ne ('nde)
1. Della particella ‛ ne ' due sono le funzioni: a) sostitutiva-riferenziale, sia come pronome (v. 3.) che avverbio (v. 3.1.); b) pronominale, con significato di " (a) noi " (v. 4.). La prima [...] finale del verso, di fronte a verbo di due, tre o quattro sillabe o a perifrasi formata da ausiliare seguito da participio o da verbo copulativo (specialmente ‛ essere ') seguito da aggettivo.
Per l'uso di fronte a verbo bisillabico finale di verso ...
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SOFIANO, Nicolò (Sofianòs, Nikòlaos; Σοφιανός, Νικόλαος). – Nacque a Corfù (Corcira)
Cristiano Luciani
agli inizi del XVI secolo, da Paolo, appartenente alla nobiltà locale iscritta nel Libro d’oro dal [...] dei nomi, numerali aggettivo, nomi eterocliti, verbo, coniugazioni (breve presentazione e poi tavole di flessione), participio, pronome, preposizione, avverbio, congiunzione. Dalla sobrietà descrittiva dell’impostazione s’intuisce che il libello era ...
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I verbi di percezione sono ➔ verbi che denotano processi percettivi (vedere, sentire, fiutare, ecc.) che hanno luogo in un soggetto esperiente. Rimandando alla sfera sensoriale (specialmente visiva o uditiva), [...] (➔ aspetto). Talvolta, coi verbi passivi e con alcuni verbi intransitivi, in opposizione all’infinito, si può avere un participio passato dal valore aspettuale perfettivo:
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a. ho visto una mosca morire
b. ho visto una mosca morta.
Nella ...
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discendere
Antonietta Bufano
Verbo di uso molto largo, ma limitato in pratica al Convivio e alla Commedia (tre soli esempi nelle Rime, nessuno nelle altre opere). Quasi esclusivo il costrutto intransitivo. [...] l'umana generazione da diversi principii essere discesa, cioè da uno nobile e da uno vile. In questo senso ricorre il participio presente sostantivato: appresso la sua morte [di Federico II] e de li suoi discendenti, IV III 6; cfr. anche XXIX 5 ...
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I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base di derivazione. Rainer (1990: [...] , e in particolare quelli in -ino, sono molto produttivi con gli astratti deverbali costruiti sulla forma del participio passato femminile: fumatina, telefonatina (cfr. Gaeta 2004: 338-346). Quanto alle basi aggettivali, sono ammessi in genere ...
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Con il termine diatesi (dal gr. diáthesis, lett. «disposizione»; in inglese è in uso il termine voice, reso in italiano con voce) si intende una categoria propria dei ➔ verbi che serve a esprimere le correlazioni [...] del si passivante si colloca accanto alla più diffusa costruzione passiva, formata da un ausiliare (generalmente essere) e dal participio passato, per la quale si veda la voce apposita (➔ passiva, costruzione).
Accanto a quella attiva (non marcata) e ...
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dopo
Mario Medici
Nelle opere di D. è relativamente usato sia come preposizione sia come avverbio (che è raro) e come congiunzione.
1.1. Come preposizione (tanto in senso spaziale che temporale), non [...] , sanza compagnia / n'andavam l'un dinanzi e l'altro dopo.
5. È usato come congiunzione di valore temporale, reggendo un participio passato, in Cv IV V 14 Regolo... avere contra sé per amore di Roma, dopo la legazione ritratta, consigliato; If II 111 ...
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volto
Andrea Battistini
Normalmente la voce compare come sinonimo, di tono più elevato, di " faccia " o " viso ", e non a caso nelle Rime viene riferito ora a un'immagine femminile (Donna non ci ha [...] ). È da notare che delle 39 occorrenze in cui v. compare in poesia, esso risulta in fine di verso 27 volte, di cui 7 in rima equivoca col participio passato di ‛ volgere ' (If 134, XIV 129, XXXIII 128, Pg VII 88, XII 71, XXX 121, Pd XVIII 65). ...
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battere
Aldo Duro
Non ha in D. frequenza molto alta; quando si eccettuino le opere di dubbia attribuzione, con 11 occorrenze complessive (2 nelle Rime dubbie, 6 nel Fiore, 3 nel Detto d'amore), si hanno [...] di grave colpo, ch'io non batto vena, espressione inconsueta per significare che il sangue del poeta non pulsa più.
Del participio passato usato come aggettivo si ha un esempio in Fiore CXXV 7 torte battute o tartere o fiadoni, dove le torte battute ...
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toccare [II singol. indic. pres. tocche; agg. verbale tocco]
Alessandro Niccoli
In pratica è vocabolo esclusivo del Convivio e della Commedia (un esempio nella Vita Nuova e nelle Rime, due nel Fiore). [...] parole de la consolazione di Lelio; III XI 3, IV XXVII 11, XXIV 9. A quest'uso si collega quello del participio passato ‛ toccato ' con l'accezione di " sopraccennato ": IV 14 farò... disgressione d'altro capitolo per le toccate ragioni mostrare; Pg ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
composto
compósto agg. e s. m. [part. pass. di comporre]. – 1. Messo insieme, risultante dall’unione di più elementi (contr. di semplice): corpi c.; moti c.; parole c., risultanti da composizione; tempi c., in grammatica, quelli formati con...