Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il diritto coloniale
Luciano Martone
Colonia e madrepatria, sudditi e cittadini
Nelle antiche carte geografiche veniva usata un'espressione particolare per indicare le zone dell'Africa non ancora esplorate [...] nazionali consideravano il diritto coloniale con discredito a causa del carattere improvvisato o dilettantistico di parte Colucci, Il concetto del diritto coloniale, in Dottrina e politica fascista, Perugia-Venezia 1930, pp. 338 e segg.
E. Cucinotta, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Lavoro impresa corporazione
Umberto Romagnoli
L’ambiguo incontro del lavoro con il diritto corporativo
La denominazione data da Alfredo Rocco alla legge del 3 aprile 1926 – «disciplina giuridica dei [...] essere assente. Per questo, il corporativismo fascista ruppe deliberatamente con la tradizione.
Se aggiudicherà tutt’in una volta gioco, partita e incontro. Tuttavia, l’opzione di è] una funzione di interesse nazionale» (Dichiarazione VII della Carta ...
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Sergio Lariccia
Abstract
Vengono esaminati il significato e le norme dei Patti lateranensi stipulati l’11 febbraio 1929 fra l’Italia e la Santa Sede, con particolare riferimento alle disposizioni del [...] con metodo democratico a determinare la politica nazionale (art. 49 cost.).
Le persone potere del governo fascista: tale legislazione è rimasta in vigore dopo l’approvazione della Carta costituzionale del 1948 e in parte dopo l’approvazione del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il problema dell'amministrazione
Fabio Rugge
Il periodo storico e le sue scansioni
Le personalità e le figurazioni della cultura giuridico-amministrativa di cui nel seguito ci occuperemo si muovono [...] ma anche alla gestioni di grandi imprese finanziarie come l’Istituto nazionale delle assicurazioni (l. 4 apr. 1912, nr. 305). testa ai poteri e ai privilegi di quegli enti: è il partitofascista – concluderà – il soggetto che li «riunisce e coordina» ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La filosofia del diritto nel primo Novecento
Mauro Barberis
Nella cultura italiana fra le due guerre, la filosofia del diritto acquista grande visibilità; la coltivano, occasionalmente, personaggi di [...] stesso problema che lo Stato fascista credette di risolvere con l’identificazione di Stato e partito, e con un ordinamento minaccia socialista, destinato a rientrare nell’alveo dello Stato nazionale: con il tipico 'realismo' di chi crede di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Lo Stato nazionale e la nuova scienza del diritto pubblico
Giulio Cianferotti
L'invenzione di una nuova scienza come corollario della «nozione di Stato» nazionale
La storia d'Europa nell'Ottocento fu [...] la nuova scienza del diritto pubblico, la 'scuola giuridica nazionale', sorse con Vittorio Emanuele Orlando solo negli anni Ottanta Costituzione del 1948, a partire dall'età giolittiana, ed attraverso tutto il periodo fascista» (Fioravanti 2001, p. ...
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Carlo Bersani
Abstract
Il rapporto fra elementi di frattura e di continuità; le forze ideali ed i soggetti politici che si confrontarono in Assemblea Costituente, vengono descritti attraverso alcuni momenti [...] seggi; il Partito Repubblicano (4,4%) 23 seggi; il Blocco Nazionale della Libertà (2,8%) 16 seggi; il Partito d’Azione, F., La rilevanza costituzionale dei Patti Lateranensi tra ordinamento fascista e Carta repubblicana, ora in Cristiani d’Italia, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La filosofia del diritto nel secondo Novecento
Carla Faralli
Decadenza dell’idealismo
La fine della Seconda guerra mondiale e la caduta del fascismo segnano una cesura netta tra la prima e la seconda [...] giuristi più influenti del periodo fascista, anche nella sua qualità (n. 1946), che ha rivolto gran parte dei suoi studi alla bioetica in una prospettiva Italia nel secolo XX, Atti dell’XI Congresso Nazionale, Napoli-Sorrento (4-7 ottobre 1976), a ...
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Andrea Sereni
Abstract
I delitti contro la personalità dello Stato rievocano, nella stessa definizione formale, il clima totalitario fascista in cui vide la luce il codice Rocco. I delitti di attentato, [...] volto a comprendere anche meri atteggiamenti soggettivi contrari all’«interesse nazionale».
In breve, i reati politici risentono della realtà dittatoriale alla libertà associativa, e cioè l’ideologia del partitofascista (XII disp. tr. fin.), per il ...
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DELLA VIGNA (De Vinea, De Vineis, Delle Vigne), Raimondo (Raimondo da Capua)
Katherina Walsh
Nacque a Capua verso il 1330, da Pietro e da tale Maria, probabilmente di nobile famiglia, il cui cognome [...] a dit. Sa probité d'historien est intègre. En le lisant, sans parti pris, on a l'impression que cet homme dit la vérité", conclude ( estratto da Strenna dell'anno XIII dell'Istituto nazionale di cultura fascista, Sezione di Piacenza, Piacenza 1939; T ...
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fascista
s. m. e f. e agg. [der. di fascio; v. fascismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del fascismo, come movimento politico italiano del periodo tra le due guerre mondiali: un f. della prima ora, un f. antemarcia; un f....
fascio
fàscio s. m. [lat. fascis]. – 1. a. Quantità più o meno grande di oggetti della stessa natura, per lo più di forma allungata (come legna, spighe, erbe, ecc.), riuniti e spesso legati insieme, di peso tale da poter essere portati a braccia...