Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] , mi ci metto di picca»: La locandiera), dall’epistolografia («Quanto poi all’animo, io ne sto assai male»: PietroBembo, Lettere) alla trattatistica («Il tintoretto, a cagione d’esempio, conviene vederlo alla scuola di S. Marco»: Francesco Algarotti ...
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CIAN, Vittorio
Piero Treves
Nato a San Donà di Piave (Venezia), da Alberto e da Maria Plenario, il 19 dicembre 1862, studiò a Venezia nel convitto nazionale "Marco Foscarini", ove ebbe tra gli insegnanti [...] edita (Torino 1885) col titolo Un decennio della vita di m. PietroBembo (1521-1531), e la dedica alla sua mamma, è, quindi restringere la ricerca non solamente a un decennio della vita del Bembo, ma a quel decennio per cui meglio potevano aiutar l' ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pierluigi Licciardello
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
All’insegna della letterarietà, l’epistolografia s’impone in età rinascimentale [...] in bona gratia de la quale humilmente mi raccomando. Ex Castelnovo, 22 junij 1522. Humil. Servitor, Lud. Ariosto
PietroBembo
Lettera di PietroBembo a Bernardo Tasso
Lettere del Cinquecento, 27 maggio 1529
Ho veduto gli otto sonetti, che mandati m ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] al conguaglio linguistico su scala nazionale (Librandi 1993; ➔ Chiesa e lingua). Che nello stesso anno 1525 il cardinale ➔ PietroBembo (1470-1547) pubblichi le Prose della volgar lingua e Martin Lutero (1483-1546) La Messa tedesca è emblematico dei ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] stile «intralciato» della prosa italiana, la sua propensione ai periodi complessi, al modello boccacciano canonizzato da ➔ PietroBembo; in particolare viene presa di mira la costruzione inversa della frase rispetto a quella diretta (soggetto-verbo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Silvia Serventi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Alla fine del XV secolo nelle più importanti corti e città italiane si sviluppano esperienze [...] per il quale non esiste ancora una trattazione sistematica – e occorrerà aspettare fino alle Prose della Volgar Lingua di PietroBembo). Lo sforzo di acquisizione di una lingua il più possibile aderente ai modelli toscani emerge in Visconti nell ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] cortigiane, sopravanzate dal modello di lingua letteraria fiorentina trecentesca propugnato dalle Prose della volgar lingua di ➔ PietroBembo (1525), destinato a diventare il canone nel settore della produzione scritta di livello colto, può essere ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] , a ➔ Niccolò Machiavelli; per la cancelleria aragonese a umanisti come il Pontano e il Carafa; per la corte pontificia a ➔ PietroBembo), nell’età comunale e signorile i cancellieri erano in genere scelti tra i notai (➔ notai e lingua): la solida ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Gianfranco Agosti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Ludovico Ariosto è a tutto tondo poeta di corte, e di una corte vivace come quella [...] quella neoplatonica, verso la quale deve averlo spinto anche PietroBembo, che soggiorna a Ferrara e diventa suo amico. . Tale scelta, su cui certamente ha influito la lezione del Bembo, non è una passiva acquisizione del modello petrarchista, che l’ ...
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RICAMATORE, Giovanni, detto Giovanni da Udine
Caterina Furlan
RICAMATORE, Giovanni, detto Giovanni da Udine. – Nacque a Udine il 27 ottobre 1487 da Francesco e da Elena di Zinano di Ribis (Udine, Biblioteca [...] un secondo intervento, presumibilmente effettuato nell’estate dell’anno successivo, come parrebbe evincersi da una lettera inviata da PietroBembo al Bibbiena il 19 luglio 1517 (Golzio, 1936, p. 57).
Come ricordato da Vasari, Giovanni, oltre a sapere ...
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bembesco
bembésco agg. (pl. m. -chi). – Del letterato veneziano Pietro Bembo (1470-1547) e della sua opera: la poesia b., il platonismo b.; le teorie b. sulla fiorentinità della lingua italiana. ◆ Oggi, con lo stesso sign. e gli stessi usi,...
prova
pròva (ant. pruòva) s. f. [deverbale di provare; ma un lat. proba è già documentato in età tarda e medievale]. – 1. Atto, o serie di atti, operazione, procedimento, aventi lo scopo di conoscere, verificare, dimostrare le qualità, le...