dovere (verbo)
Giuseppe Francescato
È usato sia come transitivo che come verbo servile, frequente nell'opera di D., compreso il Fiore (due volte, in contesto singolare, nel Detto).
Per la morfologia [...] in funzione di verbo ausiliare (modale), si trova due volte nel Convivio (III II 18 e IV XXVII 16), mentre il participio passato nella forma ‛ debito ' compare solo in funzione di aggettivo e di sostantivo.
Nell'uso di d. come verbo servile, accanto ...
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piacere (sost.; piacire)
Ugo Vignuzzi
Sostantivo attestato in tutto il D. canonico, nel Fiore e nel Detto, ma che si trova impiegato con particolare frequenza nelle opere in poesia, soprattutto nelle [...] assunse, / e cominciò) le opinioni dei commentatori divergono considerevolmente: per alcuni, a cominciare dal Buti, " Affetto ... è participio de l'afficior, -eris, secondo lo Grammatico, e ponsi adiective a quel contemplante... Et è la sentenzia ...
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L’estensione dell’area dialettale comunemente definita lombarda si sovrappone solo parzialmente a quella dell’odierna Lombardia amministrativa. Ciò è certamente in relazione con la storia del territorio, [...] importante anche a livello morfologico per la distinzione tra infinito ([kanˈta], [fiˈni], [riˈdy] «ridurre») e participio passato ([kanˈtaː], [fiˈniː], [riˈdyː]);
(b) mantenimento, come in italiano e nei dialetti centromeridionali, della distinzione ...
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sempre (sempre mai)
Ugo Vignuzzi
Avverbio di tempo, di frequenza media nell'opera dantesca: 2 casi nella Vita Nuova, 21 nelle Rime, 78 nel Convivio (di cui uno in integrazione, in IV XX 7), e 77 nella [...] e del non sapere ben sé menare le più volte non è l'uomo vituperato, ma del non volere è sempre (rimarchevole l'ellissi del participio, con un più forte rilievo dell'avverbio; altri casi del sintagma ‛ essere s. ', in III 11, III X 6, XIII 8, di un ...
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salire [salavam, ind. imperf. I plur.: cfr. Petrocchi, Introduzione 429-430;. sarria, cond. pres. III singol., per sincope e assimilazione da ‛ saliria ': cfr. Petrocchi, ad l.; saglia, cong. pres. III [...] 'l sasso rotto (l'arcaismo si ripete in X 7); XIII 3 lo monte che salendo altrui dismala (il gerundio, con valore di participio presente, va unito ad altrui: il monte purifica chi lo ascende); Pd XX 26 quel mormorar de l'aguglia salissi / su per lo ...
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Un paradigma è l’insieme delle forme di una parola (tecnicamente, un lessema). Sono esempi di paradigma le forme che prende un verbo nella coniugazione, un pronome, un aggettivo e un nome nella declinazione.
I [...] flessione dei verbi irregolari. Così l’inglese, il cui paradigma comprende tre forme: infinito senza la particella to, passato semplice, participio passato; ad es., il paradigma del verbo to see «vedere» è see, saw, seen. Anche il tedesco adotta una ...
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loro
Riccardo Ambrosini
1. Del pronome personale obliquo e aggettivo e pronome possessivo di III plur. la forma scorciata ‛ lor ' appare prevalentemente in poesia: ivi ne ricorrono le 9 attestazioni [...] (IV XIV 2 poi, a maggiore loro confusione, questa loro ragione anche si distrugge). Posizione analoga di l., tra aggettivo (o participio) e sostantivo, si osserva in altri 6 casi: cfr. IV VII 4 alcuno lumetto di ragione per buona loro natura vive ...
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Per modalità si intende l’insieme delle risorse linguistiche (parole, espressioni, ma anche elementi morfologici, ecc.) che manifestano il modo, ovvero l’atteggiamento del parlante rispetto all’enunciato [...] bisogna, oppure da perifrasi modali (➔ fraseologici, verbi) del tipo: avere da + infinito, essere da + infinito o andare + participio passato. Altri mezzi lessicali, che possono essere usati anche a rinforzo, sono avverbi del tipo obbligatoriamente ...
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Il termine partitivo indica la funzione, propria di alcuni elementi (l’➔articolo, il clitico ne o altri ➔ clitici), di indicare il prelievo di una ‘parte’, una quantità indeterminata, dal referente del [...] compramene!
Quando il ne partitivo ha la funzione di oggetto diretto, in presenza di un verbo al tempo composto, richiede l’accordo del participio passato:
(35) ho comprato delle pere e ne ho mangiate due (ma ho mangiato due pere)
Nel caso ci sia un ...
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anastrofe
Francesco Tateo
Figura retorica consistente nel disporre le parole nell'ordine inverso a quello normale.
Quintiliano la distingueva dall'iperbato, perché mentre quest'ultimo riguarda lo spostamento [...] più chiaramente la sua ragione espressiva quando viene sottolineata dalle pause del ritmo. La collocazione in rima del participio o dell'aggettivo e la loro anticipazione rispetto alla forma verbale ne accrescono l'evidenza: benedette / sieno, Pg ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
composto
compósto agg. e s. m. [part. pass. di comporre]. – 1. Messo insieme, risultante dall’unione di più elementi (contr. di semplice): corpi c.; moti c.; parole c., risultanti da composizione; tempi c., in grammatica, quelli formati con...