BAROZZI, Pietro
Franco Gaeta
Nacque a Venezia nel 1441 da Ludovico, senatore, e da Polissena Moro e studiò alla scuola di Pietro Perleone da Rimini, nella quale, tra gli altri, ebbe condiscepoli il [...] gli anni più impegnativi e più agitati passati nella sede di Padova, alla quale fu trasferito nel 1487 dopo esser stato - due anni prima - in predicato per il passaggio alla Chiesa di Treviso, nella quale gli fu però preferito Niccolò Franco, vescovo ...
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GIOACCHINO DA FIORE
GGian Luca Potestà
Nato verso il 1135, dopo un periodo di formazione nella Curia regia a Palermo e un viaggio in Terrasanta, ritornò in Calabria, di cui era originario, e divenne [...] conseguimento di un'autentica libertà presuppone il passaggio attraverso la 'confusione' di un'umile servitù.
La caduta di l'epoca del Nuovo Testamento posta sotto la grazia; lo stato dei monaci, attribuito allo Spirito, l'epoca dell'interpretazione ...
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fuoco
Francesca Turco
Un fenomeno chimico familiare che ha cambiato le sorti dell'umanità
Il fuoco, pur così familiare, ci appare inafferrabile: questo perché esso non è costituito da altro che luce [...] stato usato solo come arma di difesa: nel corso dei millenni, infatti, esso è stato l'elemento base di terribili armi di micidiali di quelle in legno o pietra. Questa nuova abilità degli uomini fu una svolta tanto importante da segnare il passaggio da ...
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DIANTI, Laura
Sonia Pellizzer
Nacque a Ferrara, forse nel quartiere di Ripagrande, al principio del sec. XVI. Di umili origini, era figlia di un berrettaro di nome Francesco (Boccacci o Boccasi Dianti [...] La tradizione vuole che egli vi si recasse attraverso un passaggio sotterraneo della cui esistenza, peraltro, non si è con il matrimonio segreto oppure "di coscienza" è stata questione a lungo controversa perché di decisiva importanza per la casa d ...
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Controriforma
Categoria storiografica nata alla fine del 18° sec. tra i giuristi tedeschi, poi allargata a designare il processo storico di reazione e riorganizzazione contro la Riforma protestante attuato [...] del secolo. In seguito il ruolo del concilio è stato ridimensionato evidenziando come le esigenze del centralismo papale, l ’accresciuta capacità di vigilanza e d’intervento sulla società da parte della Chiesa. I riti dipassaggio (nascita, ...
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secolarizzazione Termine entrato nel linguaggio giuridico durante le trattative per la pace di Vestfalia (1648), allo scopo di indicare il passaggiodi beni e territori dalla Chiesa a possessori civili, [...] tra protestantesimo e mondo moderno, ma – a differenza di Weber – vede in alcune fondamentali idee della modernità (la separazione tra Stato e Chiesa, la tolleranza religiosa e la libertà di culto) una s. dei principi del cristianesimo evangelico ...
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Atto rituale attraverso il quale si dedica un oggetto o un animale o un essere umano a un’entità sovrumana o divina, sottraendolo alla sfera quotidiana, come segno di devozione oppure per ottenere qualche [...] atto concepito come passaggiodi questo nella proprietà della divinità, o, comunque, di potenze venerate o temute spesso anche l’infanticidio rituale (masse di resti di bambini sacrificati a Tanit sono stati ritrovati nel sito dell’antica Cartagine) ...
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Cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso.
Antropologia
Il concetto di morte
La m., come ogni altro evento del ciclo della [...] 20° sec. il tema del trionfo della m. è stato ripreso, con originalità di concezione e con coscienza dell’antica tradizione, da H. m. sia un male, non perché momento dipassaggio all’immortalità ma in quanto assoluta insensibilità derivante dalla ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] studiosi – tra cui H.J. Laski, Neumann e Forsthoff – come conseguenza inevitabile del passaggio dallo Stato liberale di diritto allo Stato democratico di massa.
Diritto internazionale e comunitario
Richiamata più volte nel titolo III, capo I, art ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] generalmente a considerare come pseudepigrafe), dove sarebbe statodi nuovo arrestato (ma di ciò non si ha alcuna notizia) e ricondotto un mero sacrificio di espiazione, ma solo con una morte radicale a esso e con un passaggiodi signoria: sono la ...
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passaggio
passàggio s. m. [dal fr. (ant.) passage, der. di passer «passare»]. – 1. a. L’atto di passare per un luogo, di percorrerlo, di attraversarlo, o di andare da un luogo all’altro: il p. di un ponte, del confine; il p. di un fiume a...
pace s. f. [lat. pax pacis, dalla stessa radice *pak-, *pag- che si ritrova in pangere «fissare, pattuire» e pactum «patto»]. – 1. a. Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, sia all’interno di un popolo, di uno...