Romano (m. 855), protetto da Gregorio IV e fatto cardinale da Sergio II, successe a quest'ultimo (847) e fu consacrato senza la ratifica imperiale di Lotario. La minaccia incessante dei Saraceni, che avevano [...] protetto imperiale. Così intervenne nella lotta tra Ignazio, patriarcadiCostantinopoli, e Gregorio Asbestas, vescovo di Siracusa, riaffermando i diritti superiori della Chiesa di Roma e il diritto di appello al papa; formulò nel sinodo romano dell ...
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Romano (m. il 1º marzo 492), forse della gens Anicia, cui apparterrà Gregorio I, successe a Simplicio il 13 marzo 483. Contrario ad Acacio, patriarcadiCostantinopoli, fautore del monofisismo, lo colpì [...] di scomunica, mettendosi in conflitto aperto con l'imperatore Zenone. Festa, 1 marzo. ...
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Cardinale, teologo e umanista (Trebisonda 1403 - Ravenna 1472), fattosi monaco basiliano nel 1423, cambiò in B. il nome battesimale di Basilio; fu al servizio di Giovanni VIII diCostantinopoli (1426) [...] (1459) e guidò un'ambasceria presso l'imperatore Federico III(1460). Nel 1463 divenne vescovo di Negroponte e poi patriarcadiCostantinopoli. Contribuì alla diffusione in Italia dello studio del greco e specialmente della filosofia platonica. E in ...
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Nobile romano (m. 867), autorevole consigliere dei papi Leone IV e Benedetto III, fu eletto successore di questo (858); santificato sotto Urbano VIII. Fu uno dei più energici assertori del primato pontificio [...] d'Oriente, e Fozio, insediato come patriarcadiCostantinopoli, dopo l'arbitraria deposizione di Ignazio (858). Tra le cause di quest'ultimo contrasto, che malgrado l'importante ruolo di intermediazione esercitato da Anastasio Bibliotecario sfociò ...
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Famiglia veneta antichissima, anche se non discende, come vorrebbe la tradizione, dagli Anici romani. La sua origine va cercata in Istria, donde i G. si trasferirono a Malamocco (Venezia) imparentandosi [...] (v.); quattro santi fra cui s. Lorenzo (v.) primo patriarcadi Venezia; numerosi ecclesiastici, come Pantaleone (v.), patriarcadiCostantinopoli, e Niccolò, patriarcadi Aquileia; numerosissimi militari e letterati. Molte le diramazioni, fra cui ...
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Diacono (m. Roma 523) di papa Simmaco; eletto pontefice (514), con un'accorta opera di conciliazione riuscì a eliminare gli ultimi strascichi dello scisma laurenziano scoppiato (498) alla morte di Anastasio [...] nipote Giustiniano, entrambi contrarî ai monofisiti, si poté giungere a un accordo (519) con la sottoscrizione apposta dal patriarcadiCostantinopoli all'atto di fede redatto da Ormisda. La ribellione immediatamente seguita mostrò però la necessità ...
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Successore di Bonifacio I. Di origine romana (m. 27 luglio 432); pontefice dal 10 sett. 422, del suo pontificato sono da ricordare: la disputa coi vescovi d'Africa, per difendere il diritto d'appello a [...] Cirillo d'Alessandria, nella grande disputa dogmatica da lui sostenuta contro Nestorio, patriarcadiCostantinopoli, e i suoi partigiani, suggellata dalla condanna pronunziata dal concilio di Efeso (431). Fu sepolto in S. Silvestro sulla Via Salaria. ...
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Dalmata (m. 643), successe a papa Severino (640). Dovette intervenire, in difesa dell'autorità della Chiesa romana, contro il patriarcadiCostantinopoli Pirro, forte di una decisione di papa Onorio I, [...] favorevole al monotelismo ...
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Ecclesiastico (n. probabilmente a Monemvasia, Peloponneso, circa 1380 - m. Roma 1463), compì gli studî a Costantinopoli, dove si fece monaco basiliano e divenne abate del monastero di Demetrio. Nel 1434 [...] come legato di Nicolò V, proclamò l'unione a Costantinopoli; prigioniero dei Turchi dopo la caduta della città, tornò poi a Roma e fu nominato (1459) patriarcadiCostantinopoli. I., fornito di vasta cultura umanistica, fu raccoglitore di codici che ...
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Scrittore e mistico bizantino (Galatai, Paflagonia, 949 circa - Palukiton 1022). Formatosi a Costantinopoli, entrò (977) nel monastero di Studion; trasferito (978) nel monastero di San Mamas, vi fu ordinato [...] (1009) dall'altra parte del Bosforo, prima a Crisopoli poi a Palukiton. Riabilitato e riconciliato con il patriarcadiCostantinopoli, si ritirò nel monastero di Santa Marina da lui fondato a Palukiton, dove morì. Ha lasciato un discreto numero ...
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exocataceli
exocatacèli ‹eġ∫-› s. m. pl. [dal lat. mediev. exocatacoeli, traslitt. del gr. ἐξοκατάκοιλοι, di etimo incerto]. – Funzionarî dell’antico consiglio del patriarca di Costantinopoli, i quali avevano le loro sedi fuori del palazzo...