Le varietà italo-albanesi (arbëresh) sono parlate in 50 comunità (di cui 41 sedi comunali), distribuite in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia (fig. 2). Gruppi albanofoni [...]
mbulɔhen mbulɔhʃin u mbuluan
Nella maggior parte delle varietà italo-albanesi, nelle formazioni aspettuali con il participio, l’ausiliare kam «avere» caratterizza i costrutti transitivi, intransitivi (5) a. e b., e medio-riflessivi (5 ...
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L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] che è questo pane
È da segnalare, infine, l’uso come ausiliare (➔ ausiliari, verbi) di volere, impiegato con il participio passato per indicare necessità e dovere (come accade anche in Campania e in Sicilia; ➔ meridionali, dialetti):
(17) la macchina ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] o semiausiliare (modale), si trova dopo l’ausiliare (semo in 4 d.) o il semiausiliare (può in 4 b.), non dopo il participio o l’infinito, un ordine del tutto escluso in italiano moderno. Ma un soggetto posposto si può anche trovare, come in italiano ...
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La regione Veneto, con una superficie di 18.380 km2, quasi cinque milioni di abitanti e sette province (il capoluogo Venezia, Belluno, Treviso, Verona, Vicenza, Padova, Rovigo), costituisce la parte più [...] [tu a], ecc., nel Nord della regione. Da Venezia sembra sia partita anche l’espansione di un particolare tipo di participio passato: forme come [moˈvesto] «mosso», [toˈlesto] «tolto», [pjoˈvesto] «piovuto», rare nei testi veneziani antichi e sempre ...
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Il friulano ha un ruolo peculiare tra le varietà dialettali dell’Italia. Si tratta di un idioma romanzo, che ha caratteri comuni con gli altri dialetti settentrionali, ma anche fenomeni originali che gli [...] a far rumore.
Numerosi sono anche i calchi sintattici sul friulano, tra cui si possono citare:
(a) l’➔ accordo del participio passato con l’oggetto diretto, anche quando questo è costituito da un elemento nominale, possibile in friulano: hai vista la ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] e del futuro attivo con forme perifrastiche (amatus est per amatur), l’affermarsi di tempi perifrastici composti da un participio passato più l’ausiliare (amatum habeo per amavi).
Nella sintassi si riscontra: la fissazione dell’ordine delle parole ...
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Scienza indiana: periodo classico. La tradizione del vyakarana (grammatica')
George Cardona
La tradizione del vyākaraṇa (grammatica')
L''Aṣṭādhyāyī' di Pāṇini
L'Aṣṭādhyāyī (Trattato in otto capitoli) [...] in base alla quale gli affissi introdotti dalle regole successive sono chiamati kṛtya (in termini occidentali, 'participio ottativo passivo'). Esistono due vārttika a questo sūtra. Nel primo, kṛtyasaṃjñāyāṃ prāṅṇvulgrahaṇam, Kātyāyana propone di ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] passivo analitico (sono amato invece che amor; ➔ passiva, costruzione); l’espressione del passato mediante avere (usato come ausiliare) + participio passato (ho amato < amatum habeo).
È più o meno concorde l’opinione che fu nella seconda metà del ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] .2.10Nei dialetti meridionali si infittiscono, man mano che si procede verso sud, i passaggi di classe o coniugazione nel participio passato, in particolare, dalla 4a coniugazione alla 3a e 2a: napol. [traˈrutə] «tradito», [vuˈlːutə] «bollito», [ˈjut ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
composto
compósto agg. e s. m. [part. pass. di comporre]. – 1. Messo insieme, risultante dall’unione di più elementi (contr. di semplice): corpi c.; moti c.; parole c., risultanti da composizione; tempi c., in grammatica, quelli formati con...