In generale una struttura perifrastica è un’espressione composta da più costituenti, che nel loro insieme convogliano un significato unitario. In italiano esistono differenti tipi di perifrasi (➔ locuzioni), [...] di movimento andare e venire (al pari di stare) mostrano un processo di ‘ausiliarizzazione’ in corso nelle forme perifrastiche (➔ ausiliari, verbi); rientrano cioè tra quei verbi («semiausiliari»: Giacalone Ramat 1995) che non hanno completato il ...
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Le locuzioni verbali (dette anche perifrasi verbali: Dardano & Trifone 1983: 364) sono costruzioni perifrastiche (➔ perifrastiche, strutture; ➔ locuzioni) formate da un verbo (➔ verbi) e da almeno [...] un complemento, di tipo diretto o indiretto, tenuti insieme da una forte coesione strutturale e semantica.
Le costruzioni verbali formate da più parole ma indivisibili sintatticamente (➔ polirematiche, ...
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Circonlocuzione o giro di parole con cui si significa una qualsiasi realtà cui ci si potrebbe riferire direttamente con un unico termine: Colui che tutto move (Dante), per definire Dio, motore dell’universo.
Forme [...] al pass. rem. andai). Più in particolare, nella grammatica latina si distinguono una coniugazione perifrastica attiva e una coniugazione perifrastica passiva, formate, nei vari tempi dell’indicativo, del congiuntivo e dell’infinito, con l’unione ...
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Verbo (v.) derivato che esprime l'azione non compiuta ma soltanto provocata dal soggetto: p. es. addormentare rispetto a dormire. Nelle lingue moderne i verbi causativi non sono più in relazione morfologica [...] con quelli semplici; si hanno alcuni antichi verbi causativi conservatisi come tali isolatamente o speciali costruzioni perifrastiche, per le quali l'italiano e il francese usano come ausiliare "fare", p. es. far dormire, il tedesco "lasciare", p. es ...
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I verbi fraseologici sono verbi (come mettersi, stare, andare, cominciare, continuare, finire) che, combinati con un altro verbo di modo non finito (il verbo lessicale o nucleare) con l’interposizione [...] di Coseriu 1976, cui si deve il concetto di «fase»). Saranno però prese in considerazione anche altre costruzioni perifrastiche con valore affine.
Per quanto riguarda l’inventario, i verbi fraseologici si possono dividere in due gruppi secondo il ...
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Linguistica
Il p. è una diatesi, o forma, che nel sistema verbale, opponendosi all’attivo e al medio, esprime un’azione subita dal soggetto, in cui cioè il soggetto grammaticale è ‘paziente’ e non ‘agente’. [...] stato lodato»). Le lingue neolatine, sviluppando una situazione già in atto nel latino più tardo, presentano fin dalle origini forme perifrastiche per tutta la coniugazione (io sono amato; fr. je suis aimé ecc.). Molte lingue, tra cui quelle baltiche ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] dalla forma equivalente in spagnolo in cui è grammaticale la costruzione estuve estudiando (lett. «stetti studiando»).
La costruzione perifrastica con il verbo stare seguito da gerundio non è attestata nella fase più antica della lingua. Invece, nell ...
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Le congiunzioni condizionali (Prisciano parla di continuativae coniunctiones, dal greco συναπτικοὶ σύνδεσμοι) reggono proposizioni sub0rdinate ed esprimono una condizione dalla quale dipende l'affermazione [...] coordinate: fatti avanti e t'uccido.
Il modo condizionale, vitale nelle lingue moderne, è contraddistinto da forme originariamente perifrastiche, mantenute tali in alcune lingue (ted. ich würde machen, ingl. I would take) ridotte a speciali suffissi ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] 1985: 65).
Il participio passato può diventare un mezzo per esprimere una predicazione secondaria. Essa può far parte di una costruzione perifrastica, come in (20) (si veda anche 19):
(20) e allora mi scappò detto una bugia, e il naso cominciò a ...
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Gruppo di lingue indoeuropee che si distingue cronologicamente in antico iranico (7°-4° sec. a.C.: avestico e antico persiano), iranico medio (3° sec. a.C. fino all’invasione musulmana: pahlavī o sasanidico, [...] fase dell’iranico medio vede il passaggio dal tipo sintetico al tipo analitico: scompaiono nei nomi le declinazioni e le desinenze sono sostituite da prefissi; nella flessione verbale quasi tutti i tempi sono sostituiti da formazioni perifrastiche. ...
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perifrastico
perifràstico agg. [dal gr. περιϕραστικός, der. di περίϕρασις «perifrasi»] (pl. m. -ci). – Di perifrasi, che è costituito da una perifrasi, espresso mediante perifrasi: locuzione, espressione p.; modi p. del parlar comune. Nel...
principe
prìncipe agg. e s. m. [dal lat. princeps -cĭpis «primo, il più grande, il più importante», comp. di primus «primo» e tema di capĕre «prendere»: propr. «che prende il primo posto»]. – 1. Come agg.: a. ant. Primo, principale: l’Italia...