Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] la giustificazione per fede, cioè l'opera con cui Dio diviene Dio pro nobis e l'uomo passa dal non essere coram Deo, il peccato, all'essere della iustitia fidei; nella fede si decide dunque dell'essere e del non essere di Dio e dell'uomo, ed è questo ...
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Le "temporali calamità"
Alberto Tenenti
Introduzione
Vergando il prologo della sua Cronica, all'indomani della Peste Nera e delle sue sequele, sin dalle prime righe Matteo Villani evocava quella che [...] per un giudizio almeno verosimile. D'altra parte non è proprio detto che i fedeli fossero davvero convinti di aver peccato di più quando sopravveniva la terribile moria, ma sul piano mentale erano quasi sprovvisti di appigli per negare che Dio ...
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offesa (offensa)
Antonio Lanci
Nel senso proprio di " ingiuria " generica, " torto ", in Vn XIX 10 40, dov'è detto che chiunque può contemplare Beatrice ogni offesa oblia.
Negli altri casi si tratta [...] di un'offesa più specifica, quella fatta a Dio, e significa quindi " colpa ", " peccato ": Iacopo del Cassero invoca che ben per me s'adori / pur ch'i' possa purgar le gravi offese (Pg V 72; cfr. anche XIII 134). Il latinismo offense ricorre, in rima ...
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Monaco ed eretico (m. dopo il 1147). Apparso come predicatore vagante nel 1116 a Le Mans, dovette poco dopo allontanarsi di lì per i disordini suscitati. Accentuate le sue posizioni ereticali, prese a [...] negare non solo la validità dei sacramenti amministrati da preti indegni, ma anche il peccato originale. Col suo successo a Tolosa provocò l'intervento di s. Bernardo di Chiaravalle e dovette fuggire. Dopo il suo arresto, non abbiamo di lui altre ...
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Romanziere e drammaturgo norvegese, nato a Drammen il 17 novembre 1891.
Acuto analista della mentalità protestante di un piccolo mondo provinciale, in cui gli spiriti educati al rigorismo pietistico si [...] consumano nell'interno rodìo che vi fan nascere l'angoscia del peccato e il bisogno dell'espiazione, il Christiansen affronta questo problema etico già nel romanzo d'esordio (Seiren, La vittoria, 1915) e lo approfondisce poi ulteriormente senza ...
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Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] la giustificazione per fede, cioè l’opera con cui Dio diviene Dio pro nobis e l’uomo passa dal non essere coram Deo, il peccato, all’essere della iustitia fidei; nella fede si decide dunque dell’essere e del non essere di Dio e dell’uomo, ed è questo ...
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violento
Andrea Ciotti
Con valore aggettivale il termine si registra tre volte, sempre con riferimento alla morte dovuta a cause non naturali.
Tale è la morte di Geri del Bello, che fu infatti ucciso [...] la storia della cultura in Italia nel Duecento e primo Trecento, in " Studi Mediev. " s. 2, VI (1965) 537-662; A. Vallone, Il peccato e la pena, in Studi su D. medievale, Firenze 1965; ID., Il c. XVI dell'Inferno, ibid. 179-205; U. Bosco, Il canto di ...
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suicidio
Simona Argentieri
Togliersi intenzionalmente la vita
Il suicidio è un atto praticato dagli esseri umani di tutti i tempi e di tutte le culture, ma che ha significati molto diversi a seconda [...] morte pareggiasse i conti.
Dal punto di vista di alcune religioni, come quella cristiana, il suicidio invece è sempre un grave peccato. In alcuni paesi il suicidio è considerato addirittura un reato: in Italia, per esempio, fino a pochi anni fa chi ...
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SABADINI (Sabadino, Sabatini, Sabbadini, Sabbatina), Bernardo
Francesco Lora
SABADINI (Sabadino, Sabatini, Sabbadini, Sabbatina), Bernardo. – Poco si sa circa le origini di questo compositore, dal profilo [...] biografico sfuggente fino al 1681.
È detto «veneziano» nel libretto dell’oratorio I disegni della divina sapienza sul peccato de l’umana natura (poesia di Carlo Francesco Belli Badia; Venezia, S. Maria della Fava, 1698). Forse maestro di strumenti e ...
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indovini
Silvio Pasquazi
Sono puniti nell'Inferno, nella quarta bolgia dell'ottavo cerchio (If XX). Maliardi, fattucchiere, streghe in tanto qui si trovano in quanto appunto furono anzitutto i., come [...] prova anche la pena determinata dal poeta, la quale ben si attaglia al peccato di divinazione, mentre sarebbe meno calzante per maghi e fattucchiere. Gl'i. si aggirano nel fondo della bolgia con passo di processione, tacendo e lagrimando, e, cosa ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...