Il friulano ha un ruolo peculiare tra le varietà dialettali dell’Italia. Si tratta di un idioma romanzo, che ha caratteri comuni con gli altri dialetti settentrionali, ma anche fenomeni originali che gli [...] due tra gli autori più noti della letteratura friulana, Pietro Zorutti e Caterina Percoto, il primo autore prolifico grafia il più possibile unitaria, ma anche quello di promuovere in generale l’uso di un friulano ‘comune’, standard, basato sulla ...
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Etnico è un termine (si tratta di solito di un aggettivo, ma anche di un nome) indicante l’appartenenza a una nazione, un popolo, una regione, una città: ad es., romano in rapporto a Roma o milanese in [...] 1860) si trovano tentativi di stabilire regole, sia pur generali, per la formazione degli etnici, che presentano una varietà che riunisce i due comuni soppressi di Roccaguglielma e San Pietro in Curolis: ne deriva l’etnico italiano esperiano, in ...
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Il dizionario (lat. mediev. dictionarium > dictio, -ionis «espressione, discorso») costituisce indubbiamente uno degli strumenti più importanti per la conoscenza e la salvaguardia delle lingue. Mediante [...] a fornire informazioni più ampie e precise dei dizionari generali. Degni di nota sono il Vocabolario romanesco belliano e Tesoro della lingua italiana delle origini (TLIO), diretto da Pietro Beltrami, che è accessibile unicamente in rete (http://tlio ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] nettamente dell’influsso del dialetto.
Tratti fonetici generalmente comuni all’italiano dell’intera regione, spesso 1963), Storia linguistica dell’Italia unita, Bari, Laterza.
Maturi, Pietro (2006), I suoni delle lingue, i suoni dell’italiano. ...
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PETROCCHI, Giorgio
Guido Lucchini
PETROCCHI, Giorgio. – Nacque a Tivoli il 13 agosto 1921 da Giuseppe e Valeria Vanni. Laureatosi in giurisprudenza all’Università di Roma nel 1942, fu bibliotecario [...] ottocentista, ben presto egli s’inoltrò nel Cinquecento, con Pietro Aretino tra Rinascimento e Controriforma (Milano 1948) e Stato in Roma, Ministero della Pubblica Istruzione, Dir. generale, Istr. sup., manca il fascicolo personale. Una bibliografia ...
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L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati [...] Ateneo Carlino, Lodovico Dolce, Pierfrancesco Giambullari e Matteo di San Martino; ma non per Giovanni Francesco Fortunio, ➔ Pietro Bembo (che la colloca tra gli avverbi), Alberto Acarisio e Giacomo Gabriele. L’interiezione viene inclusa stabilmente ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] all’ombra del sodalizio tra Aldo Manuzio e ➔ Pietro Bembo (➔ editoria e lingua). In particolare inizia
Circa le modalità d’uso, i grammatici si esprimono in termini generali, limitandosi spesso ad affermare che l’impiego corretto si può apprendere ...
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Si dice spesso che la lingua franca parlata dal X secolo negli ambiti marittimi e mercantili del Mediterraneo avesse una base italiana o spagnola nel bacino occidentale e una base veneziana in quello orientale [...] ’importanza dell’italiano risulta dal fatto che gli atti dei Capitoli Generali degli anni 1454, 1475, 1495 e 1501, redatti a Rodi si trasferì in Sardegna dove si parla ancora a San Pietro e Sant’Antioco (➔ tabarchina, comunità). Nizza appartenne ai ...
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La portata complessiva dell’➔interferenza russa nella lingua italiana è stata largamente sottovalutata. In effetti, sia in età zarista sia nella fase compresa tra la Rivoluzione d’ottobre e la dissoluzione [...] d’Europa con l’entrata in scena di personaggi quali Pietro il Grande e Caterina II: imbevuta di cosmopolitismo illuminista, sovietiche negavano il permesso di emigrare in Israele e, più in generale, in Occidente (1986).
Con il 1985 ha inizio il ...
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Sono espressioni cataforiche in senso stretto quelle espressioni che possono essere interpretate solo attraverso il rinvio a uno specifico elemento presente nel co-testo successivo (➔ contesto), detto [...] quali peraltro [soggetto sottinteso] non mi sono mai arricchito». Pietro Ichino conserva ancora quel sorriso timido che fino a poco dopo l’oro? Meno tranquillità e tempo libero, ma in generale non me la passo male”. Il divanetto contiene a stento lo ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...