro fase più antica, che esprime uno stato presente, conseguente a un’azione cominciata nel passato (gr. ἔοικε e del congiuntivo, e alcune forme nominali del verbo, il participio perfetto e il supino. Nel greco e nel sanscrito la ...
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saṃprasāraṇa Nella terminologia dei grammatici indiani, l’emergenza di una vocale omorganica al posto di una consonante (y, v, n, m, r) quando per ragioni morfologiche è soppressa la vocale immediatamente [...] originate per s. sono le cosiddette sonanti (i, u, *n̥, *m̥, r̥). Un caso è per es. il participio passato supta- rispetto al presente indicativo svapiti. Il termine oggi è usato anche per indicare fenomeni analoghi di altre lingue (per es., lat ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] m. È poi da notare che le Dolomiti e le montagne calcaree presentano in genere maggiore varietà di flora che non le montagne silicee e vi ancora la forma antiquata von "andiamo". Egualmente il participio di prima coniugazione in -ato > -ò che ...
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GRAMMATICA GENERATIVA
Giulio Lepschy
. La g. g. (di cui la g. trasformazionale è il tipo più importante) costituisce la maggiore novità nella linguistica teorica contemporanea. È stata ideata e costruita [...] coniugare essere, e -to indica che V andrà al participio passato). Questa è la trasformazione passiva. La g. o negativa, e fa scattare le relative trasformazioni, dovrà essere presente già nella struttura profonda. La struttura profonda di una frase ...
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Scienza indiana: periodo vedico. L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
George Cardona
L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
'Śikṣā' ('fonetica')
Ai Veda sono [...] 4) e (5) si parla dell'uccisione come di un'azione che ha luogo nel presente, mentre in (6) e (7) ha luogo in un passato che esclude il nom.-acc. sing. neutro satyam), 'vero' egli ricava sat dal participio di as- 'essere' e -yam dal verbo i- 'andare ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
presente1
preṡènte1 agg. e s. m. e f. [dal lat. praesens -entis, comp. di prae- «pre-» e ens entis part. pres. di esse «essere», con inserzione di -s- eufonica prob. per attrazione di absens «assente» (dove invece la s fa parte del pref. abs-)]....