La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] con altre strategie, tra cui la modificazione vocalica interna (vedo ~ vidi), alternanze accentuali (per es., mangio ~ mangiò), costruzioni perifrastiche, quali, ad es., i tempi composti dei verbi (ho mangiato, avrò mangiato, ecc.; ➔ tempi composti ...
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Etnico è un termine (si tratta di solito di un aggettivo, ma anche di un nome) indicante l’appartenenza a una nazione, un popolo, una regione, una città: ad es., romano in rapporto a Roma o milanese in [...] stessi, le seconde al modo in cui sono chiamati dagli abitanti di altre località; tra queste ultime rientrano anche designazioni perifrastiche del tipo quelli di … Esistono infine varianti locali: nel caso di Varese, l’etnico ufficiale è varesino (in ...
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Il sintagma verbale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) costituito da una forma del verbo accompagnata da eventuali altri elementi. La forma del verbo, il suo costituente principale, può anche esserne [...] sono più strettamente legati alla struttura del sintagma verbale, come la formazione dei tempi composti e delle forme perifrastiche del passivo. Il passaggio dall’ordine di base latino SOV (Soggetto + Oggetto + Verbo) a quello italiano SVO (➔ ordine ...
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Nelle lingue si hanno fenomeni di semplificazione quando una struttura più complessa è sostituita da una più semplice, cioè «più facile, più agevole, […] meno impegnativ[a] ecc. a qualche livello per l’utente» [...] che c’è fra le due forme). Tuttavia, dal punto di vista della mera struttura formale, il passato prossimo, essendo perifrastico (è formato da ausiliare + participio passato), è più complesso del passato remoto italiano o, risalendo indietro nel tempo ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] sono le congiunzioni subordinanti (acché, allorché, allorquando, ancorché, ecc.), le costruzioni perifrastiche non motivate da esigenze semantiche (ebbi a dire; ➔ perifrastiche, strutture), la varietà di piani argomentali, inclusa la costruzione ...
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Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] , il verbo tenere: saccio ca tienə lu fuoc’allumato (Luigi Molinaro) «so che hai acceso il fuoco». Questa costruzione perifrastica c’è anche in italiano, ma viene ad assumere il significato di «persistere», «mantenere»: il marito teneva detto che ...
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Per coniugazione si intende l’insieme delle variazioni morfologiche del verbo in relazione al modo, al tempo, all’aspetto, alla diatesi, alla persona, al numero e al genere. Il termine (dal lat. coniugatiōnem [...] amā(vi)ssem > amasse > amassi).
(d) La perdita del futuro semplice sintetico (amābo, veniam) sostituito da una forma perifrastica (infinito + habeo), che poi evolve nel futuro semplice italiano (amāre habeo > * amare ao > amarò > amerò ...
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Il genere maschile è una delle due classi di genere presenti in italiano (l’altra è il ➔ femminile; ➔ genere) ed è uno dei cardini attorno a cui ruotano i sistemi di genere della quasi totalità delle lingue [...] volpe e tigre, ecc. In queste situazioni, per specificare il genere inerente, reale, è necessario ricorrere a formazioni perifrastiche (o analitiche) del tipo zebra maschio o elefante maschio.
Nomi di questo tipo mostrano che la condizione posta in ...
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Il presente è un tempo della ➔ coniugazione verbale il cui significato non si limita, come suggerisce il termine, a esprimere contemporaneità rispetto al momento dell’enunciazione, ma può anche denotare [...] (➔ testi narrativi). L’interpretazione aspettuale del presente viene disambiguata dalla perifrasi progressiva (stare + gerundio; ➔ perifrastiche, strutture), che è ammessa negli impieghi imperfettivi (che cosa stai facendo in questo momento?), ma non ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] adesso siediti e stammi a sentire; si noti, comunque, la preferenza per la perifrasi stare a + infinito; ➔ perifrastiche, strutture; ➔ emiliano-romagnoli, dialetti) o rimpiazzare il presente congiuntivo in certe dipendenti, in particolare (a volte in ...
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perifrastico
perifràstico agg. [dal gr. περιϕραστικός, der. di περίϕρασις «perifrasi»] (pl. m. -ci). – Di perifrasi, che è costituito da una perifrasi, espresso mediante perifrasi: locuzione, espressione p.; modi p. del parlar comune. Nel...
principe
prìncipe agg. e s. m. [dal lat. princeps -cĭpis «primo, il più grande, il più importante», comp. di primus «primo» e tema di capĕre «prendere»: propr. «che prende il primo posto»]. – 1. Come agg.: a. ant. Primo, principale: l’Italia...