Costantino e il monachesimo
Fabio Ruggiero
Lo scambio epistolare fra Costantino e Antonio
Nella Vita di Antonio, composta da Atanasio di Alessandria, si trova un breve capitolo dedicato alla relazione [...] di pensare sia sapiente per il re eterno»28.
Vale la pena di notare quanto il «re eterno» di Paolino sia prossimo una fede, così che risulta inammissibile anche solo l’eventualità che la capitale del mondo, in cui tutta la civiltà s’incarna e da cui ...
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LAMBERTENGHI, Luigi Stefano
Carlo Capra
Nacque a Milano il 26 dic. 1739 da Giovanni Francesco e Teresa Pogliaghi. Il padre, di nobile, ma non ricca famiglia di origine comasca e cugino del più noto [...] consolatore".
Il 15 nov. 1770 il L. lasciava Milano per la capitale asburgica, dove giunse ai primi di dicembre dopo un viaggio disagiato. "La accanto a motivi illuministici, come la proporzionalità tra pena e colpa e il desiderio di sottrarre ai ...
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BONARELLI, Giacomo
Mario Natalucci
Di antica ed eminente famiglia anconitana, il B., secondogenito di Pietro (che fu al servizio del papa Martino V) e fratello di Liberio (di cui seguì le orme nelle [...] Maria Sforza Visconti, lo nominò capitano di giustizia per la città capitale, con 50 fiorini di provvisione mensile; il B. prese immediatamente i contatti con i due Sforza o con loro aderenti, pena la morte. A quanti, tra i cittadini parmensi, si ...
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CORBETTA, Eugenio
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 15 nov. 1835, terzo dei quattro figli di Francesco e di Maddalena Tenca.
Trasferitasì a Milano verso la metà del XVIII secolo senza spezzare i [...] , una visione armoniosa della convivenza civile e dei rapporti fra capitale e lavoro.
Dal 1869 il C. sedeva nel consiglio comunale non poteva comunque arrestarsi nel campo delle conquiste civili, pena la stasi e la decadenza. Questa era la missione ...
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COLOCCI (Colocci Vespucci), Adriano
Sergio Anselmi
Nacque a Iesi il 7 sett. 1855 dal marchese Antonio e da Enrichetta Vespucci, discendente dalla famiglia fiorentina del navigatore Amerigo.
I Colocci, [...] missioni per il conte L. Corti, diplomatico in quella capitale, responsabile italiano per l'area turco-balcanica, operando inutili durezze della riconquista della Libia, alla restaurazione della pena di morte, gli apparve del tutto inutile e sciocca ...
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BEMBO, Bernardo
Angelo Ventura
Marco Pecoraro
Nato il 19 ott. 1433 da Nicolò e da Elisabetta di Andrea Paruta, sposò in prime nozze una Morosini e, rimasto vedovo, si risposò con Elena Marcello, che [...] Firenze ancora qualche mese, ad assistere, con quanta pena si può immaginare, al crollo del vecchio indirizzo 1502; poiché il re di Francia tardava, si fermò nei pressi della capitale lombarda, dimorando per quasi tutto il luglio a Pavia, e solo il ...
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DIODATI, Pompeo
Mario Turchetti
Figlio di Niccolò di Alessandro e di Elisabetta (Zabetta) di Girolamo Arnolfini, nacque a Lucca il 14 ag. 1542.
Le scarse notizie sulla sua giovinezza indicano che fu [...] con altri il 30 luglio 1567 a comparire "sub, pena amputationis capitis, ita quod moriatur et anima a corpore il D. partecipa con una quota sociale di 4.000 scudi su un capitale complessivo di 36.000, che frutterà il 24% l'anno.
Nel frattempo, ...
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Martino I, santo
Georg Jenal
Nacque a Todi in data imprecisata.
La sua vicenda si configura come un capitolo dei complessi e travagliati rapporti teologico-politico-ecclesiastici tra Costantinopoli [...] dall'imperatore che a M. venisse commutata la pena. Seguirono comunque altri ottantacinque giorni di reclusione nel Mar Nero. Otto giorni dopo la partenza segreta del prigioniero dalla capitale, venne reso noto il verdetto. Il 15 maggio l'esiliato ...
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GENNARELLI, Achille
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Napoli il 17 marzo 1817 da Gregorio, ufficiale dell'esercito napoletano, e da Giuditta Marcelli di Fermo (come attesta l'estratto dell'atto di nascita [...] entro otto giorni intimatagli il 13 genn. 1852, pena l'arresto. Chiesto asilo alla Toscana, dopo un breve poco dopo la seduta della Camera del 27 marzo che, acclamando Roma capitale, aveva affermato l'obbligo di "assicurare la dignità, il decoro e ...
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BURATTINI (Boratyni), Tito Livio
Domenico Caccamo
Nato ad Agordo (Belluno) l'8 marzo 1617 da famiglia nobile e agiata, abbandonò giovane il suo paese per motivi imprecisati. Animato da interessi archeologici [...] tale scopo inviarono a Vienna il B., che trascorse nella capitale asburgica un intero, ininterrotto trimestre. Egli, comunque, non fondamentale per tutto il paese.
Piuttosto val la pena di sottolineare una certa confusione dimostrata dal B. ...
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capitale1
capitale1 agg. [dal lat. capitalis, der. di caput -pĭtis «capo»]. – 1. Che riguarda il capo, la testa, e quindi la vita stessa: pena c., la pena di morte; delitto c., che si sconta con la morte; per estens., nemico c., odio c., acerrimo,...
pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...