SDRUCCIOLA, ACCENTAZIONE
L’accentazione sdrucciola (detta anche proparossitona) si ha quando l’➔accento cade sulla terz’ultima sillaba della parola
lìrica, àmido, pèntola, lògico
Di solito l’accento [...] usarlo quando esistono parole scritte nello stesso modo, ma pronunciate diversamente (➔omografi):
➔àmbito (= sostantivo) o ambìto (= participio passato del verbo ambire)
➔prìncipi (= plurale di principe) o princìpi (= plurale di principio)
➔séguito ...
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Per coniugazione si intende l’insieme delle variazioni morfologiche del verbo in relazione al modo, al tempo, all’aspetto, alla diatesi, alla persona, al numero e al genere. Il termine (dal lat. coniugatiōnem [...] altri tempi composti dell’italiano sono costruiti con la flessione dell’ausiliare essere al tempo corrispondente e l’aggiunta del participio: ero stato amato, fui stato amato, sarò stato amato, sia stato amato, fossi stato amato.
(c) La perdita dell ...
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Il trapassato prossimo (chiamato anche, più raramente, piuccheperfetto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, il cui principale significato consiste nell’indicare un evento compiuto prima di un [...] 91).
Il trapassato prossimo appare in latino volgare quando si crea la nuova perifrasi con l’imperfetto di habēre e il participio passato. La perifrasi del nuovo trapassato prossimo si trova, ad es., in un documento del 682 (Tekavčić 1972: 293):
(26 ...
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I tempi semplici sono forme della ➔ coniugazione verbale in cui la morfologia grammaticale viene suffissata (➔ flessione) alla base lessicale del verbo (➔ tempi composti).
Questa struttura morfologica [...] la semantica lessicale sono analiticamente ripartite tra un ausiliare e una forma verbale di modo non finito (participio passato).
Mentre al passivo non esistono tempi semplici (➔ passiva, costruzione), tutti i modi della coniugazione verbale attiva ...
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Categoria morfologica della lingua latina, di natura nominale e caratterizzata dal suffisso -nd-. Sembra derivato dal gerundivo. Può sostituire l’infinito per tutti i rapporti sintattici che non siano [...] e la sua costruzione è del tipo verbale. La forma ablativale, in sostituzione dell’infinito e del participio presente predicativo, si mantiene nelle lingue romanze (it. cantando, fr. chantant; dopo preposizione subentra l’infinito: difficile ...
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Il presente è un tempo della ➔ coniugazione verbale il cui significato non si limita, come suggerisce il termine, a esprimere contemporaneità rispetto al momento dell’enunciazione, ma può anche denotare [...] 1995):
(14) tutti i giorni le stesse cose: alzarsi presto, andare a lavorare, tornare a casa tardi
Anche il participio presente, nonostante la sua ridottissima e residua produttività come forma verbale che non può riferirsi a eventi veri e propri ma ...
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saṃprasāraṇa Nella terminologia dei grammatici indiani, l’emergenza di una vocale omorganica al posto di una consonante (y, v, n, m, r) quando per ragioni morfologiche è soppressa la vocale immediatamente [...] . Le vocali originate per s. sono le cosiddette sonanti (i, u, *n̥, *m̥, r̥). Un caso è per es. il participio passato supta- rispetto al presente indicativo svapiti. Il termine oggi è usato anche per indicare fenomeni analoghi di altre lingue (per es ...
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Il passato prossimo (denominato anche, raramente, perfetto composto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che ha come principale significato quello di indicare un evento concluso nel passato. Il [...] soggetto o all’oggetto, senza che l’ordine delle parole (vale a dire la posizione dell’oggetto diretto rispetto al participio perfetto) o l’accordo participiale possa distinguere in modo chiaro l’un significato dall’altro (Egerland 2010: 893):
(32) a ...
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L’➔accordo morfologico (di ➔ genere e di ➔ numero) tra i diversi elementi presenta varie forme.
Una sequenza di soggetti può presentare profili diversi e, quanto all’accordo, esiti diversi:
(a) se uno [...] 2002), le canzoni (esempi in De André, Guccini, Vanoni) e il cinema (cfr. Telve 2008b: 157 e 160).
L’accordo del participio con l’oggetto è invece obbligatorio con ne usato come partitivo in funzione di oggetto:
(12) ho visto parecchi film
ma, con ...
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L’aggettivo sostantivato è una sottoclasse delle ➔ parti del discorso costituita da ➔ nomi che sono formalmente e diacronicamente ➔ aggettivi, e che per un processo di transcategorizzazione hanno cambiato [...] , infine, come la sostantivazione non escluda che l’elemento sostantivato conservi proprietà aggettivali. In (12) il secondo participio nominalizzato è modificato da un avverbio anziché da un aggettivo:
(12) ciascuna delle ragazze vedeva il segno di ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
composto
compósto agg. e s. m. [part. pass. di comporre]. – 1. Messo insieme, risultante dall’unione di più elementi (contr. di semplice): corpi c.; moti c.; parole c., risultanti da composizione; tempi c., in grammatica, quelli formati con...