Perugia
Attilio Bartoli Langeli
Pier Vincenzo Mengaldo
Tra la fine del Duecento e l'inizio del Trecento P. occupò una posizione di assoluto rilievo tra i comuni dell'Italia centrale e di egemonia incontrastata [...] miscellanea cartacea conservata presso l'archivio del monastero di S. Pietro, contenente gl'inizi dell'Inferno (cc. 474-488) e e Due sonetti che il codice perugino attribuisce a D. Alighieri, costituenti i Lavori su D. pubblicati a cura del Municipio ...
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DI NEGRO (de Nigro, Niger, Del Nero, Nero), Andalò (Andalo, Andalone, Andeolus)
Maria Muccillo
Nacque molto probabilmente a Genova intorno al 1260, da Egidio.
La casata dei Di Negro, di antica origine, [...] in più luoghi delle sue opere (cfr. Il comento sopra la Commedia di Dante Alighieri, V, Firenze 1724, p. 316; Id., Casi degl'huomini illustri, tradotti esposte rinviano, secondo il Duhem, alle teorie di Pietro d'Abano, di cui il D. avrebbe sentito l ...
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Ciacco
André Pézard
Eugenio Ragni
. Questo nome, per i lettori dell'Inferno, è proprio del personaggio centrale del canto VI, il solo che fra i golosi del terzo cerchio si faccia vivo con Dante. Senza [...] locazione del carcere dei Magnati " nel 1293; di un C. di Pietro non ulteriormente noto (cfr. Torraca, ad l.); e infine si per molti altri riguardi che il luogo della nàscita. L'Alighieri si diceva Florentinus natione, non moribus. L'ideale del mos ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Biondo Flavio
Francesco Tateo
Fra i piu illustri storiografi del Quattrocento, Biondo Flavio impresse una svolta in senso contemporaneo alla ricerca storica, misurandosi con il monumento liviano che [...] Francesco Barbaro come segretario e dopo qualche anno da Pietro Loredan, entrò nel 1427 al servizio del governatore dove rimontava la grande tradizione volgare inaugurata da Dante Alighieri e dove Bruni nella Vita del poeta aveva riaffermato ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] stecchi …»), solo per citare due scrittori inconciliabili per scelte stilistiche.
Alighieri, Dante (1529), De la volgare eloquenzia, trad. G.G. Trissino, Vicenza, Tolomeo Gianicolo.
Bembo, Pietro (1966), Prose della volgar lingua, in Id., Prose e ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] il Pontano e il Carafa; per la corte pontificia a ➔ Pietro Bembo), nell’età comunale e signorile i cancellieri erano in genere ), La lingua nella storia d’Italia, Roma, Società Dante Alighieri.
Tavoni, Mirko (1992), Il Quattrocento, in Bruni 1989- ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] (1965), Vita nuova. Rime, a cura di F. Chiappelli, Milano, Mursia
Alighieri, Dante (1988), La Divina Commedia, a cura di di U. Bosco & G. Reggio, Firenze, Le Monnier.
Aretino, Pietro (1990), Lettere, a cura di P. Procaccioli, Milano, Rizzoli, 2 ...
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La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] e altri scritti sul volgare, a cura di G. Patota, Roma, Salerno.
Alighieri, Dante (1968), De vulgari eloquentia, a cura di P.V. Mengaldo, Padova, Antenore.
Bembo, Pietro (2001), Prose della volgar lingua. L’editio princeps del 1525 riscontrata con l ...
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Francesco di Bartolo da Buti
Francesco Mazzoni
Maestro di grammatica allo Studio pisano e commentatore dantesco (Buti 1324 - Pisa 25 luglio 1405). Fitti i documenti della sua attività privata e pubblica [...] Lana, anche senza citarlo esplicitamente; lo stesso dicasi per Pietro. Un'indicazione sommaria di luoghi paralleli è fornita, per Edizione: Commento di F. da B. sopra la D.C. di D. Alighieri, a c. di C. Giannini, Pisa 1858-1862 (citiamo indicando il ...
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CASTIGLIONCHIO, Lapo da
Marco Palma
Nacque nei primi decenni del sec. XIV, con ogni probabilità a Firenze, da Lapo di Albertuccio e da Bilia Ferrantini.
La sua famiglia, anche se non magnatizia, apparteneva [...] s., 225, 271 s., 312 n. 3; Rime di Dante Alighieri e di Giannozzo Sacchetti...., a cura di F. Palermo, Firenze 1857, C. Clark, Oxonii 1911, pp. V-X; P. Silva, Il gov. di Pietro Gambacorta in Pisa..., in Ann. della R. Scuola norm. sup. di Pisa, XXIII ...
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ragionare
v. intr. [der. di ragione] (io ragióno, ecc.; aus. avere). – 1. a. ant. Discorrere, conversare, parlare: incominciarono a r. delle virtù di diverse pietre (Boccaccio); Né teco le compagne ai dì festivi Ragionavan d’amore (Leopardi);...