Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] di avvicinarsi alla normalizzazione fonetica modellata sul fiorentino dal Cinquecento in poi.
Per chiarire questi del 1524) e portata avanti da Claudio Tolomei, da PierFrancesco Giambullari e da Daniello Bartoli. Ecco qualche accenno alle originali ...
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L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: [...] XV secolo in seguito alle riforme grafiche dell’umanista fiorentino Niccolò Niccoli.
Nella seconda metà del secolo inizia a se non mancano tentativi di riforma come quello di PierFrancesco Giambullari, del 1544, che proponeva il circonflesso come ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] Francesco Sforza da Cristoforo Landino, che scrive: «fu prudentissimo [...] consiglio [...] che le medesime cose fussino celebrate nella fiorentina rafforzate della negazione («non c’è mica Piero?») e verbi polirematici come i sintagmatici (metter ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] ambiente.
La vicenda attraverso cui il fiorentino è assurto a varietà di riferimento s. 4a, 4, pp. 305-322.
Bertinetto, Pier Marco & Loporcaro, Michele (2005), The sound » 35, 2, pp. 131-151.
Bruni, Francesco (a cura di) (1992), L’italiano nelle ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] ebbe a scrivere nel 1516 il mercante fiorentino Andrea Corsali (Ramusio 1979: 29). dominava il persiano e il turco) e Francesco Carletti (che si interessa della grafia cinese (di autori come Guido Gozzano, ➔ Pier Paolo Pasolini, Alberto Moravia, e, ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] sempre conforme al modello fiorentino, ma non lascia neppure 3-7 luglio 2002), Padova, Unipress.
Mengaldo, Pier Vincenzo (1994), Il Novecento, in Storia della , 3 voll. (2a ed. 2001).
Sabatini, Francesco (1985), ‘L’italiano dell’uso medio’: una realtà ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] esempio univoco e preciso – il fiorentino dei parlanti colti (Dardi 2008; poscia la gola», «sabato sera la meretrice Francesca Guadagnini riceveva una coltellata»: Masini 1977: e articolato il programma di Pier Gabriele Goidànich, fondatore nel 1910 ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] appello nel De vulgari eloquentia, quale il fiorentinismo popolare introcque per «intanto», sia poi spazio alla poesia volgare di ➔ san Francesco d’Assisi, nel quadro della caccia agli lavori di Terracini, Devoto, Pier Vincenzo Mengaldo, Gian Luigi ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] Castellani, Piero Fiorelli, Giuseppe Malagoli, Ornella Castellani Pollidori, Carlo Tagliavini, Francesco Alfonso di Toscana» (p. VII): esse sono desunte «dall’uso vivo fiorentino», che si riferisce «non alla pronunzia dell’infimo popolo di Firenze ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] abitanti d’Italia, del fiorentino letterario fra il Trecento e eccezione per l’opera di Pier Gabriele Goidanich (1918) che . in Sabatini 2011, vol. 2°, pp. 3-36).
Sabatini, Francesco (1990), Una lingua ritrovata: l’italiano parlato, «Studi latini e ...
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