Uomo politico tedesco (Reval, Estonia, 1893 - Norimberga 1946). Studiò architettura al politecnico di Riga. Recatosi (1919) in Germania, aderì al partito nazionalsocialista; redattore-capo del Völkischer [...] Beobachter (1921), divenne il propagandista e teorico nazista più acceso e intransigente dell'antisemitismo, dell' Monatshefte (dal 1930), capo dell'ufficio esteri del partito nazionalsocialista (dal 1933), ministro per i Territorî orientali ...
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Psichiatra e psicanalista austriaco (Dobrzcynica, Galizia, 1897 - Lewisburg, Pennsylvania, 1957) naturalizzato statunitense. Pensatore originale ed eterodosso, critico verso la prassi psicoanalitica freudiana [...] del suo scritto Die Massenpsychologie des Faschismus fu espulso dal partito comunista; precedentemente (1924) aveva abbandonato l'Associazione psicanalitica internazionale. Durante il regime nazista fu esule prima in Danimarca, poi in Svezia e in ...
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Pseudonimo dell'uomo politico e capo militare iugoslavo Josip Broz (Kumrovec, Zagabria, 1892 - Lubiana 1980). Dal 1939 segretario generale del Partito comunista iugoslavo, guidò la lotta di liberazione [...] dall'invasore nazista e contro i fascisti croati e italiani. Ebbe la responsabilità politica della repressione anti-italiana di dei Russi. Tornato in Croazia (1920), entrò nel Partito comunista iugoslavo (clandestino dal 1921), e subì una condanna ...
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Architetto e urbanista (Parenzo 1896 - Mauthausen 1945). Esponente di primo piano dell'architettura razionale in Italia, tra le sue realizzazioni più importanti sono da ricordare il palazzo degli uffici [...] a Torino. Venne ucciso in un campo di sterminio nazista.
Vita
Benché cittadino austriaco, partecipò come ufficiale italiano alla 1943 aderì al movimento di resistenza nelle file del Partito socialista e partecipò alla Resistenza; arrestato, fu ...
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Musicista (Vienna 1883 - Mittersill, Salisburgo, 1945). Inizialmente influenzato dai romantici tedeschi, come Schumann, Brahms, Wagner, Wolf, oltre che da Mahler e Strauss, W. fu poi attratto dalla personalità [...] dal 1927 direttore stabile dell'orchestra di Radio Vienna. Legato al partito socialdemocratico austriaco, dopo l'Anschluss del 1938 visse in un isolamento quasi totale e durante l'occupazione nazista dell'Austria la sua musica fu proibita come "arte ...
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Uomo politico inglese (Windlestone, Durham, 1897 - Alvediston, Wiltshire, 1977).
Esponente del partito conservatore, come ministro degli Esteri, tra le due guerre avversò la politica accomodante di A.N. [...] Chamberlain nei confronti della Germania nazista, poi fu a fianco di W. Churchill durante la 2a guerra mondiale. Fu primo ministro come la personalità più in vista all'interno del partito conservatore, dopo Churchill. Dopo il ritorno al governo ...
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Filosofa e studiosa di teoria della politica (Hannover 1906 - New York 1975). Allieva di E. Husserl, K. Jaspers e M. Heidegger, fu costretta a emigrare per motivi razziali dapprima in Francia, poi negli [...] l'ideologia e il terrore, che si esprimono nel partito unico. Nella sua opera più controversa, Eichmann in Jerusalem delle comunità ebraiche nell'aver agevolato la politica di sterminio nazista. Si ricordano inoltre On revolution (1963, trad. it. ...
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Scrittore ebreo di lingua tedesca (Praga 1882 - Bad Ischl 1957). Ceco di nascita ma austriaco di adozione, studiò matematica a Vienna, entrando in contatto con i circoli letterari della città. Dal 1907 [...] una grave ferita (1916). Tornato a Vienna, si iscrisse al Partito Socialdemocratico e, tra il 1918 e il 1921, pubblicò con successo abbandonare Vienna dopo l'annessione dell'Austria alla Germania nazista, P. si stabilì con il fratello, acceso sionista ...
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Politologo (Wuppertal-Elberfeld 1906 - Marburgo 1985), studioso del movimento operaio. Comunista, all'indomani dell'avvento del nazismo dovette abbandonare la carriera giuridica e fu in carcere dal 1937 [...] 'univ. di Marburgo. Nel dopoguerra (1946) si iscrisse al partito socialdemocratico (SPD) da cui fu espulso nel 1961 per contrasti sociologiche sui problemi della società tedesca nel periodo nazista e nel dopoguerra. Opere principali: Die deutschen ...
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Uomo politico tedesco (Colonia 1874 - Buchenwald 1944). Fu tra i fondatori, nel 1908, dell'Unione democratica, di cui fu poi presidente, ma nel 1912 divenne socialdemocratico. Passato al Partito socialdemocratico [...] dal 1920, nel 1922 rientrò nella SPD. Rappresentò la Germania alla Società delle Nazioni, ma all'avvento del governo nazista (gennaio 1933) dovette riparare in Francia, dove tentò di unire gli esuli tedeschi in un fronte popolare antinazista. La ...
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S. S.2
S. S.2 (anche SS) 〈èsse èsse〉. – Abbreviazione ted. 〈ès ès〉 di Schutz-Staffel (propr. «squadra di protezione»), denominazione di un corpo speciale del partito nazista, costituito nel 1925 come guardia personale di Hitler e che successivamente...
nazionalsocialista
agg. e s. m. e f. [dal ted. Nationalsozialist] (pl. m. -i). – Che si ispira ai principî del nazionalsocialismo, o li attua concretamente. In partic., partito n., partito tedesco costituito a Monaco di Baviera nell’aprile...