GHERARDO di Jacopo, detto lo Starnina
Adele Condorelli
Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo pittore fiorentino, figlio di Jacopo, soprannominato Starna, la cui attività è documentata [...] , e sotto a quello ritratta di naturale la città di Pisa" (p. 9).
L'affresco, descritto da Vasari come pittura degna di molta lode, è ora del per il duomo di Firenze dagli eredi del cardinale Pietro Corsini nel 1422. Berenson (1932) avanzò l'ipotesi ...
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Anastasi
J. Zervou Tognazzi
M. Mihályi
PARTE INTRODUTTIVA
di J. Zervou Tognazzi
La parola greca ἀνάστασιϚ (risurrezione) indica la risurrezione di Cristo nonché la risurrezione finale dei morti. Per [...] 6) e affermato dagli apostoli (At. 2, 29-32), e specialmente daPietro (1 Pt. 3, 18-20). Poiché gli scritti veterotestamentari, nei quali nella pieve di S. Maria e S. Giovanni a Vicopisano (Pisa), dove l'ade è ridotto a un abbozzo e i raggi emanati ...
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Anacoreta
C. Lapostolle
L'a. è 'colui che si pone fisicamente lontano dal mondo' (il verbo gr. ἀναχωϱεῖν significa 'starsene appartati'); il termine corrisponde a quello di 'eremita', più frequente [...] dei tre morti e dei tre vivi.
La 'Tebaide' di Pisa è costituita da un paesaggio montuoso in cui si iscrive una moltitudine di scene relative sfondo della predella del polittico che ordinarono a Pietro Lorenzetti (Siena, Pinacoteca Naz.). Più semplice ...
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HACKERT, Jakob Philipp
Claudia Nordhoff
Primo figlio del pittore di ritratti Philipp (1712-68) e Margarethe Cunigunde (1720 - post 1768), nacque il 15 sett. 1737 a Prenzlau nella Uckermark, distretto [...] Maggiore e a Como), l'H. fece visita a Firenze al granduca Pietro Leopoldo; e, di nuovo a Roma, eseguì quattro dipinti con vedute viaggio di 13 giorni arrivarono a Livorno, da dove nel maggio si spostarono a Pisa. Lì abitarono per un anno e presero ...
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PAOLINI, Pietro
Elisabetta Giffi
– Nacque a Lucca nel 1603, secondogenito di Tommaso di Michelangelo e di Ginevra di Domenico Raffaelli, entrambi di antiche e agiate famiglie lucchesi.
Aveva otto fratelli [...] due quadri del Wallenstein ricordato già da Baldinucci (1728, p. 365); 124, V, 2: G. Sardini, Notizie di Pietro Paulini pittore (fine sec. XVIII - inizio sec. , in Descrivere Lucca, a cura di E. Pellegrini, Pisa 2009, pp. 198-203; P. Giusti Maccari, “ ...
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MANFREDINI, Luigi
Alessandra Imbellone
Nacque a Bologna il 6 dic. 1771 (non il 17 settembre, come in De Boni e bibliografia successiva) da Giuseppe e da Anna Ruggi (Turricchia, p. 3). Allievo fra il [...] Maggiolini, i candelabri per il duomo di Pisa (1823-38), gli arredi sacri realizzati Francesco I destinata a Graz, modellata da P. Marchesi dopo la bocciatura del dal M. presso l'orfanotrofio di S. Pietro in Gessate, i suoi allievi fonditori si ...
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FEI, Alessandro (detto Alessandro del Barbiere)
Monica Grasso
Nacque a Firenze nel 1538 (Borghini, 1584) o nel 1543 (Milanesi, in Vasari [1568], 1881) da Vincenzo, il cui mestiere potrebbe aver originato [...] mediceo, da esporre nel salone dei Cinquecento in palazzo Vecchio, e precisamente le vedute di Siena, Pisa, Montepulciano una nota di pagamenti riferibile alla cappella di S. Pietro Martire consentirebbe di attribuire al F. alcune figure di ...
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MANCINI, Francesco
Luciano Arcangeli
Nacque a Sant'Angelo in Vado, nell'Urbinate, il 24 apr. 1679 da Sebastiano e Paola Bellocchi. Il padre esercitava l'attività di orafo. La sua formazione pittorica [...] pittorico del duomo di Pisa, cui inviò Il beato attualmente si trova nell'aula delle benedizioni di S. Pietro).
Nel 1750 il M. fu eletto principe dell' la chiesa di S. Salvatore a Foligno, andato distrutto da un incendio agli inizi del secolo XIX.
Il M ...
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GROSSETO
V. Ascani
(Grossetum nei docc. medievali)
Città della Toscana meridionale posta al centro del territorio maremmano, nella pianura alluvionale dell'Ombrone, poco discosta dalla sponda destra [...] nel primo caso, o di Paganico, quest'ultima eseguita da Lando di Pietro nel 1334 (Archeologia e storia, 1980).Il cassero di porta un basamento marmoreo che la accomuna al S. Francesco di Pisa, opera di Giovanni di Simone (v.); la copertura, rinnovata ...
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Ambone
P. Rossi
Il termine ἄμβων, probabilmente derivato da ἀναβαίνω 'salire', designa un luogo elevato dove era possibile per i lettori e i diaconi leggere e commentare i testi sacri e notificare all'assemblea [...] tipologie: dal tipo più semplice, costituito da una piattaforma circolare in pietra con balaustra in legno (Dağ Pazarı in nonché i due del Mus. Naz. e Civ. di S. Matteo a Pisa) e dall'a. più tardo (1094-1150) di Ravello, esemplare unico rimasto ...
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leone
leóne (ant. e poet. lióne) s. m. [lat. leo -ōnis, ant. prestito del gr. λέων]. – 1. a. Carnivoro della famiglia felidi (lat. scient. Panthera leo), che vive nelle savane africane a sud del Sahara e, con una piccola popolazione, in India;...
guelfo
guèlfo agg. e s. m. [dal nome proprio Guelfo, ted. Welf, del capostipite, e poi di alcuni duchi, della casa di Baviera]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Nel medioevo, in Germania, relativo o appartenente al partito che sosteneva la casa di...