Stato dell’Europa settentrionale; i confini hanno una lunghezza che raggiunge i 4400 km, di cui circa un terzo rappresentati da coste (a S Golfo di F.; a O Golfo di Botnia, entrambi dipendenze del Mare [...] all’Impero russo, pur con la concessione di una larga autonomia da parte dello zar Alessandro I (trattato di Hamina, 1809). La F. ebbe è caratterizzabile forse con una sola espressione: eclettismo radicale. Tra i protagonisti vanno ricordati: l’enfant ...
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Stato dell’Europa settentrionale, affacciato per breve tratto sul Mar Baltico (dov’è il porto di Klaipėda). Confina a N con la Lettonia, a E con la Bielorussia, a S con la Russia (oblast′ di Kaliningrad) [...] 2012 si è imposto con il 25,5% delle preferenze il Partito democratico del lavoro di V. Uspaskič, che si è aggiudicato la Intanto nella L. sovietica si assistette a un radicale cambiamento degli orientamenti letterari nel senso del ‘realismo ...
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Stato dell’Africa occidentale (già Alto Volta). Confina a NO con il Mali, a NE con il Niger, a SE con il Benin, a S con il Togo, il Ghana e la Costa d’Avorio.
Di natura essenzialmente tabulare cristallina, [...] Francia tra il 1896 e il 1901 e, da allora, parte dell’Africa Occidentale Francese, l’attuale B. ottenne la piena indipendenza fra l’ala moderata del nuovo gruppo dirigente e quella radicale, guidata da T. Sankara vide vincente quest’ultimo (1983 ...
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Riformatore religioso della Svizzera (Wildhaus, Toggenburg, 1484 - Kappel 1531), fondatore della Chiesa propriamente detta riformata, l'espansione e il rafforzamento della quale si devono invece all'opera [...] 1515). Abbandonata nel 1515 Glarona, dove era prevalso il partito francese da lui avversato, fu nominato (1516) pievano al la sua dottrina teologica rimaneva vicina a quella dei gruppi radicali), riuscendo a frenare quasi senza uso di violenza il ...
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Uomo politico russo (Privol´noe, regione di Stavropol´, 1931 - Mosca 2022). Dal 1971 nel comitato centrale del PCUS, nel 1985 ne divenne segretario generale. Tentò una riforma in senso democratico del [...] , il fallimento del colpo di stato "conservatore" dell'ag. 1991 rafforzava B. El´cin e i "radicali", mentre il conseguente sbandamento del partito (dalla cui segreteria G. si dimetteva) e l'accentuarsi delle tendenze centrifughe portavano alla rapida ...
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Le elezioni sono procedure attraverso le quali si scelgono una o più persone per una o più cariche mediante una votazione. Le elezioni possono riguardare i diversi organi (la rappresentanza parlamentare, [...] la sua base nel corpo elettorale, inteso come quella parte del popolo ammesso a partecipare alle elezioni (Diritto di filoni del pensiero giuspolitico che si proponevano come alternativa radicale allo Stato liberale (come il marxismo-leninismo) e ...
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Uomo politico spagnolo (Alcalá de Henares 1880 - Montauban 1940). Avversario di Primo de Rivera, nel 1930 assunse la direzione del partito Acción republicana. L'avvento della repubblica (1931) lo trovò [...] nel gabinetto provvisorio, primo ministro dall'ott. 1931 al sett. 1933, perseguì una radicale riforma dell'esercito, e fu fondatore (1934) del partito della sinistra repubblicana; il 10 maggio 1936 fu eletto presidente della Repubblica. In seguito ...
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Stato interno dell’Europa orientale, confinante con la Slovacchia a N, l’Ucraina a NE, la Romania a E, la Serbia e la Croazia a S, la Slovenia e l’Austria a O.
Il territorio ungherese si presenta per [...] s.l.m., estesa a E del Danubio e divisa in due parti dall’altro grande fiume ungherese tributario del Danubio stesso, il Tibisco. A partire dal 1990 nuove e più radicali riforme sono state attuate dai nuovi gruppi politici al potere, in parte nella ...
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Comune della Toscana (102,3 km2 con 358.079 al censimento 2011, divenuti 366.927 secondo rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo della regione, situato a un’altezza media di 50 m [...] 1951, del 1956 e del 1960, in cui la DC risultò sempre primo partito (rispettivamente con il 36,1%, il 39,2%, il 34,9%), il giro di mura. I secoli 14°-19° videro una radicale trasformazione edilizia della città, che specie nel Rinascimento si arricchì ...
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(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale [...] dai Cartaginesi e poi dai Romani (218 a.C.). Fece parte della provincia Hispania citerior e poi della Tarraconensis. Invasa dai Rivera, l’ascesa del nazionalismo repubblicano e radicale trovò espressione nella Esquerra republicana de Catalunya ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...