fallace
Guido Favati
Indica ciò che non mantiene le sue premesse (il Cavalcanti [La forte e nova 22] parla di " speranza ch'è stata fallace "), e si dice anche di quel che non costituisce un bene di [...] relazione con fallio, v. 52); anzi, in Pd XV 146 si afferma che l'amore per gl' ingannevoli, deludenti beni che il mondo può offrire, è un peccato (Quivi fu' io... / disviluppato dal mondo fallace, / lo cui amor molt' anime deturpa, " cioè brutta di ...
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Sviluppa-Italia
(Sviluppa Italia, sviluppa Italia), s. m. e agg. inv. Provvedimento legislativo finalizzato a favorire lo sviluppo dell’economia italiana; a esso relativo.
• [Corrado] Clini ha anche [...] vari Salva, Cresci, Semplifica, Sviluppa Italia. È [Mario] Draghi che merita la riconoscenza del Paese e dell’intera eurozona. Peccato che in passato sia stato strumentalizzato da quell’«eclatante delusione» dell’ex direttore del «Corriere della Sera ...
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Erifile
Clara Kraus
Secondo un mito testimoniato da molte fonti, tutte note a D. (Stazio Theb. II 265 ss.; Ovidio Met. IX 406 ss.; Aen. VI 445 ss.), E., moglie di Anfiarao, che non voleva partecipare [...] mito - che rientra negli esempi di superbia scolpiti sul pavimento del primo girone - è interpretato nei confronti di E. come peccato di superbia da lei commesso nell'aver voluto entrare in possesso di un monile divino.
Come madre di Almeone è ancora ...
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umiliare
Francesco Tateo
È adoperato in conformità con le accezioni dell'aggettivo ‛ umile ' (v.), e quindi se in Vn XIX 10 40 la donna " umilia " chi è degno di vederla e così gl'infonde umiltà, nel [...] quale l'incarnazione consiste in un degradarsi della persona del Figliuolo, quale ammenda dell'atto contrario tentato dall'uomo col peccato originale (cfr. Riccardo di San Vittore De Verbi incarnatiome 8).
Lo stesso valore in Cv II I 3 Orfeo... con ...
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Sasanka
Re di Gauda (Bengala, India) vissuto fra il 6° e il 7° sec. d.C. L’anno di ascesa al trono potrebbe corrispondere all’inizio della cd. era bengalese (593). Dalla capitale Karnasuvarna (od. Rangamati, [...] , in particolare nei resoconti del pellegrino cinese Xuanzang, è descritto come acerrimo nemico del buddhismo: avrebbe, fra l’altro, ordinato l’abbattimento dell’albero della Bodhi, e in conseguenza di tale peccato avrebbe subito una morte orrenda. ...
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Filosofo (Copenaghen 1813 - ivi 1855). Vita e pensiero sono così strettamente uniti in K., che tutta la sua opera di scrittore è l'espressione del dramma della propria interiore esperienza, dal breve periodo [...] l'individuo ha il dovere di scegliere e di decidere per l'ultima, quella della fede religosa, che, nella coscienza del peccato, in timore e tremore, lo pone solo di fronte all'incomprensibile Dio, per fondarlo trasparente in lui, nel superamento dell ...
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suffragio politica Manifestazione della volontà popolare mediante il voto, per le elezioni degli organi legislativi e amministrativi o per un referendum. Il s. è ristretto quando il diritto di voto è attribuito [...] stretto, un’opera buona fatta da un fedele per ottenere a un altro la remissione della pena temporale dovuta al peccato già perdonato; in senso strettissimo e più comune, l’applicazione di opere buone, compiute sia dai fedeli di propria iniziativa ...
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Giornalista italiano (n. Milano 1969). Ha scritto perquotidiani e settimanali come il Corriere della Sera e Panorama, per poi approdare a Libero. Negli anni N. ha analizzato importanti inchieste giudiziarie [...] si segnalano: Via Crucis (2015), inchiesta sul difficile percorso intrapreso da papa Francesco per cambiare la Chiesa; Peccato originale (2017), in cui continua a sottolineare la contrapposizione tra opera pontificale e gli interessi materiali dell ...
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QUESNEL, Pasquier (Paschasius)
Mario Niccoli
Giansenista francese nato a Parigi il 14 luglio 1634, morto ad Amsterdam il 2 dicembre 1719. Laureatosi in filosofia e teologia alla Sorbona, nel 1657 entrò [...] grazia niente possiamo amare che non sia per la nostra condanna (40); il primo effetto della grazia battesimale è di farci morire al peccato (43); l'uso dei sensi è reso buono o cattivo a seconda che è ispirato da carità o da cupidigia (46), e così ...
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PADOVANI, Umberto Antonio
Filosofo neoscolastico, nato ad Ancona il 27 novembre 1894, professore (dal 1924) di filosofia della religione e in seguito di filosofia morale all'Università cattolica di Milano, [...] dare una spiegazione razionale del male, e cede quindi il luogo alla religione rivelata, che spiega il male come effetto del peccato originale e il riscatto dal male col dogma della redenzione. Con ciò la filosofia si costituisce come filosofia della ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...