Croce, Gramsci e il comunismo
Fabio Frosini
Sulla questione del comunismo esiste tra Croce e Antonio Gramsci un intreccio che non si riduce all’esistenza di una comune problematica, sia pure diversamente [...] a Sorel si ricorda la recensione di Croce a Limentani e il saggio su Il partitopolitico come giudizio e come pregiudizio, del 1912). Solamente se «i partitipolitici» vengono intesi come «il crogiolo dell’unificazione di teoria e pratica intesa come ...
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Classe, coscienza di
Iring Fetscher
Introduzione
Il concetto di coscienza di classe è stato sviluppato da Marx e dal marxismo, ma si è in seguito diffuso più ampiamente e viene oggi usato - in un senso [...] Rosa Luxemburg non neghi affatto il ruolo di un partitopolitico di classe, ella concepisce il rapporto fra partito e classe in modo diverso da Lenin. A suo avviso il partito-avanguardia non può diffondere nella classe dei lavoratori una coscienza ...
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parte
Antonietta Bufano
Il significato primo e fondamentale di p. è quello di " porzione " di un tutto, e con tale senso, in sostanza, il sostantivo ricorre in molte delle numerosissime occorrenze dell'opera [...] ', si veda pure Mn I IV 2, VI 1, ecc.
2. Un gruppo di persone che si stacca dalle altre forma un " partito " politico, una parte, come quella di Farinata cui fieramente furo avversi i ‛ maggiori ' di D. (lf X 47), o quella selvaggia dei Bianchi che ...
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Sergio Lariccia
Abstract
Vengono esaminati il significato e le norme dei Patti lateranensi stipulati l’11 febbraio 1929 fra l’Italia e la Santa Sede, con particolare riferimento alle disposizioni del [...] al co. 1, imponeva alle organizzazioni della Chiesa cattolica di svolgere le loro attività al di fuori di ogni partitopolitico, e, nel 2° c., precisava che «La Santa Sede prende occasione dalla stipulazione del presente Concordato per rinnovare a ...
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Croce: socialismo, democrazia, massoneria
Carlo Altini
Il pensiero filosofico di Croce è intrinsecamente politico, ma non solo in quanto ‘filosofia civile’ attenta alle questioni della vita pratica [...] . Agazzi, Il giovane Croce e il marxismo, Torino 1962.
C. Carini, Benedetto Croce e il partitopolitico, Firenze 1975.
M. Ciliberto, Filosofia e politica nel Novecento italiano. Da Labriola a «Società», Bari 1982.
M. Montanari, Saggio sulla filosofia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La filosofia del diritto nel primo Novecento
Mauro Barberis
Nella cultura italiana fra le due guerre, la filosofia del diritto acquista grande visibilità; la coltivano, occasionalmente, personaggi di [...] di darsi norme e di farle rispettare; sono istituzione, in questo senso, lo Stato o un sindacato, il Comune o un partitopolitico, e persino la coda dinanzi a uno sportello o un’associazione illegale come la mafia. Per inciso, tesi come queste, che ...
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L'Italia e le sue regioni - Introduzione
Mariuccia Salvati
Loredana Sciolla
Pensata e proposta nel 2010 al presidente dell’Istituto Treccani Giuliano Amato mentre si avviavano le celebrazioni per il [...] rispetto alla cultura più innovativa che aveva animato l’antifascismo in questa materia. È compito infatti del partitopolitico fornire, attraverso le sue articolazioni territoriali e con piena autonomia interna, lo spazio istituzionale in cui sia ...
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movimento operaio e sindacale
L’espressione indica l’insieme delle forme di organizzazione, rappresentanza e tutela assunte dalla classe operaia a difesa delle proprie condizioni di lavoro e di vita [...] un grande contributo alla politicizzazione del movimento operaio sostenendo la necessità della sua organizzazione in partitopolitico rivoluzionario a livello internazionale. Favoriti in ciò anche dal travolgente sviluppo industriale che investiva ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Roberto Michels
Federico Trocini
A oltre un secolo dalla pubblicazione, Zur Soziologie des Parteiwesens in der modernen Demokratie (1911; trad. it., riveduta e ampliata dall’autore, La sociologia del [...] , «La riforma sociale», 1915, 4-5, p. 326).
Il nesso tra gli scritti sul tema della nazione e quelli sul partitopolitico è dimostrato anche da un altro fatto. E cioè che Michels iniziò a formulare i principali argomenti polemici nei confronti delle ...
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Vespaziani Alberto e Harris Pamela
Abstract
La costituzione statunitense del 1787 riflette l’ambivalenza dei costituenti nei confronti della democrazia. Le sue istituzioni fondamentali – un legislatore [...] semi-popolare, il Presidente gode di una base di potere indipendente dal Congresso, e può persino rappresentare un partitopolitico diverso da quello che controlla una o tutte e due le camere. Oltre ad esercitare il potere amministrativo finale ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...