VENUTI, Ridolfino
Pericle Ducati
Nato a Cortona nel 1705, morto a Roma nel 1763. Insieme con i fratelli Filippo e Niccolò Marcello (al quale si debbono la Descrizione delle prime scoperte dell'antica [...] città di Ercolano, Roma 1749, e il saggio Dell'antichità e nobiltà di Cortona nel tomo II delle Iscrizioni di Toscana di A. F. Gori), e al prozio abate Onofrio Baldelli, fu il fondatore dell'Accademia ...
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JAHN, Otto
Pericle Ducati
Archeologo, filologo, letterato e musicologo, nato a Kiel il 16 giugno 1813, morto a Gottinga il 9 settembre 1869. Dopo essere stato scolaro di C. Lachmann e di E. Gerhard [...] a Berlino, viaggiò in Francia e in Italia e dimorò a lungo in Roma. Si distinse con lo Specimen epigraphicum in memoriam Kellermani (Kiel 1842) e in questo stesso anno 1842 diventò professore dell'università ...
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Archeologo e paletnologo, nato in Torino il 3 marzo 1846, morto in Bologna il 5 maggio 1907. Alunno della prima scuola archeologica italiana dal 1868 al 1871, si dedicò specialmente agli studî pompeiani; dal 1872 al 1876 visse a Roma, funzionario delle Antichità e Belle arti, occupandosi di antichità etrusche e di monumenti di Roma. Nel 1876 ebbe la cattedra di archeologia nell'università di Bologna, ...
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SPINA
Pericle DUCATI
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. Antica città situata nella bassura padana accanto alle sponde dell'Adriatico, la cui esistenza è attestata da varie fonti. Tra queste Dionisio di Alicarnasso (Ant. rom., I, [...] 18, e 28, 3) secondo il quale schiere di Pelasgi, o per consiglio dell'oracolo di Dodona o per sottrarsi agli Elleni, passarono per mare in Italia, e presso il fiume Spinete (un ramo del Po) fondarono ...
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NICOSTENE (Νικοσϑένης, Nicosthĕnes)
Pericle Ducati
Vasaio ateniese. Sulla base del materiale ceramico sino a noi pervenuto lo dobbiamo giudicare il più fecondo tra i vasai attici. Invero si possono elencare, [...] sinora, ottantasette prodotti provvisti della sua firma, tra esemplari interi e frammentati. Forse tale primato è dovuto al fatto che egli aveva l'abitudine di firmare i suoi prodotti con maggiore frequenza ...
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. A Calcide di Eubea (v.) è stata ascritta da tempo una serie di vasi a figure nere su fondo giallo-rossastro, rinvenuti quasi tutti in suolo italiano e soprattutto in Etruria, con le iscrizioni designanti i personaggi rappresentati condotte nell'alfabeto proprio di Calcide. Dopo le ricerche del Rumpf (v. bibl.) gli esemplari di vasi calcidesi assommano a 279, e forse qualche aggiunta è ancora possibile.
Si ...
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(Δοῦρις, Duris).- Nome di un ceramista attico dello stile severo fiorito tra la fine del sec. VI e i primi due decennî del sec. V a. C. Il nome indica una probabile origine samia; esso ricorre seguito dalla voce verbale ἔγραψεν, che lo palesa come pittore, su trentaquattro vasi, in maggioranza tazze; su altri cinque vasi, che sono lekythoi, il nome è senza voce verbale. In un cantaro del museo di Bruxelles ...
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È il nome di un ceramista attico che appare, sempre con l'ἐποίηδεν, su nove vasi, tutte tazze della tecnica a figure rosse su fondo nero, dello stile severo. È un nome di origine non attica; Erodoto (VI, 45; VII, 73) menziona la tribù tracia dei βρύγοι o Φρύγοι (Frigi); onde si può riconoscere in B. un meteco. L'attività di B. deve essersi svolta dalla fine del sec. VI a. C. ai due primi decennî del ...
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Ceramista attico, la cui attività dovette svolgersi negli anni anteriori alla metà del sec. VI a. C.; i suoi prodotti sono infatti vasi a figure nere, di stile rigidamente arcaico e primitivo. I nomi di C. e del padrone dell'officina Ergotimo, insieme uniti, appaiono su alcuni frammenti di Naucratide ora nel British Museum, forse appartenenti a due vasi, su di una tazza di Gordion, ora nel Berliner ...
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Ceramista attico, il cui nome ricorre su cinque vasi, tutti a figure rosse di stile severo (una idria, due anfore, uno psykter, un piatto). Sulle anfore e sullo psykter E. si palesa figlio di Polia, che forse è lo scultore noto da due basi dell'acropoli di Atene. Altri undici vasi dal Beazley vengono attribuiti ad E., mentre la sua maniera è riconosciuta in tre anfore.
E. non è un maestro di tazze; ...
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periclo
s. m. – Variante poet. di pericolo usata da Dante (Par. VIII, 1): Solea creder lo mondo in suo periclo [= con grave danno per le anime] Che la bella Ciprigna il folle amore Raggiasse volta nel terzo epiciclo.
secolo
sècolo s. m. [dal lat. saecŭlum «generazione; lungo spazio di tempo; periodo di cent’anni», e nel lat. crist., sul modello del gr. αἰών, calco a sua volta dell’ebraico, «vita terrena; mondo», in opposizione alla vita celeste eterna...