NOVAZIANO
Mario Niccoli
. Vescovo scismatico di Roma nel sec. III. Battezzato (non regolarmente, insinueranno i suoi avversarî) e ordinato prete dal vescovo Fabiano, alla morte di questo, avvenuta durante [...] la questione dei lapsi non poté più essere posta, irrigiditisi nel loro rigorismo morale, negarono la legittimità di una penitenza postbattesimale non solo agli apostati ma anche ai colpevoli di omicidio e di adulterio, contrariamente a ciò che aveva ...
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venerdì Quinto giorno della settimana, il cui nome deriva, per antiche credenze astrologiche, da quello del pianeta Venere, che si pensava ne ‘governasse’ la prima ora.
Per la Chiesa cattolica il v. è [...] santa, primo giorno del Triduo pasquale, durante il quale si ricorda la passione e morte di Gesù ed è perciò giorno di penitenza per la Chiesa. Primo v. del mese Giorno dedicato particolarmente dalla devozione popolare al Sacro Cuore di Gesù.
Il v. è ...
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NICCOLÒ di Basilea
Eretico begardo del secolo XIV. Di lui si hanno notizie assai scarse: benché laico, rifacendosi ai principî mistici dell'Eckhart si diede a predicare la penitenza nella regione del [...] Reno e poi in Austria, incontrando molto successo. Caduto in potere dell'Inquisizione, fu bruciato vivo con due suoi discepoli, Giovanni e Giacomo, a Vienna poco prima del 1397. Affermava di essere favorito ...
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Vergine (Nanterre 422 circa - Parigi 500 circa), patrona di Parigi, di cui sostenne la resistenza contro gli Unni di Attila (451), rifornendola di viveri. Condusse vita di preghiera, di penitenza, di assistenza [...] caritativa; contribuì alla costruzione della basilica di S. Dionigi. Fu sepolta nella chiesa dei SS. Pietro e Paolo, eretta da Clodoveo, denominata dal sec. 9º di S. Genoveffa. Le reliquie furono bruciate ...
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Oratore e teologo domenicano (Tarancón 1509 - Toledo 1560); prof. a Alcalá (1541) e a Salamanca (1546-52); al concilio di Trento ebbe parte importante (1551-52) nelle discussioni intorno alla Penitenza [...] e all'Eucaristia. Fu provinciale (1559) di Spagna. È soprattutto noto per il De locis theologicis (1563), che proseguiva l'opera del suo maestro F. de Vitoria nel rinnovamento della scolastica a fini apologetici, ...
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lunare
Antonio Lanci
Si registra, nel senso di " lunazione ", " mese ", in Pg XXII 36, dove Stazio dice che la sua prodigalità è stata punita da migliaia di lunari trascorsi in penitenza (cfr. XXI 67-68 [...] son giaciuto a questa doglia / cinquecent'anni e più, vale a dire oltre seimila mesi, essendo il periodo lunare calcolato a ventinove giorni e mezzo, come già chiosano, in genere, i commentatori trecenteschi: ...
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Religioso (Siena 1304 - Acquapendente 1367), fondatore della Congregazione dei gesuati. Dapprima ricco mercante, convertitosi nel 1355 o poco prima, donò i suoi beni ai poveri, e si diede a vita di penitenza [...] e a predicare. Bandito da Siena, riparò con 25 compagni ad Arezzo, poi in altre città vicine, quindi fu richiamato, avendo, dopo accusa di eresia, ottenuto (1367) da Urbano V l'approvazione alla sua congregazione. ...
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pentiménto Sentimento di dolore per le colpe e i peccati commessi in trasgressione delle leggi divine. Secondo la dottrina cattolica il p. è condizione necessaria per ottenere l'assoluzione nel sacramento [...] della penitenza. Il vero p. nel linguaggio religioso è detto contrizione, contrapposto ad attrizione che è il p. causato dalla paura della pena. ...
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ciliccio
. In Pg XIII 58 Di vil ciliccio mi parean coperti. Spiega il Grabher: " oggi generalmente indica una cintura di materia ruvida e pungente, messa sulla nuda carne a scopo di penitenza. Dante [...] qui allude a veste di panno vile e pungente, usata per lo stesso scopo ". Infatti chiosa il Landino: " Si fa di setole, e non di lana; onde è vestimento freddo, perché è tessuto rado, è ruvido e pugne ...
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Diritto
Nell’ambito del processo civile, dichiarazione che una parte fa all’altra della verità dei fatti a essa sfavorevoli e favorevoli (art. 2730, co. 1, c.c.). È una prova costituenda e legale, la cui [...] che i sacerdoti non possano esercitare tale loro ufficio senza essere messi al corrente dei fatti, «è necessario che dai penitenti vengano passati in rassegna nella c. tutti i peccati mortali, di cui abbiano conoscenza dopo un diligente esame di sé ...
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penitenza
penitènza (ant. penitènzia) s. f. [dal lat. paenitentia (o poenitentia), der. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Pentimento, senso di rincrescimento per un errore fatto (o per una serie di errori), per una decisione presa, per un...
penitente
penitènte agg. e s. m. e f. [dal lat. paenĭtens (o poenĭtens) -entis, part. pres. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Come agg., che si pente dei proprî errori, delle proprie colpe: a questa etade è necessario d’essere p. del fallo...