Stato dell’America Meridionale; capitale Quito. Confina a N con la Colombia, a E e a S con il Perù; a O si affaccia sull’Oceano Pacifico. È attraversato dall’equatore, che gli dà il nome. Appartiene all’Ecuador [...] solo nel 1995 furono avviati accordi). Al declino dei due partiti tradizionali, corrispose la nascita di nuove forze politiche. A iniziare divenne presidente R. Correa con un programma di radicale riforma politica e di rinegoziazione del debito estero ...
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Stato dell’Europa settentrionale, affacciato al Mar Baltico e al Golfo di Finlandia. Confina a E con la Russia, a S con la Lettonia, mentre dagli altri lati è bagnata dal mare. Appartengono all’Estonia [...] all’URSS si ebbe una riforma assai più radicale, che portò alla collettivizzazione delle terre. Dalla proclamazione occupazione tedesca (1941-44), l’Estonia tornò poi a far parte dell’URSS fino al 1991, quando questa ne riconobbe l’indipendenza ...
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Riformatore religioso (Noyon 1509 - Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e promotore del capitolo, studiò (1523) a Parigi ove si legò d'amicizia con i figli di G. Cop e col cugino P. Robert, [...] dopo le elezioni del febbr. 1538; onde i due, esautorati, partirono. Sollecitato da Butzer e Capitone, C. si recò a Strasburgo ; ma, andando oltre Lutero, pur senza raggiungere il radicale simbolismo di Zwingli, ritiene il pane "un simbolo, sotto ...
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Pseudonimo del rivoluzionario e uomo di stato sovietico I. V. Džugašvili (Gori, Tiflis, 1879/1878 - Mosca 1953). Di modeste origini familiari (il padre calzolaio e la madre lavandaia), dal 1894 al 1899 [...] ecc. Al tempo stesso S. promosse la radicale trasformazione della struttura economica russa, attraverso la collettivizzazione doti come capo politico-militare. Discussa e incerta è la parte che realmente S., capo del governo e comandante delle forze ...
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Uomo politico russo (Sverdlovsk 1931 - Mosca 2007). Come segretario del partito comunista sovietico (1985-87), ha promosso il processo di riforma già avviato, accentuandone le spinte innovatrici. Presidente [...] più rapido processo di riforma, divenne leader dell'ala "radicale". Primo vicepresidente del comitato di stato per l'Edilizia (1987 e le imprese site nel suo territorio, sciolse il partito, assunse il controllo delle forze armate, riconobbe l' ...
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Pseudonimo del rivoluzionario e uomo politico russo Lejba Bronštein (Janovka, Cherson, 1879 - Coyoacán, Città di Messico, 1940). Durante la rivoluzione del 1905 presiedette il soviet di San Pietroburgo [...] rossa, portandola alla vittoria sulle forze controrivoluzionarie. A partire dal 1923, convinto della necessità di superare la NEP e di promuovere una radicale trasformazione (attraverso la nazionalizzazione dell'industria, la collettivizzazione ...
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Statista e scrittore britannico (Londra 1804 - ivi 1881). Come deputato sostenne il programma del cd. conservatorismo rinnovato, antiliberista e aperto a moderate riforme sociali, che espose anche nella [...] una serie di viaggi e una breve esperienza politica in campo radicale, militò fra i conservatori e venne eletto deputato (1837) ma violentemente criticato da Gladstone e da un'ala del partito conservatore. Scoppiata la guerra russo-turca, impedì allo ...
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Uomo politico (n. Maglie 1916 - m. prob. Roma 1978). Tra i fondatori della Democrazia cristiana e suo rappresentante alla Costituente, ne divenne segretario (1959). Fu più volte ministro e come presidente [...] 68), promovendo (1974-76) la cd. strategia dell'attenzione verso il Partito comunista. Nel 1978 M. fu rapito e ucciso dalle Brigate rosse.
Vita 1962, dell'allargamento della maggioranza per un radicale rinnovamento delle condizioni di vita sociali, ...
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Anarchico russo (Torjok, Tver´, 1814 - Berna 1876). Elaborò la sua teoria della rivoluzione basata sull'individuazione dello Stato come principale strumento dell'oppressione di classe e, quindi, come principale [...] in Germania, poi in Svizzera e quindi a Parigi con i radicali tedeschi, russi e polacchi. Nel 1848 intervenne in molte zone investite tesi marxiana della necessità della fondazione di un partito politico dei lavoratori, che sarebbe stato, secondo ...
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Oratore e uomo politico ateniese di parte democratica (Atene 389 - Cleone 322 a. C.). Educato alla scuola di Isocrate e forse di Platone, amico e avvocato dell'etera Frine che difese in un famoso processo, [...] celebre orazione, purtroppo perduta, dall'accusa di empietà. Nella vita pubblica fu, con Demostene e Licurgo, del partito democratico radicale avverso alla Macedonia e si fece, ancor giovane, fama di impetuoso oratore politico. Accusò Autocle (360) e ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...