Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il sistema giuridico internazionale e l’ordinamento comunitario
Giuseppe Palmisano
L’evoluzione del contesto giuridico internazionale ed europeo nella seconda metà del Novecento
A partire dalla fine [...] politico-legislativo, esecutivo-amministrativo e giurisdizionale, dando vita all’ordinamento sui generisdella Comunità europea. A partire scientifico e accademico, sia da quello delle istituzioni politiche e della diplomazia. Non è dunque un caso, ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] perché altrimenti ogni cosa va a terra, securis ad radicem posita est". Quanto alle misure di natura politica, esse consistono da una parte nella restaurazione del potere all'interno di ciascun principato cattolico, e dall'altra nella creazione di un ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
L’amministrazione degli antichi Stati
Luca Mannori
‘Cultura giuridica’, ‘amministrazione’, ‘antichi Stati’. Nulla di più naturale, per il lettore che si veda proposta una triangolazione del genere, [...] in caso di ricorso contenzioso, o di delitto: ma quella parte di autorità, che è direttiva, e che tende a Stati italiani, pp. 43-57), Napoli 1997.
M. Verga, Le istituzioni politiche, in Storia degli antichi Stati italiani, a cura di G. Greco, M. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Le scuole penalistiche
Floriana Colao
La scuola italiana, che sarà detta «classica per dileggio»
«Quantunque partiti da scuole diverse, tutti però eravamo figli della scuola penale italiana, e tutti [...] , distinguendo il delinquente comune, «atavico», espressione di degenerazione, quello politico, «evolutivo», e lo «strano partito degli anarchici» (C. Lombroso, C. Laschi, Il delitto politico e le rivoluzioni, 1890; C. Lombroso, Gli anarchici, 1895 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il costituzionalismo liberale
Luigi Lacchè
Orizzonti
Il costituzionalismo liberale ottocentesco affonda le sue principali radici dottrinali e istituzionali nella cultura madre del costituzionalismo [...] costituzioni [1815], a cura di G. Astuti, introduzione di F. Patetta, 1937). La costituzione politica come limite è valida se riesce ad armonizzare le diversi parti, a disciplinare il regime, a garantirne l’esecuzione. Ma in Romagnosi quella che lui ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il diritto coloniale
Luciano Martone
Colonia e madrepatria, sudditi e cittadini
Nelle antiche carte geografiche veniva usata un'espressione particolare per indicare le zone dell'Africa non ancora esplorate [...] corso di diritto coloniale, appena istituito e a lui affidato, presso la facoltà di Scienze politiche della Regia università di Perugia, ricordava di essere partito per la Libia «or sono sedici anni, col Leroy Beaulieu nella valigia e con la scorta ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Lavoro impresa corporazione
Umberto Romagnoli
L’ambiguo incontro del lavoro con il diritto corporativo
La denominazione data da Alfredo Rocco alla legge del 3 aprile 1926 – «disciplina giuridica dei [...] Non poteva agire che come una lobby piazzata nei paraggi dei circuiti del potere politico, esposta alle pressioni del dittatore e del partito ai quali, però, imparò contemporaneamente anche a sollecitare favori di natura inevitabilmente clientelare ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La giustizia penale
Marco Nicola Miletti
Retorica dello scontento
Nell’Italia postunitaria la giustizia penale è ambito di elezione per sperimentare le conquiste statutarie, sostanziare la libertà politica, [...] , fu incolpata di aver reso il p.m. «figlio della politica» (F. Carrara, I discorsi di apertura [1873], in Id 44-45), «persona ibrida quant’è ibrido il sistema misto, un poco parte e un po’ magistrato, un po’ soggetto all’azione del governo e ...
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BELVISI, Giacomo
Severino Caprioli
Nacque a Bologna non prima del 1270 da Guido e da Bartolomea Picciolpassi, in una famiglia di parte lambertazza, i cui atteggiamenti nelle lotte cittadine si distinguevano [...] letterale - che l'ultimo abbandono di Bologna da parte del B. era stato volontario e aveva prevenuto i . s. XVIII, 4 (1911), pp. 249-254 (poi nel vol. Il pensiero politico di Dante, Firenze 1922, pp. 174 ss.); L. Anfosso, Oldrado da Ponte e le ...
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La riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche
Luciano Vandelli
La l. n. 124 del 2015 traccia una riforma di grande ampiezza e ambizione che coinvolge numerosi e fondamentali aspetti dell’attività [...] e alla promozione dell’attività dei Ministri da parte del Presidente del Consiglio.
Questo punto si sovrappone precisamente all’oggetto della legge 400; che peraltro risale a ben altro contesto politico, in una fase storica di coalizioni ampie e ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...