Figlio (m. 1182) di Volfrado conte di Treffen, ebbe da Federico Barbarossa l'investitura (1161) col patto che aderisse all'antipapa Vittore IV; ma poi si avvicinò (1168) alla Lega Lombarda e al papa Alessandro [...] III, che lo nominò legato a Venezia; nel 1177 fu col Barbarossa a Venezia e contribuì alla pace conclusa quell'anno tra papa e imperatore ...
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Jorge Mario Bergoglio nasce a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, figlio primogenito di Mario Bergoglio e di Regina María Sívori, emigrati piemontesi di estrazione piccolo-borghese. Sulla sua educazione [...] quanto a stile liturgico rispetto al suo predecessore: alla celebrazione assiste, per la prima volta, anche il patriarcaecumenicodiCostantinopoli Bartolomeo, che Francesco incontra altre due volte tra il 2013 e il 2014. Il 20 marzo 2013, nell ...
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Denominazione assunta dalla Chiesa greca, che afferma di essere la custode della fede espressa dai sette concili ecumenici, per caratterizzarsi e contrapporsi alla Chiesa romana.
Le Chiese ortodosse
[...] o l’arcivescovo che ne è a capo. Il patriarcaecumenicodiCostantinopoli rivendica il diritto esclusivo di concedere l’autocefalia, ma ciò ha creato motivi di contesa con il Patriarcatodi Mosca, che talora l’ha concessa autonomamente. Il ...
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Ortodossia
JJohn D. Zizioulas
di John D. Zizioulas
Ortodossia
sommario: 1. Introduzione. 2. La struttura canonica. 3. Sviluppi teologici. 4. Relazioni ecumeniche. 5. L'ortodossia e il futuro. □ Bibliografia.
1. [...] celebrato in ogni liturgia. Canonicamente e storicamente, il ruolo del patriarcatoecumenicodiCostantinopoli è precisamente quello di mantenersi al di sopra di ogni interesse nazionalistico (le condizioni esterne nelle quali oggi vive, sebbene ...
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Di nobile famiglia (Roma 540 circa - ivi 604), nella sua giovinezza ebbe preparazione culturale, relativamente ai suoi tempi, assai buona, arricchita in seguito da studî biblici e patristici molto vasti, [...] dignità della Chiesa romana, si batté per eliminare lo scisma dei Tre capitoli in Istria e per contestare al patriarcadiCostantinopoli il titolo diecumenico, cioè universale, facendo osservare che tale designazione spettava se mai al solo vescovo ...
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PatriarcadiCostantinopoli ed erudito (n. circa 827 - m. dopo l'886), figura assai discussa. Di famiglia nobile (suo fratello Sergio sposò Irene, sorella dell'imperatrice Teodora), fece rapida carriera [...] di fede. Il papa inviò allora a Costantinopoli come legati, in missione semplicemente informativa, Radoaldo di Porto e Zaccaria di concilio ecumenico (869-70), presenti Donato di Ostia, Stefano di , ridivenne patriarca (878) dopo la morte di Ignazio, ...
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Di nome Romano (m. 1032), della famiglia dei conti di Tuscolo, fratello del pontefice Benedetto VIII, già console e senatore dei Romani, fu eletto pontefice (1024) benché fosse ancora laico. Parve per [...] il titolo diecumenico al patriarcadiCostantinopoli, forse indotto da denaro, ma poi si ritrasse. Assai unito all'Impero tedesco, convalidò le richieste di Popone patriarca d'Aquileia, di parte imperiale, contro i diritti di quello di Grado, e ...
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Patriarcaecumenico ortodosso (Giannina 1886 - Costantinopoli 1972). Metropolita di Corfù (1923), arcivescovo e primate per l'America della Chiesa greco-ortodossa con sede a New York (1937), arcivescovo [...] diCostantinopoli (1948). Ottenne l'ingresso di quasi tutte le chiese ortodosse nel Consiglio ecumenico delle Chiese, d'iniziativa protestante. Accolse con favore l'apertura verso un "colloquio" fra la Chiesa cattolica e quella ortodossa, avviato da ...
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PatriarcadiCostantinopoli (582-595), per l'austerità della sua vita detto il Digiunatore e venerato come santo nella Chiesa ortodossa. È noto per aver legalizzato (in un sinodo del 587) come proprio [...] del patriarcadiCostantinopoli il titolo, che si era attribuito qualche suo predecessore, di "patriarcaecumenico"; esso fu contestato prontamente dai papi Pelagio II e s. Gregorio Magno, perché nel suo significato di vescovo universale era in ...
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Patriarca (Costantinopoli 797 - ivi 877); di nome di battesimo Niceta e figlio dell'imperatore Michele; dopo la deposizione del padre visse nel monastero dell'isola di Proti, ne divenne igumeno (840), [...] diretto da Giorgio di Siracusa. Succedette a I. Fozio. Deposto quest'ultimo a sua volta da Basilio il Macedone, I. riebbe il patriarcato (867) e fu approvato come legittimo da un concilio romano e dall'ottavo concilio ecumenico (869-70). Nonostante ...
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