MANNARINO, Cataldo Antonio
Marco Leone
Nacque a Taranto nel 1568, da Domenico, esponente di un'importante famiglia del ceto civile dimorante nel vicinato di S. Maria la Greca.
In seguito al matrimonio, [...] si dedicò alla sistemazione delle Rime (Napoli 1617).
Si tratta di un compatto canzoniere, organizzato secondo le partizioni delle sillogi tardocinquecentesche e del primo Seicento, che rappresenta il consuntivo di una versatile attività letteraria ...
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CATENACCI, Catenaccio
Nicolò Mineo
Nacque quasi certamente ad Anagni verso la metà del sec. XIII.
Di un Catenaccio di Anagni dà notizia il Registrum vetus instrumentorum dell'Archivio comunale di Todi; [...] , in Linguastile e società, Milano 1963, pp. 56, 61 ss.).
Ciò spiega la crescita dalla misura distica delle partizioni originali a quella esastica del volgarizzamento, in cui, come norma direzionale, a ogni verso del distico latino corrispondono due ...
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MAIA MATERDONA, Gianfrancesco
Emilio Russo
Nacque a Mesagne, presso Brindisi, il 4 sett. 1590 da Pomponio Maia e da Ippolita Materdona, entrambi di famiglia nobile.
Fu destinato alla professione giuridica [...] apparvero a Milano nel 1632, con dedica a Francesco d'Este. Nella raccolta, meno di ottanta componimenti divisi secondo le partizioni della precedente, si vede quasi spegnersi la sezione amorosa (poco più di una ventina di sonetti e madrigali, con un ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] una dissimmetria tra il continuo della linea sintattica e i confini della norma metrica, quelli dell’ottava e delle sue partizioni interne (per questo aspetto cfr. Fubini 1946; Fortini 1994: 62; Soldani 1999: 267-300; Afribo 2001: 167-200). In tale ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] particolarmente evidente nella struttura sintattica ampia e sostenuta dei testi, con il frequente superamento delle tradizionali partizioni strofiche del sonetto (quartine e terzine), nella versificazione nervosa e disarmonica (per es.: «fuor di sua ...
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GIOVANNI da Viterbo
Andrea Zorzi
Sulle vicende biografiche di G. non si hanno, a tutt'oggi, notizie di fondamento documentario certo. L'unica menzione diretta del suo nome è in uno dei due codici apografi [...] edizione critica Folena (pp. 102 s.).
Il Liber si compone di 148 capitoli (numerati da Salvemini) senza partizioni ulteriori. Lo svolgimento dell'opera ha comunque un impianto sostanzialmente cronologico, dall'elezione al commiato del podestà, e ...
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Critici e storici della poesia e delle arti nel secondo Settecento. Dal Muratori al Cesarotti. Tomo IV - Introduzione
Emilio Bigi
Il panorama che risulta dagli scrittori compresi in questo volume [...] settecentesco della narrazione dei progressi, o dei regressi, della ragione e del buon gusto, e costantemente rispettose delle partizioni classicistiche dei generi letterari. Anzi il merito maggiore di taluna di queste opere, di quelle ad esempio del ...
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LAMOLA, Giovanni
Guido Arbizzoni
Nacque a Bologna o nel contado bolognese presumibilmente intorno al 1405. Fantuzzi ipotizza che fosse figlio di un Bernardo, lettore di decretali nello Studio bolognese, [...] tardi instaurato nella Scuola di Rialto.
L'orazione celebra la filosofia come la più alta di tutte le discipline, ne definisce le partizioni in fisica, etica e logica ed esalta la fama di coloro che a essa in ogni epoca si sono dedicati: ultimo Paolo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Dionisotti
Vincenzo Fera
Tra i maggiori maestri del Novecento letterario italiano, Carlo Dionisotti, formatosi alla scuola di Vittorio Cian nella facoltà di Lettere di Torino degli anni Venti [...] che distribuisce, per es., la materia trattata da Vittorio Rossi nel suo Quattrocento (1933): alcuni capitoli si richiamano a partizioni geografiche (Roma e Firenze ai tempi di Lorenzo il Magnifico, Napoli al tempo di Ferdinando I d’Aragona ecc ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] quali infatti essi si schierano non in base a precedenze cronologiche o geografiche, bensì, seguendo le grandi partizioni dei significati pragmatici, secondo le loro misure simboliche. Per farsi un'idea di questo fenomeno fondamentale dello spirito ...
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partizione
partizióne s. f. [dal lat. partitio -onis, der. di partiri «dividere»]. – 1. a. Divisione, distribuzione in parti: la p. in capitoli della materia di un libro; la p. dei beni (più com., spartizione). Nella retorica classica (lat....
ritrinciato
agg. [comp. di ri- e trinciato]. – In araldica, scudo r., lo scudo trinciato che nella prima o nella seconda sezione sia nuovamente trinciato; anche nelle partizioni straordinarie, in una delle successive partizioni, lo scudo può...