La produzione filosofica dopo il 1945 ha senza dubbio risentito fortemente della seconda guerra mondiale, del trauma che essa aveva rappresentato nella vita delle nazioni soprattutto europee. La sua conclusione [...] , uscita fra il 1923 e il 1929, è venuta acquistando rilievo soprattutto in questi anni, nelle discussioni sul pensieromitico e simbolico, sul linguaggio, sulle "strutture". Il suo saggio del 1946, Structuralism in Modern Linguistics, è sembrato ...
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Con tale termine (in tedesco Entmythologisierung) R. Bultmann (v. App. III, 1, p. 271) ha indicato - per la prima volta in uno scritto programmatico (Offenbarung und Heilsgeschehen) pubblicato a Monaco [...] definitivamente superata.
A tale decisiva domanda Bultmann risponde in modo positivo, sostenendo che ogni forma di pensieromitico, e più specificamente quella che si esprime negli scritti neotestamentari, nasconde sotto il rivestimento cosmologico ...
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Storico della filosofia (Parigi 1902 - ivi 1984), prof. alla Sorbona (1946-72). Fondatore del Centre de recherches sur la pensée antique (Centre L. Robin) e membro dell'Institut de France (Académie des [...] greco arcaico nel suo contesto sociale, politico e religioso, sottolineandone la formazione a partire dal pensieromitico. Fondamentale, in questo senso, è il suo Essai sur la formation de la pensée grecque. Introduction historique à une étude ...
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Utopia
VValerio Verra
di Valerio Verra
Utopia
sommario: 1. Introduzione: utopia e utopismo. 2. Utopia ed escatologia. 3. Utopia, ideologia, immaginazione sociale. 4. Marxismo e utopia. 5. Utopia, staticità [...] della funzione storica e politica dell'utopia, conviene affrontare il problema del suo rapporto con le forme di pensieromitico e religioso nella misura in cui si rifanno a momenti anteriori o, addirittura, trascendenti rispetto al tempo e ...
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Religione politica
Emilio Gentile
La locuzione religione politica, insieme a espressioni affini quali religione civile, religione laica, religione secolare, spesso usate come sinonimi, è stato adoperato [...] era la connessione genetica fra le r. p. e la modernità, la secolarizzazione, la società di massa, il pensieromitico. Le religioni totalitarie erano manifestazioni neopagane di una politica che aveva ripudiato la religione di Dio, ma era stata poi ...
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SCHUHL, Pierre-Maxime
Livio Sichirollo
Filosofo e storico della filosofia francese, nato a Parigi il 28 giugno 1902, morto ivi il 5 maggio 1984. Allievo dell'Ecole Normale Supérieure, dove poi insegnò, [...] greco arcaico nel suo ambiente sociale, politico, religioso, e nel suo farsi a partire dal pensieromitico. Influenzato da L. Gernet e da H. Lévy-Bruhl, influenzerà a sua volta i lavori di J.-P. Vernant. Anche Machinisme et philosophie (1938, 19693 ...
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Progresso
Pietro Rossi
di Pietro Rossi
Progresso
Progresso e modernità
L'idea di progresso nasce con la cultura moderna, tra Sei e Settecento, e si diffonde largamente nell'epoca che va dalla pubblicazione [...] col tempo essi cercando ritrovano il meglio".
Non c'è dubbio che la polemica senofanea segni la rottura con il pensieromitico e con la concezione antropomorfica della divinità di cui esso era portatore, e quindi anche con l'affermazione dell'origine ...
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Storia, teorie della
Pietro Rossi
La scoperta della storia come processo unitario
La nozione di 'storia' come processo unitario, comprensivo delle vicende degli uomini in tempi e luoghi diversi, e quindi [...] 'immagine di un''età dell'oro' che sta all'inizio della storia dell'umanità: un'immagine che ha origine nel pensieromitico e che ha trovato la sua prima espressione letteraria in Esiodo. Anche Platone, però, pone la costituzione ideale, delineata ...
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Politica e mito
Dino Cofrancesco
di Dino Cofrancesco
Politica e mito
Il mito politico e la filosofia politica moderna
In prima approssimazione il mito politico è una forma di legittimazione del potere [...] mito è domato e soggiogato. Ma non appena esse cominciano a perdere di vigoria, il caos ritorna. Allora il pensieromitico riprende ad affermarsi e a pervadere tutta la vita culturale e sociale dell'uomo". Nel discorso cassireriano, il mito politico ...
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Filosofia
Dapprima disciplina riguardante la conoscenza sensibile o la percezione, dalla metà del 18° sec. il suo significato prevalente è di disciplina riguardante il bello (naturale e in particolare [...] ancora una volta non come esito del pensiero, ma come lo sfondo su cui il pensiero, senza mai sradicarsene, si sforza di ’ però che è comunque suscettibile di aprirsi all’elemento mitico-trascendente, anche religioso in senso ampio, che invece resta ...
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figura
s. f. [dal lat. figura, dal tema di fingĕre «plasmare, modellare»]. – 1. a. Aspetto esteriore d’una cosa: lo circulo che ha f. d’uovo (Dante); prender corso e f. di fiume (Manzoni); un monumento in f. di piramide; un attore in f. di...
natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi. Quindi:...