PATERNO, Lodovico
Carmine Boccia
– Nacque a Piedimonte d’Alife (oggi Piedimonte Matese, nella provincia di Caserta), il 12 febbraio 1533, da un’antica famiglia napoletana discendente di un ramo baronale [...] volgare la nenia o epicedio, ovvero il canto lugubre per la morte di qualcuno.
La prima e la seconda parte del Nuovo Petrarca furono ristampate nel 1564 a Napoli per i tipi di Giovan Maria Scotto con il titolo Mirzia, cui si aggiunse una terza parte ...
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CASAREGI, Giovanni Bartolomeo
Nicola Merola
Nato a Genova, da famiglia comitale, nel 1676 e cresciuto in un ambiente ricco di molteplici stimoli culturali - il padre, Giandomenico, era un apprezzato [...] p. 273;G. M. Cardella, Compendio di storia d. bella lett. greca latina e italiana, III, Milano 1827, p. 86; F. L. Mannucci, Il Petrarca in Arcadia, Genova 1905, pp. 20-28; A. Salza, La lirica (Dall'Arcadia ai tempi moderni), Milano s.d., pp. 73-75;G ...
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AGOSTINI, Lodovico
Riccardo Nielsen
Nato a Ferrara nel 1534, sacerdote, fu, tra i musicisti italiani che vissero alla corte del duca Alfonso II d'Este, uno dei più stimati per la sua profonda cultura [...] in se stesso tutti gli orientamenti del pensiero.
Questo fatto determina anche una posizione critica nei confronti del petrarchismo allora imperante con la parodia dialettale di esso fatta nella Musica sopra le rime bizzarre di M. Andrea Calmo ...
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Architetto, scultore, pittore, poeta (Caprese, od. Caprese Michelangelo, Arezzo, 1475 - Roma 1564). Culmine della civiltà rinascimentale, celebrato come il massimo genio del suo tempo, ne rappresentò anche [...] platonismo, M. seppe esprimere il rovello di una ricerca intellettuale irriducibile alle formule del classicismo e del petrarchismo; tale ricerca si andò precisando nei termini di un'autentica ansia religiosa, con una originale nervosa concentrazione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Dionisotti
Vincenzo Fera
Tra i maggiori maestri del Novecento letterario italiano, Carlo Dionisotti, formatosi alla scuola di Vittorio Cian nella facoltà di Lettere di Torino degli anni Venti [...] scelto come campo di lavoro la dinamica critico-filologica delle Rime per la definizione di un fenomeno letterario come il petrarchismo. La statura di Bembo era tale che da sola bastava a giustificare la scelta, ma la motivazione è conseguente alla ...
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MORI, Ascanio Pipino de’
Daniele Ghirlanda
MORI, Ascanio Pipino de’. – Nacque a Medole, presso Mantova, tra la fine del 1532 e il 1533 da Agostino e da Barbara Bettoni. Fu battezzato con il doppio nome, [...] per le quali Mori adopera con mano sicura diverse forme metriche, tutte all’interno del ventaglio offerto dal petrarchismo cinquecentesco: madrigali, sonetti, ballate, ottave spicciolate e continuate. Il Giuoco piacevole, plasmato sulle mode e sulle ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] (Residori 2009: 15). La produzione lirica conta oltre 1700 testi, nei quali la sostanziale obbedienza al grande codice del petrarchismo cinquecentesco non impedisce l’apertura a nuovi e originali sviluppi. Si pensi tra gli altri, e da circoscriversi ...
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MICHELI, Domenico. –
Gregorio Moppi
Bolognese, non se ne conosce la data di nascita, da collocarsi, probabilmente, attorno agli anni Quaranta del Cinquecento, giacché il suo debutto editoriale, la più [...] libro), Partomi donna e teco lascio il core (a otto, Secondo libro), Voglia mi sprona, Amor mi guida e scorge di Petrarca (a dodici voci distribuite in tre cori, Libro terzo). Talvolta è il testo stesso a suggerire una costruzione musicale a domanda ...
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Segni, Bernardo
Alessandro Capata
Storico, letterato e filologo di orientamento repubblicano moderato, nato a Firenze nel 1504 e ivi morto nel 1558. Appartenente a una nobile e ricca famiglia, era nipote [...] la poesia duecentesca (modellata sulla Raccolta aragonese e su altri canzonieri perduti) negli anni dell’incipiente petrarchismo cinquecentesco (la cosiddetta Giuntina di rime antiche è leggibile in riproduzione anastatica, con introduzione e indici ...
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PANSA, Muzio
Francesca Fausta Gallo
PANSA, Muzio. – Nacque a Penne, in Abruzzo, il 2 aprile 1565 da Alfonso, ricco mercante, e da Zenobia Sacca.
Iniziò i suoi studi presso il grammatico Cristiano Clodio [...] , dove cominciò a esercitare la professione medica; continuò, tuttavia, a comporre poesie, subendo la dominante influenza del petrarchismo, di Tasso e del manierismo e a svolgere un importante ruolo di mediazione culturale tra le correnti artistiche ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.