PATRIZIO, dittico del
C. Bertelli
Dittico eburneo nella cattedrale di Novara, che si trova almeno dal XII sec., come prova la lista di vescovi che vi è scritta all'interno. Deve il nome alla rappresentazione [...] è stato avvicinato alla plastica ravennate. Il busto imperiale potrebbe riferirsi a Onorio, forse ai suoi consolati lontano da quello di Costanzo III (417). In tale epoca divennero patrizi Asterio e Castino; uno dei due potrebbe essere il p. del ...
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Imperatore romano dal 306 al 337. Nacque probabilmente nel 280, da Costanzo Cloro e da Elena, a Naisso (Mesia); visse prima alla corte di Diocleziano, seguì poi il padre in Britannia e alla sua morte fu [...] di corte con la concessione del titolo di patrizio; estese e organizzò rapidamente la gerarchia, riordinando il carriere militari, quella del magister officiorum, capo della cancelleria imperiale, da cui dipendeva tra l'altro la schola agentium in ...
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Figlio (n. 454 circa - m. 526) di Teodemiro re degli Ostrogoti della stirpe degli Amali. Succeduto al padre (474), sconfitto il re degli Eruli Odoacre (493), divenne sovrano del regno ostrogoto in Italia. [...] crisi economica e sociale maturata durante la tarda età imperiale.
Vita e attività
Inviato in giovanissima età a Costantinopoli dell'Impero e fu insignito da Zenone del titolo di patrizio. Seguirono con l'imperatore relazioni oscillanti, finché T. ...
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Re barbarico (n. circa 434 - m. Ravenna 493). Generale dell'esercito romano (472), O. fu a capo della ribellione che depose Romolo Augustolo (476). In seguito fu proclamato rex gentium, re cioè delle popolazioni [...] , alla morte del padre passò in Italia entrando nell'esercito imperiale, composto soprattutto da milizie barbariche (472); fu a capo della ribellione che portò all'eliminazione del patrizio Oreste, reggente per conto del giovane Romolo Augustolo, e ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] fa bombardare i forti per 10 giorni e il doge Francesco Imperiali-Lercari deve fare un umiliante viaggio a Versailles.
Per il matrimonio risolvere il contrasto tra la cinquantina di grandi casate patrizie, detentrici di tutto il potere, e la misera ...
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Ultimo imperatore romano d'Occidente (475-476 d. C.). Figlio del patrizio Oreste, dal padre, ribelle all'imperatore Giulio Nepote, fu fatto acclamare Augusto a sedici anni; fu detto Augustolo per la sua [...] giovane età. Il potere imperiale fu nelle mani di Oreste; quando questi fu abbattuto da Odoacre, R. A. fu deposto e relegato presso Napoli. ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] milizie barbariche dell’Impero che si trovavano in Italia; deposto Romolo e rinviate a Costantinopoli le insegne imperiali, Odoacre ricevette il titolo di patrizio romano e come tale, e come re degli ex federati barbarici, governò l’Italia.
L’Impero ...
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Raccolta di opere d’arte, di oggetti, di reperti di valore e interesse storico-scientifico.
I m. rientrano, insieme alle biblioteche, agli archivi, alle aree e parchi archeologici e ai complessi monumentali, [...] destinati al pubblico godimento. Con il trasferimento della capitale imperiale, numerose opere d’arte furono portate come retaggio culturale 9° sec.) per designare la raccolta di un patrizio bizantino.
Nel Medioevo in Occidente alcune raccolte di ...
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(lat. Vandăli o Vandilii) Nome che indicò dapprima un vasto gruppo di popoli germanici orientali di cui facevano parte, tra gli altri, i Burgundi e i Goti, e si restrinse poi a una singola gente cui Tacito [...] servirsi dei V. per contrapporli alle truppe del patrizio Felice, Genserico, passato lo Stretto di Gibilterra ( 533); i V. prigionieri furono in parte incorporati nella cavalleria imperiale, in parte mandati ai confini dell’Impero o venduti come ...
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Poeta latino (4º-5º sec. d. C.), nato in Alessandria d'Egitto, visse a Roma dal 395 d. C. al 404 (forse data della sua morte) e frequentò la corte imperiale; fra il 400 e il 401 ottenne la dignità di patrizio. [...] Fu pagano ed ebbe come lingua nativa il greco: apprese il latino dallo studio dei classici. Con vena copiosa, ma senza vera poesia, celebrò la grandezza di Roma esaltando Stilicone, salvatore dell'Italia ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...