In psichiatria, secondo il Diagnostic and statistical manual of mental disorders (DSM IV Text Revision, 2000), psicosi caratterizzata da «diffidenza e sospettosità pervasive nei confronti degli altri (tanto [...] a due).
Il concetto di p., la sua storia e la sua evoluzione nel pensiero medico hanno lontanissime radici. Descrizioni molto esatte si ritrovano nella ‘psichiatria’ greco-romana, soprattutto in Celio Aureliano e Aulo Cornelio Celso. In epoca moderna ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] Carafa (il futuro Paolo IV); il grande pittore El Greco; lo scrittore Giovan Andrea Gilio.
Il proposito di mistero della volta: gli affreschi di Michelangelo alla luce del pensiero teologico del Rinascimento, in La Cappella Sistina: i primi restauri ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] avranno una parte eccezionale nella storia del pensiero cristiano, e la successiva speculazione teologica, Cristo. Secondo l'Apostolo, ormai in Cristo Gesù "non c'è più giudeo né greco, non c'è più schiavo né libero, non c'è più maschio né femmina" ...
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Filosofo (Mirandola 1463 - Firenze 1494). Si propose di raggiungere una sintesi tra le dottrine più diverse, non solo quelle di ispirazione cristiana e pagana, ma anche quelle di derivazione ebraica e [...] suoi commentatori greci, arabi e latini. Lasciata Padova per Pavia (1482), dove coltivò, con la filosofia, il greco, nel 1484 Fiesole, dove compose le sue opere maggiori.
Opere e pensiero
Nel 1486 scrisse il Commento alla canzone d'amore di ...
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Filosofo greco (n. Licopoli, Egitto, 203-206 - m. in Campania 269-270), massimo rappresentante del neoplatonismo antico. P. è autore delle Enneadi, cioè di sei gruppi di nove scritti ciascuno, raccolti [...] di Dio nel mondo, operante come volontà creatrice, donde il vasto influsso di P. sulla stessa patristica greca e sul pensiero cristiano in generale. In campo etico, riprendendo le concezioni platoniche e aristoteliche, P. afferma la superiorità della ...
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Teologo (n. forse Alessandria tra il 183 e il 185 - m. Tiro 253 o 254). Allievo di Clemente ad Alessandria, si dedicò assai giovane all'insegnamento e il vescovo Demetrio gli affidò la preparazione dei [...] lettere. Ma la vastissima produzione è andata in gran parte perduta. In greco ci sono pervenuti i commenti a Giovanni e Matteo, una ventina di il primo concreto sforzo di organizzare un saldo pensiero filosofico e teologico a partire dalla Scrittura e ...
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Padre e dottore della Chiesa (Alessandria 295 circa - ivi 373). Fu vescovo di Alessandria e combatté tenacemente l'arianesimo, subendo più volte l'esilio. Autore di opere apologetiche e dogmatiche, fu [...] che in quella per il 367 (conservata parzialmente anche in greco; le altre sono conservate in traduzione siriaca e copta) è teologici. Non si cercherà dunque in lui profondità di pensiero o lucidità precisa nell'uso dei concetti, ma chiarezza ...
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Filosofo greco (n. Abdera tra il 484 e il 481 a. C. - m. fine sec. 5º), il maggiore rappresentante dell'antica sofistica greca. Originario di Abdera, fiorì ad Atene all'incirca nella metà del V secolo. [...] il libro Sugli dèi. Morì, forse per naufragio, mentre navigava verso la Sicilia.
Opere e pensiero
Benché l'importanza del pensiero protagoreo nell'evoluzione della filosofia classica appaia indiscussa, assai controversa è la determinazione della sua ...
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Indologo e studioso del fenomeno religioso (Dessau 1823 - Oxford 1900), figlio di Wilhelm. Fondò la cosiddetta scuola di mitologia comparata, sulle basi della comparazione linguistica. Le sue idee determinarono [...] come tale a determinare automaticamente il racconto («mitologema», nel senso greco della parola) con quanto di innaturale e di estraneo possa apparire al pensiero razionale. Nel pensiero di M. l'irrazionalità dei racconti mitici è da ricondursi a ...
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Martire e scrittore cristiano (n. Flavia Neapolis, od. Nabulus - m. Roma 165 circa). Ritenuto il maggiore apologista cristiano greco del II sec., fondò una scuola di dottrina cristiana e fu maestro itinerante [...] Chiesa da Leone XIII), in Occidente, 14 aprile.
Opere e pensiero
Numerosi scritti che vanno sotto il suo nome, anche taluni i questa specie di rivelazione fatta ad alcuni grandi pensatori greci (come Eraclito e Socrate) accanto alla Rivelazione ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che si esprime attraverso la parola. Una precisa...