Mario Marazziti
Penadimorte
Y no hai remedio
(Francisco Goya)
La lunga storia della pena capitale
di Verso l’abolizione
Il 18 dicembre 2007 la 62a Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, [...] maggiore estensione, ma il sistema delle composizioni è ricorrente e compare nei primi statuti comunali. Per almeno cinque secoli, quindi, la penadimorte non è usata, o se lo è, non ha l’estensione e l’ufficialità che avrà in seguito quando, con il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il problema della penadimorte
Ettore Dezza
Alle origini della modernità penale: il Dei delitti e delle pene
Il Dei delitti e delle pene, pubblicato anonimo a Livorno nel 1764, esprime con perfetto [...] infranto il patto sociale.
Intorno al 1760 i tempi sono però maturi per un salto di qualità anche in tema dipenadimorte. Sul finire di quell’anno il giurista fiorentino Giuseppe Pelli redige un'inedita dissertazione nella quale contesta la ...
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Pena detentiva consistente nella privazione della libertà personale per tutta la durata della vita del reo. L'ergastolo è stato introdotto per la prima volta nel codice penale del 1889 per sanzionare i [...] personalità dello Stato, contro l’incolumità pubblica, contro la vita, nonché tutti i delitti per cui era prevista la penadimorte. Tale sanzione è inoltre applicabile nelle ipotesi in cui concorrono più delitti per ciascuno dei quali è prevista la ...
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Pena mediante cui il condannato è privato dei diritti civili e politici, allontanato dal luogo del reato e relegato in un territorio lontano dalla madrepatria.
La d., nota già al diritto penale romano, [...] regina Elisabetta, quando la d. nelle colonie fu imposta in commutazione della penadimorte: colonie di d. furono stabilite a Barbados, nelle Piccole Antille, nelle colonie di New York e del Maryland e, dopo la rivoluzione americana, in Australia ...
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Pena limitativa della libertà personale, consistente nell’allontanamento del cittadino dalla sua patria.
Nell’antica Roma, exsilium indicò originariamente il volontario allontanamento dalla città con relativa [...] fronte ai cittadini; divenuto solo più tardi una pena, prese addirittura il luogo della penadimorte. Sotto Augusto si distinse dall’e. la deportatio ovvero relegatio, fatta spesso in un’isola, che, togliendo all’esule romano la protezione dello ius ...
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Cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso.
Antropologia
Il concetto dimorte
La m., come ogni altro evento del ciclo della [...] dell’annullamento di ogni rapporto, è la possibilità più propria dell’Esserci.
Medicina
Diagnosi dimorte
La diagnosi di m. ha concetto d’immortalità, parallelamente all’idea di una pena e di una felicità ultramondana. La teologia cristiana ...
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Sanzione afflittiva comminata dall’autorità giudiziaria a chi abbia commesso un reato.
Profili generali
La p. criminale, o p. in senso stretto, appartiene al genere delle sanzioni punitive, rivolte cioè [...] un esempio agli altri.
Sotto il profilo dinamico, la pena attraversa tre fasi distinte: edittale, o della comminatoria legislativa , le due forme tradizionali d’esecuzione della p. dimorte, fin dall’antichità ne sono state praticate altre, ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Pena, istituti di
Massimo Pavarini
L'origine storica del sistema monistico delle sanzioni
I sistemi di diritto penale moderni si differenziano da quelli precedenti per l'adozione di un criterio monistico [...] sta la differenza tra pene principali e pene accessorie.Tra le pene principali si annoverava nel Codice penale del 1930 anche la penadimorte (v. Rossi, 1978); essa fu soppressa nel 1948 con la sola esclusione dei reati previsti dalle leggi militari ...
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Biblioteconomia
Cenni storici
Il termine latino codex, nel suo significato originario, indicava, come liber, la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno; designò poi le tavolette cerate a uso [...] Nel 1889 subentrò poi il codice Zanardelli, i cui tratti innovativi erano l’abolizione della penadimorte, il principio di legalità, il divieto di estradizione per i delitti politici anche a favore dello straniero, il sistema del cumulo giuridico ...
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Giurista ed economista (Milano 1738 - ivi 1794). Tra i massimi rappresentanti dell'illuminismo italiano, la sua fama è legata al trattato Dei delitti e delle pene (pubblicato anonimo a Livorno nel 1764), [...] il delitto come violazione dell'ordine sociale (e del primitivo "contratto") e la pena come una difesa di questo: di qui la polemica contro la penadimorte "né utile né necessaria" e in contraddizione con il principio contrattualistico (giacché ...
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pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...
morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un fratello; l’afta epizootica ha causato...