PELAGIANISMO
Mario Niccoli
. L'espressione pelagianismo (o pelagianesimo) è adoperata di solito per indicare non solamente la dottrina di Pelagio o gli errori che in essa furono segnalati e condannati [...] l'atteggiamento dei vescovi africani. Certo è che quando ebbe udito le ambigue dichiarazioni di Celestio, che, da Costantinopoli, dove si era trasferito di recente, era venuto spontaneamente a Roma per giustificarsi, ed ebbe letto sia l'abilissimo ...
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PARTECIPAZÎ
Roberto Cessi
. Alle dinastie dei Partecipazî si riannoda il primo secolo della vita politica di Venezia. Esse sono tre: quella che muove dal primo fondatore del ducato in Rialto, Agnello; [...] si può stabilire uno stretto legame di parentela. La più notevole è patriarcato aquileiese.
Ma nell'intimo della famiglia non mancano i dissidî. Il fratello minore, Giovanni, costretto a esulare, vive lunghi anni lontano dalla patria, a Costantinopoli ...
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PACHIMERE (Παχυμέρης), Giorgio
Silvio Giuseppe Mercati
Storico ed erudito bizantino, nato a Nicea circa il 1242, morto a Costantinopoli nel 1310. Caduto l'Impero latino (1262), venne a Costantinopoli, [...] nell'università patriarcale e occupò cariche presso il patriarcato e la corte imperiale. Durante le violente lotte Scritta in continuazione di quella di Giorgio Acropolita, consta di 13 libri, di cui i primi sette trattano del regno di Michele VIII, ...
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TEODORO I zar di Russia (Feodor Ioannovič)
Fritz Epstein
Figlio dello zar Ivan IV il Terribile, nato nel 1557 dal primo matrimonio di questi con Anastasia Romanova, morto nel 1598. Debole di mente, successe [...] . Nel 1589, quando fu elevato al patriarcato il metropolita moscovita Iob, fu. concluso il centenario processo per l'autonomia della chiesa russa, venendo abolita la dipendenza formale da Costantinopoli.
Dopo la morte di Boris Godunov (13 aprile 1605 ...
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SIROPULO SILVESTRO (Συρόπουλος, Σύλβεστρος)
Silvio Giuseppe Mercati
Scrittore bizantino, nato a Costantinopoli circa il 1400. Formatasi una buona cultura teologica e giuridica, divenne grande ecclesiarca [...] del patriarcato, e al seguito del patriarca e dell'imperatore assistette dal principio alla fine al concilio di Ferrara verae (L'Aia 1660), traducendola inesattamente, provocando la confutazione di Leone Allacci (Roma 1665).
Bibl.: L. Mohler, Kardinal ...
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NETTARIO patriarcadi Gerusalemme
Nato a Chandax, in Creta, nei primi anni del sec. XVII, si chiamava Nicola Pelopídēs e studiò in una scuola di monaci sinaitici; più tardi, si fece monaco nel convento [...] età matura lo troviamo in Atene, intento a studiare presso il filosofo Teofilo Korydalleus. Era a Costantinopoli, allorché morì il patriarca Paisio di Gerusalemme, del quale fu designato successore, nel 1661; ebbe la notizia della sua nomina durante ...
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PIETRO il Fullone
Patriarca d'Antiochia (sec. V). Forse monaco nel convento degli acemeti a Costantinopoli, dal quale sarebbe stato espulso a causa del suo atteggiamento nettamente monofisita, sappiamo [...] santuario di Santa Bassa a Costantinopoli, ne fu allontanato per la sua opposizione al dogma di Calcedonia. Entrato nelle grazie di Zenone in qualità di magister militiae e riuscì a farsi eleggere patriarca contro il legittimo patriarca Martirio. Per ...
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VITALIANO, papa, santo
Umberto Longo
VITALIANO, papa, santo. – Secondo il biografo del Liber pontificalis, era originario di Segni e figlio di un certo Anastasio. Non si possiedono notizie che lo riguardino [...] ), ripristinando l’antica consuetudine di comunicare alla corte imperiale la consacrazione del nuovo papa. Si possiede la risposta del patriarca, che fu letta nel corso della XIII sessione del VI Concilio ecumenico (Costantinopoli, 7 novembre 680-16 ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] coi lumi si sale anche in nave per andare a Costantinopoli e da qui tornare. È ben espressione d'illuminata apertura tensione col patriarcadi Venezia, coi vescovi. Resta il fatto che i "limiti" sono scavalcati, anche in termini di motivazione, ché ...
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La ricezione americana di Costantino
Edward McGlynn Gaffney
Il rifiuto del potere imperiale accentrato e del potere governativo sulle credenze e le pratiche religiose
È possibile parlare di un Costantino [...] le severe punizioni imperiali124.
Nel 1979 Giovanni Paolo II fece visita al patriarca Dimitrios I nella cattedrale di S. Andrea a Costantinopoli. I patriarchidi Roma e della Nuova Roma stabilirono una Dichiarazione comune:
Il dialogo della carità ...
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bizantino
biżantino agg. [dal lat. tardo Byzantinus]. – 1. Di Bisanzio, antichissima città (gr. Βυζάντιον, lat. Byzantium) all’imboccatura del Mar Nero, tra il Corno d’Oro e il Mar di Marmara, che dopo la conquista di Costantino (323 d.C.)...
scisma
(ant. scìsmate) s. m. [dal lat. tardo schisma, che è il gr. σχίσμα, der. di σχίζω «dividere»] (pl. -i). – 1. Separazione di un gruppo di fedeli dal corpo della Chiesa cattolica, per ribellione alla disciplina e alla gerarchia della...