COZZA, Lorenzo (al secolo Simone)
Luisa Bertoni
Nacque a San Lorenzo Vecchio (Bolsena, in provincia di Viterbo) il 31 marzo del 1654 e venne battezzato con il nome di Simone; il padre, Lorenzo, apparteneva [...] inoltre la conversione alla Chiesa di Roma del patriarca greco diAlessandria Samuele Capazzulis, del patriarca greco antiocheno, mons. Cirillo, del vescovo armeno di Cipro, mons. Arutin, e dell'arcivescovo greco di Tiro e Sidone, Eutimio. Malgrado ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La confessione cristiana delle Chiese ortodosse (di tradizione bizantina) costituisce, [...] ”, seguito alla fondazione dell’esarcato bulgaro del 1870, accusato dai patriarchidi Costantinopoli, Antiochia e Alessandriadi filetismo (sottomissione della Chiesa a divisioni di razza e nazione). Nel corso del XIX secolo viene concessa invece ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
San Marco a Venezia
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Acquisendo le spoglie di san Marco, Venezia assume il prestigio di [...] martyrium per custodire le reliquie dell’apostolo Marco trafugate da Alessandria d’Egitto. Successivamente restaurata, dal doge Pietro I Orseolo del potente patriarcatodi Aquileia, che rivendicava un diritto di precedenza per il culto di san Marco ...
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Cirillo diAlessandriaPatriarcadiAlessandria (m. Alessandria 444). Nipote del patriarca Teofilo e suo successore (412), ne continuò la politica in favore della supremazia della Chiesa diAlessandria [...] su tutto l’Oriente, contro il patriarcatodi Costantinopoli. Il suo potere si manifestò soprattutto nella lotta contro Nestorio, che riuscì a far deporre ed esiliare nel concilio di Efeso (431). C. ha importanza nella storia del dogma, per le sue ...
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Padre della Chiesa, il più celebre degli oratori sacri (Antiochia fra il 344 e il 354 - Comana, Cappadocia, 407). Educato con gran cura presso il retore Libanio e nella religione cristiana dal vescovo [...] ; nel 397, alla morte di Nettario, fu dall'imperatore Arcadio chiamato al patriarcatodi Costantinopoli, per consiglio del potente d'asilo di cui doveva profittare poi lo stesso Eutropio. La sua nomina aveva già scontentato Teofilo d'Alessandria; le ...
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Religione
Insieme dei principi e dell’ordinamento della Chiesa cattolica romana, ossia la società di fedeli che, distinguendosi da tutte le altre comunità cristiane (➔ cristianesimo), ha per capo visibile [...] per le Chiese orientali dipendono i patriarcati orientali diAlessandria dei Copti, di Antiochia dei Maroniti, di Antiochia dei Melchiti, di Antiochia dei Siri, di Babilonia dei Caldei e di Cilicia degli Armeni, tutte le sedi residenziali ...
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La dottrina e l’azione di coloro che nell’Impero bizantino, nel sec. 8° e 9°, avversarono il culto religioso e l’uso delle immagini sacre. La lotta contro le immagini cominciò con le disposizioni prese [...] Costantinopoli, s. Germano, resistette e fu perciò rimosso (729). Stessa sorte toccò ai patriarchidi Antiochia, Alessandria e Gerusalemme. I papi Gregorio II e Gregorio III protestarono, e quest’ultimo fece dichiarare la legittimità del culto delle ...
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Nome di alcuni santi: 1. C. d'Alessandria. - PatriarcadiAlessandria (m. Alessandria 444). Nipote del patriarca Teofilo e suo successore (412), ne continuò la politica in favore della supremazia della [...] diAlessandria su tutto l'Oriente, contro il patriarcatodi Costantinopoli. Il suo potere si spiegò soprattutto nella lotta contro Nestorio, che riuscì a far deporre ed esiliare nel concilio di con il vescovo ariano Acacio di Cesarea fu da questo ...
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In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una grande famiglia, che ha piena e indiscussa autorità su tutti i suoi discendenti. Nell’uso odierno, per estensione, [...] dignità e di giurisdizione dell’episcopato, il patriarcato è attestato sicuramente dal tempo del Concilio di Nicea (325), ma già anteriormente riconosciuto ai metropoliti di Roma (per l’Occidente), di Antiochia (per la Siria), diAlessandria (per l ...
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Vescovo di Licopoli nel Basso Egitto (m. 326 circa), autore dello scisma detto meleziano, sorto dal suo atteggiamento durante la persecuzione di Diocleziano tra il 305 e il 306: mentre molti vescovi erano [...] 308-309); tornato nel 311, benché scomunicato da Pietro diAlessandria, continuò a fare ordinazioni considerandosi capo della "chiesa dei martiri", indipendente dalla giurisdizione del patriarcato alessandrino. Lo scisma continuò, e vani riuscirono i ...
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elemosinario
elemoṡinàrio agg. [dal lat. tardo eleemosynarius]. – Lo stesso che elemosiniere, ma quasi soltanto come attributo di san Giovanni Elemosinario (o Elemosiniere) patriarca di Alessandria († 619).
abuna
s. m. [dal ge῾ez (antica lingua etiopica) abuna «padre nostro»]. – Titolo che, in Etiopia, suole precedere il nome dei monaci. Isolato, nella forma abbreviata abun (ma negli scritti di europei usualmente abuna) viene usato per designare,...