Nome proprio col significato originario di Melech è padre: ovvero, essendo Melech il dio cananeo che era chiamato re per antonomasia, può anche significare il re è padre.
1. Nome di un re di Gerara, che [...] di Roma, ecc. Altri commentatori ritengono invece trattarsi di un solo episodio tolto dalla storia popolare dei patriarchiebrei; secondo una sua forma, contenuta nel cosiddetto documento elohista (v. bibbia: Pentateuco), l'episodio era riferito ad ...
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Il primo libro della Bibbia, chiamato così nella versione dei Settanta ma detto dagli Ebrei Bĕrē’shīth, «in principio». Narra la storia delle origini del mondo, come la spiegavano gli antichi Ebrei, e [...] di quelle del popolo ebraico, inquadrato in 10 genealogie di patriarchi e di popoli. Il contenuto può essere diviso in 3 parti: le origini del genere umano (cap. 1-11), i 3 patriarchi (Abramo, Isacco e Giacobbe-Israele, cap. 12-36), la discesa in ...
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PASTORALE
D. Thurre
Il termine p. designa in generale il bastone del vescovo o dell'abate e rappresenta un'insegna del potere ecclesiastico, nella letteratura medievale spesso in associazione con la [...] tau è un p. in forma di stampella o di T, la cui derivazione dal pedum romano o piuttosto dai bastoni dei patriarchiebrei o della Chiesa greca è incerta. Gli esemplari di tau più numerosi sono scolpiti in bosso, in osso o in avorio; essi risalgono ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] come quelle di Enoc, di Baruc, di Abramo, l’Assumptio Mosis, il III e IV Esdra e i Testamenti dei XII Patriarchi sono di quest’epoca. Si sono conservate narrazioni leggendarie nel Libro dei Giubilei, nel Martirio d’Isaia e nei Paralipomeni di Geremia ...
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Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] I e II Ai Tessalonicesi, I e II A Timoteo, A Tito, A Filemone, e Agli Ebrei; c) epistole: di Giacomo, I e II di Pietro, I, II e III di Giovanni mise in salvo gli animali.
Tra le storie dei Patriarchi è importante quella di Abramo: il suo incontro con ...
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Monaco cistercense, esegeta (Celico 1145 circa - San Giovanni in Fiore, secondo altre fonti Pietrafitta, 1202). Secondo i dati tradizionali, G. era figlio d'un notaio e, dopo un viaggio in Terrasanta, [...] di s. Benedetto e infine una polemica contro gli Ebrei, il Contra Iudeos. Assai discussa l'autenticità di un , Sara ed Elisabetta, Isacco e Giovanni Battista, i dodici patriarchi e i dodici apostoli. Questa corrispondenza, chiamata da G. concordia ...
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(ebr. Yĕrūshālayim; arabo Ūrushalīm o el-Quds «la città santa») Città della Palestina centrale, proclamata da Israele propria capitale unita e indivisibile nel 1980, sebbene tale status non [...] delle Nazioni Unite, in modo da salvaguardare i diritti di ebrei, cristiani e musulmani, la libertà di accesso e la protezione e Cipro.
G. è, dal 1311, sede anche di un patriarca armeno-gregoriano. Vi hanno pure autorità un vescovo copto-monofisita, ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] . sia seguito da folle entusiaste e fedeli, si generano tra gli Ebrei incertezze intorno alla sua persona. È nei pressi di Cesarea di Filippo storico, né Maometto, né tanto meno i patriarchi e i profeti veterotestamentarî), sia dalla pretesa del ...
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Il nome di Egitto, con cui già i Greci e i Romani designarono la regione del Basso Nilo, e che è divenuta la denominazione comune del paese, è tratto da quello dell'antica città di Menfi, reso in babilonese [...] presa nella controversia monofisita), abile e ambiziosissimo, durante i suoi 30 anni di patriarcato lo superò nel fanatismo e nelle violenze. Egli scacciò in massa gli Ebrei dalla città e lasciò massacrare, dinanzi alla chiesa del Cesareo, Ipazia. Il ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] ". Questa seconda parola è passata nell'uso comune degli Ebrei di lingua greca per mdicare tanto una loro comunità locale di Antiochia e delle altre sedi, che diverranno poi i patriarcati; fa solo una speciale posizione onorifica al vescovo di Aelia ...
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testamento
testaménto s. m. [dal lat. testamentum, der. di testari: v. testare1]. – 1. Atto giuridico, essenzialmente revocabile, con il quale una persona dispone (salvo ipotesi eccezionali) in forma scritta delle proprie sostanze, in tutto...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...